Raggiunsi la camera di Chen, il quale mi aprì gli occhi su tanti aspetti. Uno di questi fu la superficialità con cui avevo parlato con Jungkook. Quando mi disse che si sarebbe considerato single avvertii una sensazione così brutta assalirmi da non riuscire a respirare. Non volevo vederlo con nessun altro uomo, non volevo che rivolgesse nessuno sguardo, sorriso, carezza a nessuno.
Parlai a lungo con Chen, dicendogli che poteva benissimo essere felice con Jin, e che non ero disposto a ricominciare. Per un solo motivo: non ero felice con lui. Ossia, credevo di esserlo, finché non ho baciato Kookie. Quello che avevo provato in quel momento era così intenso, vero, passionale, da non darmi margine di scampo. E per quanto cercassi di evitarlo, per paura di cimentarmi di nuovo in una relazione che forse non sarebbe durata, o forse sì, non potevo resistergli.
Chen aveva rappresentato una brutta parentesi della mai vita che avevo chiuso del tutto, ora più che mai ne ero sicuro. Volevo Jungkook, fortemente, e me lo sarei ripreso.
Man mano che passavano le ore però lo sentivo sempre più lontano. Lo incontrai nei corridoio ma evitò in tutti i modi di fermarsi a parlare, anche solo per un saluto. In camera non si fece vedere, senza neanche lasciare un messaggio per sapere dove fosse. Dannazione, ero preoccupato.
Di sicuro era già andato da BamBam.
Ecco cosa accade alla mia mente quando si tratta di lui, diventa completamente annebbiata. Potevo pensare solo a lui e alla sua espressione delusa.
Squillò il telefono, distogliendomi dall'angoscia che provavo, era Yoongi.
<<Hyung ora non posso>>, affermai. Buttai a terra tutto ciò che mi capitava a tiro, dovevo sfogarmi.
<<Che stai facendo? Cosa sono questi rumori?>>, domandò preoccupato.
<<Niente. Cosa vuoi?>>, continuai. Avevo quasi rotto la lampada, e riempito il pavimento di libri, con tutti gli appunti delle varie materie sparsi insieme a loro.
<<Vieni al solito locale? Ci siamo organizzati con tutto il gruppo>>, propose.
<<Quale sarebbe questo gruppo?>>, domandai.
<<Io, Taehyung, Hoseok, Namjoon, Jungkook e Jin>>, spiegò.
<<Jungkook viene?>>, domandai.
<<Ti ho appena detto che ci sarà>>, rise. Bene, ci sarei andato solo per lui.
<<Arrivo fra mezz'ora>>, riattaccai. Presi quest'occasione come una delle più grandi fortune che la vita potesse regalarmi, dopo averlo conosciuto ovviamente. Non l'avrei lasciato scappare, finché non mi avesse ascoltato. Oggi o mai più, me lo sarei andato a riprendere.
Rimasi con gli stessi vestiti di oggi, non avevo tempo per cambiarmi. Di sicuro dal momento che sarebbe venuto anche Jin, ci sarebbero stati di sicuro degli scontri. Spero almeno che Chen non si faccia vivo.
Raggiunsi il club a piedi, pensando attentamente a ciò che avrei dovuto dire, sperando che fosse abbastanza per convincerlo. Non mi ero mai sentito così in pena per qualcuno, così preoccupato di perdere il suo amore. Non l'ho mai visto arrabbiato con me, non posso dire se sia in grado di commettere errori o no, ma spero con tutto il cuore che sia rimasto fedele a ciò che sente. Come ho fatto io.
Mi inoltrai nel locale, cercando con lo sguardo i miei amici, che trovai al bancone. Non salutai nessuno di loro, tranne Taehyung che come sempre mi saltò addosso abbracciandomi.
<<Tae, hai visto Jungkook?>>, chiesi guardandomi intorno.
<<Si, è seduto a un tavolo con BamBam>>, spiegò, indicandoli. Vederli insieme fece crollare tutte le speranze che avevo, ma non mi sarei arreso. Lo ringraziai, respirando a fondo prima di raggiungerli. Bambam fu il primo che mi vide, sussurrandogli qualcosa all'orecchio, facendolo voltare verso di me. Appena mi vide, si alzò, ma lo rincorsi, afferrandolo per un braccio.
<<Non so perché tu sia qui, ma non ti permetterò di rovinarmi la serata. Qualsiasi cosa tu abbia da dirmi dovrai aspettare domani>>, affermò.
<<Non posso aspettare>>, risposi. Lo condussi in un luogo più appartato, per quanto potesse esserlo all'interno di un locale. Almeno, non sotto gli occhi di tutte le persone che ci conoscevano e che ci stavano fissando incessantemente.
<<Io l'ho fatto per tre settimane, puoi riuscirci per qualche ora>>, mi sfidò.
<<Mi dispiace, per tutto. Credevo che con Chen potesse funzionare perché ho sempre avuto una cotta per lui, fin dal liceo. Quando mi ha chiesto di uscire ero così felice, da pensare che fosse arrivato il mio momento, da credere che finalmente si fosse innamorato di me. Poi ci siamo fidanzati, e tutto procedeva abbastanza bene finché non ho conosciuto te>>, spiegai. Si mise a ridere, posando il bicchiere in un tavolo affianco, ponendosi a braccia conserte.
<<Continui a dire che è colpa mia no?>>, si lamentò.
<<Non ho finito di parlare>>, risposi. Mi fece segno di continuare, con un aria così strafottente da farmi venire voglia di mollare tutto.
<<Ti sei inoltrato nella mia vita in punta di piedi, ottenendo il mio rispetto, la mia fiducia senza neanche farmi capire come fosse possibile, come fossi riuscito a far crollare tutto ciò che avevo costruito in un secondo. Dalla prima volta in cui mi hai preso la mano, mi hai abbracciato, dandomi il tuo calore, la tua protezione, lì ho capito che sarebbe stata la mia fine, e ti ho allontanato. Ero fidanzato e non volevo permettermi di dubitare sul mio rapporto. Ma l'ho fatto, dalla prima volta in cui mi hai parlato, perché con lui non provavo neanche la metà di ciò che sento quando ti ho vicino Jungkook>>, affermai. Mi sentivo esposto, fragile, sotto il suo sguardo che mutò, ritornando ad essere dolce e comprensivo.
<<Quindi...>>, mormorò.
<<Quindi ti chiedo scusa, per tutto. Mi fa paura tutto questo, perché mi ero convinto che Chen fosse quello giusto, e ho paura di fallire. Ho paura di soffrire, di sbagliare, anche se so che farlo con te ne varrà la pena>>, affermai avvicinandomi. Non mi cacciò, mi strinse a lui, abbracciandomi.
<<Oggi hai detto di non sapere se tornare con lui o no, sei confuso Jimin. So benissimo che tieni a me, ma sei confuso>>, affermò.
<<Ho parlato con Chen, a fondo, e c'è stato anche un bacio. Lui mi ha baciato, e sai come ho reagito io? Mi sono sentito male, arrabbiato con me stesso. E sai perché? Perché non provavo assolutamente niente mentre le nostre labbra si sfioravano, perché ero troppo occupato a pensare al fatto che ti volessi considerare single. Quel momento è stato come una doccia fredda per me, e mi ha scosso>>, spiegai. Mi prese per mano, uscendo dal locale, trovando un posto per sederci. Il nostro solito muretto.
<<Quindi ti stai obbligando a provare qualcosa per Chen per paura di buttarti in qualcosa di nuovo con me?>>, domandò dolcemente.
<<Si, è così. Ma non provo nulla per lui, mi sono reso conto di non averlo mai provato devi credermi>>, lo scongiurai. Lo guardai a fondo, rimanendo in silenzio. Speravo di essere stato chiaro, perché non mi ricordavo neanche cosa gli avessi detto, ero troppo preso dalla paura di perderlo.
<<Sai perché non mi sono mai arreso? Perché, lo ammetto, mi sono sempre messo in mezzo alla vostra relazione? Perché ho sempre saputo che non lo amassi, ma me ne ero reso conto solo io. L'amore arriva, e ti spiazza, senza un perché, senza prevederlo. Non devi avere paura, perché io non sono Chen e mi impegnerò affinché le cose funzionino. Jimin tu sai quanto stiamo bene insieme, lo senti, e lo sento anch'io. Per questo dico di pensarci ancora se vuoi>>, propose.
<<E ti consideri single lo stesso?>>, chiesi timoroso.
<<Quale sarebbe il problema se lo facessi? Anche tu sei single>>, disse. Mi veniva da piangere al solo pensiero.
<<Perché.....non posso pensarti fidanzato. E se in questo periodo incontrassi qualcuno, che ti piace, che ti fa stare bene e ti dimenticassi di me?>>, domandai.
<<Jimin, non posso dimenticarti, possibile che tu non abbia ancora capito nulla>>, si alzò.
<<Smettila di dirmi che non capisco!>>, mi arrabbiai.
<<Allora hai capito o no che sono innamorato di te?>>, affermò prima di baciarmi.
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Quanto li amo 😍
Sarà la volta buona questa?
Fatemi sapere cosa ne pensate ❤️
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Love's Expressions (Jikook)
Fanfiction"Cosa ne sai tu di me? Parli come se mi conoscessi, se sapessi perfettamente cosa provo, e invece non sai proprio nulla. Stammi lontano Jungkook", affermai spingendolo. Mi riportò da lui, costringendomi a guardarlo negli occhi, rimanendo ammaliato d...