𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//

Capitolo 59

"Possiamo parlarne?" dice la sua voce attraverso la porta, esco dalla doccia mi infilo velocemente la biancheria ed apro la porta. 
Lo vedo in piedi davanti a me con lo sguardo fisso sul pavimento, so di averlo ferito dicendogli quelle parole, ma non è niente in confronto a quello che lui mi ha fatto in passato, non posso e non devo soffrire solo io qui dentro. 

"Parlare di cosa Mattheo? Di come mi menti di continuo?" si bagna le labbra perfettamente tratteggiate e alza lo sguardo verso di me incontrando il mio ferito e arrabbiato. 
"Non so di cosa tu stia parlando" rido nervosamente, 

"E' proprio di questo che parlo, continua pure a tenerti tutto dentro, quando poi ti ritroverai da solo per via delle tue continue bugie, non venire da me strisciando perché io non ci sarò. " dico, per poi girarmi e iniziarmi a sistemare i capelli. 

"Perché fai così?" mi chiede appoggiandosi allo stipite della porta, lo guardo male attraverso il riflesso lucido e appannato dello specchio, 
"Mi eviti, mi rispondi, mi impedisci di avvicinarmi...che ti succede?" sospiro e mi modo il labbro, "Vuoi sapere che mi succede? Davvero?" annuisce e incrocia le braccia al petto, 
"Si davvero, che c'è che non va? Pensavo avessimo risolto i nostri problemi ormai" abbasso lo sguardo, 
"Si, beh lo pensavo anch'io" si avvicina di un paio di passi, 
"Cos'è cambiato allora? Perché sei così tes-" 

"Vuoi sapere cos'ho che non va?! Bene!" mi giro verso di lui, 
"C'è che mi hai mentito, di nuovo! E che io ci sono cascata, di nuovo! Mi hai detto che le cose sarebbero state diverse e mi hai mentito, di nuovo! Mi hai detto di non avere più segreti e di essere stato sincero su tutto ma hai mentito, di nuovo! Come dovrei sentirmi?! Mi sento tradita, di nuovo! E tutto perché tu non ti fidi abbastanza di me per dirmi la verità! E sai che ti dico Mattheo, fai bene a non fidarti perché io non mi fido di te e faccio bene anch'io a quanto pare!" abbassa lo sguardo e dice, 

"Mi spieghi a cosa ti riferisci?" scoppio a ridere, mi sta prendendo per il culo? Cioè dopo questo lui continua ancora a negare? Sono stanca cazzo!

"Basta Mattheo" poso la spazzola sul lavandino e lo sorpasso sbattendogli contro la spalla,  
"Basta cosa?" afferro una maglietta a caso e me la infilo, 
"Vattene" dico convinta, non voglio vedere la faccia di questo bugiardo finché non si deciderà a dirmi la verità. 
"Ma che stai dicendo?" sospiro e mi passo una mano tra i capelli frustrata, 
"Ti sto dicendo di andartene!"  viene verso di me ma io mi allontano il più possibile, 

"Non posso continuare così lo capisci? Ho sentito quello che Colin ha detto, mi hai rifilato entrambe le storielle che rifili a tutti su come sei cresciuto, ma la verità? Quando ti deciderai a fare un passo verso di me? Quando ti deciderai ad essere onesto?" si siede sul letto e incrocia le mani teso, è in difficoltà e lo capisco ma non posso passarci sopra dopo che su questa storia mi ha già mentito due volte. 

"Te lo dirò una sola volta" dico avvicinandomi e posizionandomi davanti alla sua figura seduta, 
"Se non puoi dirmelo perché qualcuno te lo impedisce, lascerò stare, non toccherò più l'argomento perché sono stufa di litigare e di disperarmi per poi non cambiare nulla tra noi. 
Se invece non vuoi dirmelo perché non ti fidi di me o semplicemente credi che non meriti di sapere la verità, quella davanti a te è la porta e fidati se ti dico che non la oltrepasserai mai più. Quindi ora ti metto davanti a una scelta, restare qui con me ed essere onesto o andartene e non tornare mai più perché io non sarò più qui quando tornerai strisciando." dico sicura di me, forse sono stata troppo dura ma penso tutto quello che ho detto, e non mi interessa cosa succederà sta solo a lui deciderlo adesso. 
E spero vivamente che faccia la scelta giusta. 

Si passa nervosamente una mano tra i ricci e dopo un paio di secondi alza finalmente lo sguardo verso il mio, 
"Non posso" sospiro esausta, annuisco lentamente e mi siedo accanto a lui, 
"Va bene" poso la testa sulla sua spalla e gli prendo la mano tremante.

"Va bene così"