Corsi via da quella stanza, sperando di levare via dal mio corpo il suo tocco che continuava a ripresentarsi come se non ci fossimo mai lasciati, come se fossi ancora in braccio a lui, perso nel suo sguardo, a bramare un suo abbraccio.
Perché mi ha colpito così, perché non riesco a pensare a Chen adesso, al fatto che mi stia chiamando da ore e consapevole di questo fatto continuo a non rispondere, preso dall'urgenza di vedere Jungkook, di parlargli, di capire se davvero ci siamo lasciati alle spalle le mie parole che l'hanno ferito.
Ma non andrò da lui. Non lo farò perché non è giusto, perché non posso lasciare nessuno influenzare il mio umore. Non di nuovo.
Continuai nella mia corsa contro il tempo, attraversando il campus, come se stessi fuggendo da qualcosa, come se mi stessero seguendo. Però nella mia mente funzionava, mi spronava ad andare più forte, ad allontanarmi più velocemente.
Ora sono qui, davanti al cinema, ricordando il primo appuntamento con Chen, il nostro primo bacio in pubblico, la nostra prima foto pubblicata sui social per mettere a conoscenza tutti della nostra frequentazione. Ma non riesco a pensarci, perché affianco al cinema c'è la palestra e l'unica cosa che balena nella mia mente è Jungkook sdraiato su un materasso accanto a me, che mi guarda, che cerca di essermi amico.
Non so cosa mi stia capitando e non ho l'umore adatto per fare una delle mie solite introspezioni interiori. Oggi voglio godermi la giornata e far scorrere i pensieri liberamente, senza applicare nessun filtro. Voglio vedere fino a che punto posso spingermi. Anche se forse, un'idea la ho già.
Così continuai nella mia corsa, arrivando poco dopo, sudato, in camera. Per fortuna non trovai nessuno e mi potetti godere la pace della solitudine. Mi spogliai completamente, prendendo dei vestiti puliti ed entrando in doccia. Lasciai prima un piccolo biglietto sul mio letto, in modo tale che se Tae fosse tornato, non mi avrebbe riempito di domande.
Quando sono in preda alle emozioni, quando non so cosa fare o non riesco a pensare lucidamente, la solitudine diventa la migliore arma per andare avanti, ma non tutti erano disposti ad accettarlo. Uno di questi era Chen che continuava a chiamarmi incessantemente. Possibile che non capisca che se una persona non risponde forse non ha voglia di sentirlo?
Preparai l'acqua alla temperatura giusta prima di pormi sotto il getto caldo. Quanto vorrei avere una vasca, sarebbe molto più rilassante.
Jungkook. Di nuovo. Perché continuavo a pensare a lui?
Perché mi sentivo bene quando mi era vicino, perché mi dimenticavo di dover gestire il mio carattere, perché potevo sentirmi libero di parlare. Era entrato in punta di piedi nella mia vita, con gentilezza, rispetto e questo non so, mi confondeva. So che posso considerarlo un amico, ma so anche che Chen non lo accetterà mai, ed io non voglio perderlo.Ci sono molti lati del suo carattere che mi lasciano parecchio sbigottito, ma nessuna persona è perfetta, e anche per sopportare me ci vuole una grande pazienza. Lui è la cotta della mia vita, di tutto il liceo, non posso buttare all'aria tutto solo perché ho paura di conoscerlo meglio.
Quando siamo insieme, sento che posso fidarmi, che può davvero nascere qualcosa. Ma quando ci separiamo, quando lo vedo con i suoi amici, con Taehyung, sembra diverso. Diventa di ghiaccio, possessivo, opprimente, ed io non ho bisogno di una persona così. Non voglio una persona così.
Con questi pensieri uscii, indossando un accappatoio, evitando di ammalarmi per il freddo provocato dagli spiragli d'aria. Devo controllare gli infissi.
Inoltre la stanza era poco abitata, in quanto nessuno dei due ci passava quasi mai del tempo. Ero sempre in biblioteca, o studiavo da Hoseok, il quale con grande gentilezza mi offriva ripetizioni in alcune materie. Tae, era sempre con Yoongi.
Chiusi il getto d'acqua e mi guardai allo specchio, pettinandomi i capelli umidi. Erano davvero lunghi, dovrei dargli una spuntatina. Feci tutto ciò canticchiando, finché non notai qualcuno sul mio letto, qualcuno che non avrei voluto vedere in quel momento.
<<Ciao Jimin>>, affermò. Com'era entrato?
<<Cosa ci fai qui Jungkook?>> esclamai, coprendomi con forza. Mi sentivo esposto e lui mi guardava in modo così intenso da costringermi a voltarmi, dandogli le spalle.
<<Taehyung mi ha dato le chiavi chiedendomi di prendergli dei libri e un cambio. Ha detto di averlo lasciato sul letto>> disse, raggiungendolo. Non mi ero accorto del borsone e non sapevo volesse che qualcuno glielo portasse, avrebbe dovuto chiedere a me. Non possono entrare tutti in camera nostra di soppiatto come se nulla fosse.
<<Come sai che quello è il suo letto?>>, chiesi. Il borsone si trovava a metà strada e i letti sono uguali, deve aver notato qualcosa.
<<Perché è rifatto perfettamente>>, ammise.
<<E allora? So fare anch'io il letto>>, mi difesi. Non so neanche perché lo feci, ma volevo solo che se andasse al più presto.
<<Certo hyung, non intendevo offenderti. Solo che non mi dai l'aria di una persona ordinata>>, affermò sedendosi a gambe incrociate. Si era tolto anche le scarpe?
<<Non sei qui per il borsone vero?>>, dissi sedendomi accanto a lui. Seguì con lo sguardo ogni movimento, sorridendomi. È così carino.
<<Anche>>, disse, aumentando il nostro gioco di sguardi. Ecco, ora mi sentivo accaldato e tremendamente attratto da lui, dal suo profumo che potevo percepire da qui e che avrei voluto sentire meglio stando fra le sue braccia.
<<Quindi perché sei qui?>>, domandai. Si alzò, raggiungendomi. Ci furono attimi di silenzio, legati al fatto che nessuno dei due riusciva a distogliere lo sguardo dall'altro. Non mi era mai successo, non mi ero mai soffermato ad osservare nessuno. Con lui sentivo di non poter perdere nessun dettaglio, nessuna sfaccettatura. La luce che sprigionava lo sguardo, come se la stesse rivolgendo a me, come se emergesse solo quando stiamo insieme.
Mi avvicinò di più, portando le mani dietro la mia schiena, morendosi il labbro inferiore. Separai le labbra, indeciso se parlare o meno, finché non lo fece lui.
<<Senti quello che sento io vero hyung?>>, chiese ad un passo dalle mie labbra.
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Cosa sente Jimin?
Fatemi sapere! ❤️
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Love's Expressions (Jikook)
Fanfiction"Cosa ne sai tu di me? Parli come se mi conoscessi, se sapessi perfettamente cosa provo, e invece non sai proprio nulla. Stammi lontano Jungkook", affermai spingendolo. Mi riportò da lui, costringendomi a guardarlo negli occhi, rimanendo ammaliato d...