Capitolo 18

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Mi svegliai a causa delle risate rumorose provenienti dalla mia stessa camera, in particolare dal letto accanto al mio. Spostai di poco la coperta per sbirciare cosa stesse accadendo, trovandomi qualcosa che non avrei voluto rivedere. Jungkook e BamBam insieme, mentre guardavano dei video su youtube.

Mi alzai contrariato, dirigendomi in bagno senza salutare nessuno dei due. La giornata era già iniziata nel peggiore dei modi. Come aveva potuto portarlo qui, sapendo che stavo dormendo, e sapendo ciò che era successo ieri con Chen. Non posso crederci.

Mi sciacquai il viso per svegliarmi meglio, forse avevo avuto un miraggio e non era davvero lì. Ma quando tornai indietro, mi resi conto della triste realtà.

<<Buongiorno>>, mi salutò Jungkook. Risposi con un sorriso tirato.

<<Potevate fare ancora più rumore, tanto non stavo dormendo>>, affermai ironico.

<<Scusami, sono venuto a prendere Jungkook per andare a lezione, ma sono arrivato presto e abbiamo pensato di guardare dei video insieme>>, spiegò BamBam. Lo guardai dalla testa ai piedi per capire se stesse scherzando. Chi l'aveva interpellato?

<<Hyung non fare così su>>, affermò avvicinandosi. Non doveva toccarmi.

Jungkook era un illusione, qualcosa che avrei dovuto tenere lontano. Ieri avevo abbassato le difese, permettendogli di abbracciarmi, di farmi conoscere. E oggi porta questo sconosciuto in camera, non esiste. Non commetterò più questo errore.

<<Fuori da qui, entrambi>>, sentenziai. Bambam si avviò verso la porta, ma Jungkook lo riportò accanto a lui.

<<Non ce ne andiamo, è anche camera mia>>, mi sfidò. Ancora per poco, oggi stesso chiederò a Taehyung di fare le valigie e tornare qui. Non posso più vivere con lui.

<<Smettila di darmi fastidio ed esci, devo cambiarmi e andare a lezione>>, esclamai prendendo dei vestiti dall'armadio. Bambam guardò tutta la scena in silenzio, sentendosi probabilmente di troppo. Lo era.

<<Meglio che vada, ci vediamo dopo?>>, chiese BamBam guardandolo. Sospirai pesantemente.

<<Certo, dobbiamo ancora andare al cinema>>, disse Jungkook, salutandolo. Al cinema?

BamBam salutò anche me, cosa che non ricambiai, e chiusi la porta alle sue spalle. Jungkook continuò a guardarmi divertito, mentre io cercai di rifugiarmi in bagno per evitare che mi guardasse.

<<Quindi? Cos'era questa, una scenata di gelosia?>>, chiese appoggiando le mani sul mio ventre. Cercai di spostarlo, ma non ci riuscii. Vedevo il suo sguardo attraverso lo specchio: vivo, soddisfatto.

<<Per favore, non farmi ridere. Sai benissimo quanto odi essere circondato da persone che non conosco, soprattutto in camera mia, quando dormo>>, specificai. Ci manca solo che pensasse di essere importante per me, l'unico è Chen.

<<Perché non hai il controllo hyung>>, sussurrò seducente al mio orecchio. Decisi di continuare il gioco che aveva iniziato, voltandomi. Mantenne stretta la presa, senza staccare mai gli occhi dai miei. Cattiva idea.

<<Non puoi fare così, mi innervosisci>>, mi lamentai. Lui mi capiva, sempre, e fin troppo bene. Ogni mia reazione la interpretava nel modo giusto, capiva cosa pensassi o volessi, non era una cosa normale. Ed io non lo volevo, o non avrei avuto più scampo.

<<Perché ti dico la verità. Sei scosso perché hai paura che possa accadere qualcosa fra di noi, che te lo possa nascondere>>, continuò attirandomi di più a lui.

<<Non è vero>> continuai, ruotando il viso. Non volevo ritrovarmi ad un millimetro dalle sue labbra, avevo provato troppe volte quella situazione, e non volevo che accadesse nulla fra di noi.

<<Siamo amici da una vita, e lui è fidanzato>>, spiegò. Mi rilassai sul colpo, e lui lo notò, baciandomi la guancia.

<<Vedo che ti sei calmato, era questo che volevi sentirti dire?>>, esclamò ridendo. In che razza di situazione mi ero messo?

Tolsi le sue mani da me, continuando a cercare i vestiti. Per fortuna rimase in silenzio, sedendosi sul letto, guardando ogni mia mossa.

Presi dei jeans neri ed una maglietta, cercando di raggiungere di nuovo il bagno, ma fu più veloce.

<<Ti prometto che non guardo, ma cambiati qui>>, affermò.

<<Che cosa? Non posso neanche cambiarmi dove voglio?>>, dissi esasperato. Scosse la testa.

<<Rimarrò girato per tutto il tempo, e potrai controllarmi, ma ti cambierai qui>>, continuò.

<<Perché fai tutto questo? Perché non mi lasci in pace?>>, chiesi più a me che a lui.

<<Perché voglio vedere che ti fidi di me. Avanti hyung, dimostramelo. Ti ho detto che non mi volterò, fidati>>, esclamò sfiorando in nostri nasi. Spezzai il contatto, facendolo voltare.

Approfittai del momento per togliermi il pigiama, indossando i vestiti nuovi. Guardai la sua schiena per tutto il tempo, sperando che non si voltasse davvero. Non avevo timore del mio corpo, ero perfettamente in forma, ma avevo paura di una sua possibile reazione. C'è attrazione fra di noi, percepisco questa tensione ogni volta che siamo insieme, e nessuno dei due riesce a controllarla. Tutto di lui mi attrae, il suo corpo, il suo profumo, il suo modo di fare. Ma c'è una cosa che adoro, e che non riesco a trovare in nessuno, nemmeno in Chen. Il Jimin che emerge quando sono con lui.

<<Finito?>>, domandò.

<<Si>>, si voltò.

<<Mi odierai in questo momento, lo so, ma ho capito perché mi tieni distante, e quando sarai pronto ad ammetterlo spero ancora di essere libero per te>>, affermò superandomi. Seguii il suo percorso fino alla porta che chiuse dietro di sé, lasciandomi con mille dubbi. Cosa intendeva con quella frase?

Mi misi le scarpe di fretta per seguirlo, non poteva lasciarmi così. Una volta finito di allacciarle, cercai le chiavi della stanza, trovandomi Chen davanti. Dio no.

<<Buongiorno amore, ti ho chiamato più volte ma non rispondevi. Pensavo stessi male>>, disse entrando. Chiusi gli occhi, frastornato.

<<Jimin?>>, mi richiamò dolcemente, accarezzandomi il viso.

<<Devo risolvere una cosa ora>> dissi, staccandomi. Presi lo zaino, insieme al giubbotto, indossandolo. Chen mi guardò per tutto il tempo, incredulo.

<<Scusa dove stai andando?>>, affermò seguendomi.

<<Devo parlare con Jungkook>>, ammisi. Era la scelta sbagliata, la peggiore, perché ancora non sapeva nulla della nostra convivenza, e di sicuro ne avrebbe fatto un dramma, ma non riuscivo a pensare ad altro se non alle sue parole che dovevo assolutamente chiarire.

<<Jimin se torni di nuovo da lui, la chiudiamo qua. Ti avviso>>, mi minacciò. Non risposi, lasciai che fosse la mia espressione delusa del viso a dire tutto.

Guardandolo un'ultima volta, lo lasciai da solo, in corridoio. 

Love's Expressions (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora