Capitolo 27

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<<Sai, da quanto ti ho conosciuto, ho sempre pensato che fossi una persona da dover allontanare, perché eri troppo perfetto per me>>, affermai una volta usciti dal ristorante. La cena era stata stupenda, specialmente dettata dal fatto che Kookie fosse riuscito a prenotare un tavolo in giardino, contornato da mille mazzi di rose rosse che aveva comprato appositamente per me.

<<L'avevo capito sai? Non mi guardavi neanche negli occhi>>, scherzò. Afferrò la mia mano, rimasta in tasca, intrecciandone le dita.

<<Perché sono troppo espressivi, e avevo paura di non piacerti>>, ammisi.

<<Mi sono innamorato di te subito Jimin, perché sentivo che mi eri fedele. Perché sapevo che anche se fossi fidanzato con Chen, volevi me>>, affermò. Era sempre stato così sicuro di entrambi, e non so come faccia. Aveva interpretato e compreso il mio carattere meglio di chiunque altro, dandomi una possibilità ancora prima di capire se volessi o meno averlo come amico. Aveva trovato una luce nei miei occhi che non conoscevo, e che avevo notato, solo dopo essermi completamente dedicato a lui.

<<Tu sei così speciale, da non sembrare vero. Non è che sto sognando e non me rendo conto?>>, affermai stropicciandomi gli occhi.

<<Anche tu lo sei, ma sei troppo impegnato a sottovalutarti>>, affermò accarezzandomi la guancia. Tira fuori il meglio di me, e questo stato di leggerezza, felicità che mi trasmetteva, non volevo perderlo per nessun motivo al mondo.

<<Avrei dovuto accorgermi prima dei tuoi sentimenti, mi dispiace, devi aver sofferto molto>>, dissi dispiaciuto. Gli avevo parlato molto di Chen, di cosa andasse male fra di noi, lo avevo incolpato di un sacco di nostri errori, non sapendo che fosse innamorato di me. Posso solo immaginare quante volte abbia mandato giù la gelosia, il dolore, solo per non lasciarmi affrontare tutto da solo.

<<Non importa, non angosciarti. Ora siamo insieme, e questo è l'importante. Ora voglio fare qualcosa che so che ti piacerà moltissimo>>, disse seduttivo al mio orecchio. Tirò fuori dalla tasca una benda, che pose sopra i miei occhi, legandola dietro la testa.

<<Di cosa si tratta?>>, chiesi emozionato.

<<Di qualcosa che ho organizzato solo per te amore>>, continuò, guidandomi nel buio. Mi fece salire in auto, prestando attenzione a dove appoggiassi i piedi, continuando a darmi dettagli sulla sorpresa. Incomprensibili. Cercai di sbirciare qualcosa, ma mi scoprì, mettendomi un cappello, che coprisse anche la visuale.

Per fortuna arrivammo subito, ritrovandomi davanti ad un...circuito?

<<Cos'è questo?>>, chiesi, portandolo con me.

<<Faremo una gara con i kart, vediamo chi vince>>, esclamò battendo le mani.

<<Questa è la sorpresa?>>, domandai. Si spense il suo sorriso, lasciando spazio ad un'espressione preoccupata in volto.

<<Sì...non ti piace? Mi avevi detto di volerlo provare almeno una volta, e insomma, pensavo fosse carino>>, affermò imbarazzato.

<<È bellissimo Jungkook. Sono solo sorpreso di come tu sia riuscito a realizzare tutti i miei desideri in una sola serata, è incredibile, non potrei essere più felice davvero>>, esclamai saltandogli addosso. Mi prese in braccio, tenendomi stretto a sé, mentre le sue labbra cercavano le mie, che subito lo raggiunsero. Esiste la perfezione nella vita? Non lo so, ma di sicuro insieme la raggiungevamo.

<<Andiamo allora?>>, affermò, mettendomi giù. Annuii emozionato. Mi fece da guida, fino ai box, dove ci aspettavano due kart insieme ai rispettivi caschi. Non ne avevo mai guidato uno, ma non credo sia così difficile. L'istruttore ci spiegò alcune regole di base e i comandi da utilizzare nelle varie curve. Il tutto, fatto di notte, lo rendeva più speciale.

Jungkook mi tenne stretto a sé, come se fossimo da soli, nella nostra stanza ad amarci. Apprezzavo tantissimo questa sua sicurezza in pubblico. Dovrei prendere spunto.

Salii sul kart, seguito da lui, che si assicurò più volte se fossi comodo e pronto per partire.

<<Devi pensare più a te Kookie, io sto bene>>, lo rassicurai, indossando il casco.

<<Quando ami qualcuno, lui diventa la tua priorità, e tu sei sempre stato la mia, da quella volta in cui mi hai comprato la ciambella al cioccolato vicino alla nostra panchina>>, ammise sorridendo. Rimasi come al solito stupito dalla sua dichiarazione. Mi faceva sentire sempre così amato, apprezzato, dandomi tutte le sicurezze di cui avevo bisogno.

<<Tu sei......non ho parole per descriverti, so solo di voler vivere ogni attimo della mia vita con te>>, affermai abbracciandolo. Lasciai il kart, tornando a stringerlo, più forte che potevo. La paura di innamorarmi era stata facilmente sostituita da una più grande: quella di perderlo.

<<Ora, se mi batti, avrai un'altra sorpresa>>, esclamò, mettendosi il casco. Raggiungemmo entrambi le nostre postazioni, pronti per la parenza, con i semafori che scattarono poco dopo. Mi bruciò al via, passandomi subito davanti. Aveva dei tempi di reazione incredibili. Cercai di stargli dietro, ma era molto più veloce di me. Stavo sfidando un professionista invece del mio ragazzo?

I giri da completare erano tre, ed il primo era già andato via con un suo vantaggio enorme rispetto a dov'ero. Si voltò qualche volta, per cercare di capire dove fossi, scuotendo la testa poco dopo. Sono sicuro che mi stesse prendendo in giro. Volevo vincere, o non avrei avuto la sorpresa. Mi misi in testa, quell'obiettivo, riuscendo a non perdere troppo tempo nelle curve, avvicinandomi.

Mi superò ancora, replicai subito dopo, finché non mancò qualche metro. Diminuì drasticamente l'accelerazione, facendo sì che passassi il traguardo da vincitore.

<<Non è valido così! L'hai fatto apposta!>>, mi lamentai, togliendomi il casco.

<<Mi si è forata una gomma hyung>>, scherzò, raggiungendomi.

<<Quindi la sorpresa me la dai lo stesso?>>, domandai facendogli occhi dolci.

<<È per questo che ti ho fatto vincere>>, disse, baciandomi a stampo. È possibile amarlo più di così?

Proseguimmo con la nostra serata romantica, tornando in stanza. Ero stanco, ma tremendamente felice. Avevo l'adrenalina a mille, dovuta a tutte le emozioni che mi aveva fatto provare, lasciandomi senza fiato.

Aprì la porta della stanza, facendomi entrare per primo. Era illuminata da candele che con la loro luce fioca creavano un'atmosfera magica. I due letti, erano uniti, con sopra sparsi dei petali di rose, uguali a quelle del ristorante. Quando aveva avuto il tempo di fare tutto ciò?

<<Tutto questo è stupendo>>, affermai incredulo. Presi una rosa, appoggiata sopra un biglietto con scritto il mio nome. Sotto era riportata una frase, che mi scaldò il cuore.

"Sei il mio sorriso, il mio cuore, il mio tutto. Sei la persona più importante della mia vita, quella che ho avuto la possibilità di amare e che renderò felice per il resto dei miei giorni"

Piansi, a dirotto, ero emozionatissimo.

<<Jungkook....dio non so cosa dire. Grazie amore, grazie, per tutto>>, affermai baciandolo.

<<Mi lasci amarti per tutta la notte?>>, domandò, slacciandomi la camicia.

<<Si>>, affermai facendo lo stesso con la sua. Mi spinse sul letto, baciandomi il collo, dando inizio ad una delle notti più belle che avessi mai passato. Amandomi in ogni modo possibile, rendendomi felice, e grato. Soprattutto grato al regalo che la vita aveva deciso di farmi.

<<Jungkook>>, lo richiamai. Alzò la testa, lasciandomi un bacio a stampo, prima di guardarmi attentamente.

<<Ho aspettato tanto, ma volevo che fosse speciale, che fosse il momento giusto>>, affermai. Sorrise.

<<Per cosa?>>, chiese.

<<Ti amo Jungkook, infinitamente>>, mormorai unendo le mie labbra alle sue. E fu così che ci amammo per tutta la notte. 

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Amori loro 😍
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