Capitolo 7

12.8K 410 419
                                    

MATTHEO POV:

Tornando in Sala Comune la vidi sul divano. Stava leggendo e la osservai farlo per tutto il tempo, mi misi in un angolo della sala in modo che lei non mi vedesse. Passai più di un ora a osservarla leggere ma lei spezzò l'incantesimo alzandosi per dirigersi nei dormitori femminili. Mi nascosi nel bagno per non essere visto.

Una volta che ero sicuro che lei se ne fosse andata mi girai una canna e presi nelle mani il libro che lei stava leggendo. Vidi che aveva sottolineato delle frasi e scritto a matita degl'appunti. Restai li fino all'alba a leggere quel fottuto libro poi mi diressi al Lago Nero sperando che arrivasse anche lei ma non successe. E come biasimarla...

PRIMA SETTIMANA:

Non mi rivolge la parola da una settimana. Sembra essere passata un eternità dal nostro ultimo sguardo ma sono solo 7 giorni. Non faccio che pensare a lei e ai suoi bellissimi occhi pieni di desiderio, alle sue curve e alla sua voce innocente e piena di purezza, a come mi fa sentire appena apre bocca, alla sue labbra intorno alle mie, alla sua sicurezza e alle sue piccole mani su di me.

La osservo da lontano mentre parla con quel Diggory, gli sta prestando degl'ingredienti, non smette di guardarla, la sta spogliando con lo sguardo come chiunque qui dentro, vorrei andare li e ucciderlo in un solo colpo. Ma non di fronte al lei. Mi occuperò di lui più tardi.

Al termine della lezione Diggory cerca di seguirla per andare a parlargli, io lo fermo prima sbattendolo contro il muro. Pronto a tirargli un pugno.

"Ma che cazzo fai amico?" lo fulmino con lo sguardo.

"Sta lontano da lei, non toccarla, non guardarla, non parlargli. Lei è mia" mi guarda con affare confuso. "Lei chi?" lo afferro per il colletto della maglietta e lo tiro su da terra.

"Sai chi...farai meglio a starle lontano, altrimenti sai uno di questi giorni potresti improvvisamente prendere fuoco" un ghigno apparve sul suo volto contorto.

"Va bene" disse. Allentai la presa contro di lui "Lo spero per te" dissi e me ne andai.

---------------------------------------------------------------------------------------------

Più tardi la vidi nel cortile con quell'impicciona di Lexi Pattison. Mi avvicinai abbastanza per sentire che stavano parlando di me. Mi misi dietro una colonna per ascoltare meglio la conversazione.

"Cioè tu mi vuoi dire che quella sera sei stata sia con Draco che con Riddle?" spalancai gli occhi, quindi quella sera alla festa si è divertita in altri modi vedo.

"Si... mi sono svegliata nel letto di Draco completamente nuda con lui che mi circondava la vita..." la gelosia avanza nelle mie vene e la rabbia inizia a farsi sentire.

"Non posso crederci Federica non è da te! Che ti prende!?" già eppure lo ha fatto.

"E non è tutto.. abbiamo fatto anche la doccia insieme.." Vedo Lexi guardarla scioccata. "E poi?" Federica abbassa lo sguardo imbarazzata, prende in mano una ciocca di ricci e li attorciglia al dito.

"Beh..poi sono finita in punizione con Mattheo..eh lo abbiamo fatto in cucina" ma che cazzo?! Perché quando parla di quello che è successo con Malfoy lo fa con sicurezza e quando parla di noi si imbarazza? Si vergogna di me?

Continuano a parlare di quello che è successo tra noi due. Io continuo ad ascoltare. Parlano della lite che abbiamo avuto, una lacrima scende sulla sua guancia perfetta e si ferma sulle sue bellissime labbra.

"tesoro non piangere è tutto ok" Pattison l'abbraccia e la rassicura per poi fargli un ultima domanda. "Provi qualcosa per lui? Per Mattheo?" lei si stringe ancora di più a Lexi per poi spezzarmi l'anima.

"No" sento le mie viscere esplodere dalla rabbia. Mi ha solo usato! Ma in fondo che mi importa? Io non provo niente per lei, niente. E' solo una troia qualunque che si è divertita a fare sesso con me e Malfoy. Non restai un altro secondo, me ne andai lasciandola li tra le braccia della sua amica.

Andai nella mia stanza a cercare dell'erba ma l'avevo fumata tutta a forza di pensare a quella troia. Cercai nella scrivania ma niente, così presi la sedia e la lanciai contro il muro, buttai tutti i fogli dalla scrivania al pavimento, presi la lampada del comodino e lanciai anch'essa verso il muro. Andò in mille pezzi. Stavo distruggendo mezza camera per un po' d'erba? Sapevo che non era per l'erba. Era per lei. E questo mi infastidiva ancora di più.

Seconda settimana:

Non l'ho più vista ne seguita ed è meglio così. Mi rende debole.

Sono andato da mio padre, ho svolto un po' di compiti per lui. Mi sono rimesso in forze. Ho ucciso una ventina di babbani e una decina di mangiamorte che avevano disubbidito a mio padre. Mi sentivo vivo, mi sentivo bene.

Non tocco un po' d'erba da una settimana e mi sento alla grande cazzo. Salto molto spesso le lezioni non voglio vederla saltellare in giro come un elfo con il suo odioso gruppetto.

Ho iniziato a frequentarmi con una Corvonero, per passare il tempo e dimenticarmi di lei. Abbiamo un patto solo sesso niente sentimenti, è carina ma se dovesse competere con lei.. Federica vincerebbe alla grande.

Ero in corridoio e la vidi con quel Diggory. Si stavano abbracciando, ma feci finta di nulla, non mi importa più nulla ne di lei ne di me stesso. Sto considerando di mollare Hogwarts e unirmi a mio padre. Non l'avrei più vista ed era proprio quello che volevo.

Terza settimana:

Ero ad una festa ad Hogsmeade ed ero fatto come non mai. Avevo sniffato cinque strisce di cocaina e fumato un paio di canne. Mi ricordai di avere un appuntamento sulla torre d'Astronomia con Gaia. Ingoiai 3 acidi e mi smaterializzai a Hogwarts.

Arrivato sulle scale della torre iniziai a fischiettare, ero fatto e felice di andare a scopare ma la rabbia prese presto il posto della felicità quando la vidi li molto vicina a Diggory. Ne approfittai per vendicarmi dei suoi patetici giochetti da troia.

"Bene bene bene... guarda qui chi si rivede. La regina delle troie e il suo amichetto da strapazzo" si girò finalmente verso di me e io agganciai i suoi occhi ai miei per un momento. Dovevo essere forte non per lei ma per me stesso. Era infuriata ed era proprio quello che volevo.

Mi sbatté contro il muro e mi lanciò un incantesimo sperando di ferirmi, ero talmente fatto che non senti il minimo dolore così caddi a terra ridendo.

"Amore mi farai morire, ti faccio vedere come si fa" afferrai la mia bacchetta, e qualcosa dentro di me si frantumò. Dovevo punirla per essersi presa gioco di me. E dovevo dimostrare a me stesso che lei per me non era niente. Così raccolsi tutto il mio coraggio e la mia rabbia e lo feci.

"CRUCIO!" cadde a terra con le mani sullo stomaco, iniziò a gridare, le sue urla mi ruppero i timpani, non vedevo altro che un dolore immenso passargli per tutto il corpo. Mi sentivo potente ma qualcosa dentro di me non era al suo posto era come se fosse sparito. Poi tra le sue urla che riecheggiavano per tutta la torre capì, era il cuore.

Non ero debole con lei e dovevo dimostrarlo così mi abbassai al suo livello con uno sguardo di pietra, la guardai contorcersi dal dolore, le spostai i capelli scoprendo il suo bellissimo collo. Presi la canna che accompagnava la mia bocca e la premetti su di lei lasciando i cerchietti delle bruciature. Urlava sotto il mio tocco e questo contatto mi mancava. Mi stavo annoiando, quell'idiota di Diggory mi stava pregando di smetterla ma non lo accontentai, la lasciai li per un po' per poi annullare la maledizione.

Riprese fiato, le lacrime gli percorrevano il viso, i suoi occhi spargevano odio in tutti i pori. Diggory la aiutò ad alzarsi e la portò via dalla torre. Solo quando se ne andò mi resi conto di cosa avevo appena fatto.

Vidi Gaia in un angolo che mi fissava, la guardai male e le dissi "Beh che cazzo vuoi sparisci!" sparì in un batter d'occhio io caddi a terra con le lacrime a gli occhi, "CAZZO!" il mio grido percorse tutta la torre e l'eco nel cielo.

𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora