Capitolo 12

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-VERRAI PUNITA-

"Con piacere!" ma non era quello che volevo, volevo rimanere li con lui e anche lui voleva che restassi anche se mi aveva appena detto di andarmene. Come previsto, Mattheo si scaraventa su di me e mi bacia. Una persona sana di mente e con libero arbitrio lo avrebbe respinto, ma io no, non sono mai stata sana di mente, sono impazzita quanto lo è lui e non posso farci niente. 

Provo dei sentimenti per Mattheo Riddle? Si

E' amore? Non lo so ancora, l'unica cosa che so è che non voglio perderlo. Noi non dovremmo stare insieme siamo due bombe a orologeria pronte ad esplodere, ma non importa meglio esplodere felici che spegnersi senza averci provato. 

Mi bacia con violenta passione, mi spinge contro la porta per poi afferrarmi il collo e stringere con molta forza, vuole punirmi lo so e io voglio che lo faccia. E' per questo che ho baciato Drogo per essere punita da Mattheo? Forse, non lo so, non so perché l'ho fatto è solo che volevo farlo e in quel preciso momento non pensai alle conseguenze.

Stinge talmente forte la presa che non riesco a respirare, "Theo non...non respiro" non lascia la presa, "Sta zitta" so di aver sbagliato quindi per farmi perdonare per sta sera gli lascio il controllo, farò quello che vuole come vuole. 

"Devi essere punita come si deve" oh si lo penso anch'io, "Inginocchiati" mi inginocchio davanti al suo sguardo, lui si allenta la cravatta per poi toglierla e bendarmi gli occhi, non so cosa aspettarmi ma si prospetta una serata molto interessante. 

"In mancanza della vista i tuoi 4 sensi restanti sono amplificati, abbiamo il gusto..." mi bacia e riesco a sentire il suo sapore, sa di whisky e menta, "l'olfatto..." non mi faccio domande, su mia grande sorpresa mi spinge a terra facendomi mettere a gattoni sul pavimento, si spinge dentro i buchi delle calze a rete, sposta le mutandine e mi infila un dito dentro per poi uscire e passarlo sotto il mio naso, riesco a sentire il mio odore, "l'udito..." apre l'armadio e prende una cintura, sento il suo metallo avvicinarsi, "E...il tatto" sporgo le mani in avanti sperando di trovarlo ma invece trovo  la sua fredda cintura. Mi fa posizionare le mani in avanti con i palmi verso l'alto per poi passarci lentamente sopra la cintura, una, due volte e poi mi tira una frustata sulle mani. Fa male si, ma cazzo è incredibilmente eccitante.

"Lo senti questo?" mi infila il dito in bocca, roteo la lingua attorno ad esso, "E' il tuo buonissimo sapore, il sapore di una ragazza molto cattiva, una...bugiarda" sta esagerando, "Theo io-" mi frusta la cintura sui glutei, "Devi stare zitta." obbedisco,

 "Di una ragazza che aveva promesso di fare la brava bambina sta sera ma...si è rivelata..." un'altra frustata, "una troia, perché...ha baciato una altro solo per farmi incazzare" tre frustate accompagnano le sue parole. "Non è così?"

"Si" rispondo. Non riesco a vederlo per via della cravatta ma posso perfettamente immaginare la sua espressione in questo momento. Sento il suo rigonfiamento dietro la testa, ma non posso muovermi me lo ha vietato. Lo sento interagire con la cravatta per poi vederla scivolare via, la stanza è buia e non si vede praticamente nulla se non per via della luce notturna che viene dalla finestra.

Mi afferra saldamente per il collo e mi tira su, "Ora spogliati, lascia solo quelle calze da troia" mi spoglio alla velocità della luce sotto il suo sguardo dominante, "Bene, ora stabiliamo delle regole.......non aprire bocca e non muoverti senza il mio cazzo di permesso, hai capito bene? annuisco ma non gli basta così mi schiaffeggia i glutei, "Non ho sentito!", "SI" sono fradicia, non mi piace essere dominata di solito ma con lui è tutto così nuovo. Ride soddisfatto per poi sbattermi contro la libreria. Con una velocità impressionante si precipita su me e mi bacia.

Mi afferra la gamba con una mano e la percorre arrivando sul mio culo segnato dalla sua cintura. Gli da un leggero schiaffo per poi passare sul mio seno con l'altra e stringerlo con forza. Entrambe le mani ora sono nel mio interno coscia, lo accarezzano per poi strappare con violenza il tessuto delle calze che lo avvolge. Accarezza il mio clitoride con il pollice della mano destra. La sinistra risale lentamente fino ad arrivare sulle mie labbra appena lasciate sole dalle sue.

"Pensavi di passarla liscia eh puttanella?" non mi da il tempo di rispondere che infila 3 dita al mio interno, sussulto per il piacere. "Ti piace essere dominata ammettilo" annuisco, non riesco a parlare mi sta togliendo il fiato con quelle maledette dita. Aumenta sempre di più il ritmo non riesco a respirare, non posso ne parlare ne muovermi, sto impazzendo. Mi sfugge un piccolo gemito e mi ritrovo gli occhi fuori dalle orbite mentre vengo due volte di fila. Soffoco i miei orgasmi contro il suo collo.

Mattheo ha un ghigno soddisfatto sul viso si sta divertendo a vedermi ansimare. "Bene ora signorina può muoversi" finalmente. Non riesco neanche a riprendere fiato che Mattheo mi solleva, avvolgo le gambe attorno al suo bacino mentre lui entra dentro la mia vagina fradicia con forza. Adoro questa fottuta posizione sento tutti i 30 cm di lui dentro di me e la sensazione è pazzesca. Arriva in posti non ancora esplorati mentre mi spinge contro la sua libreria. Spinge dentro di me con forza e aggressività sento le mie pareti stingersi attorno a lui, i libri cadono al mio fianco mentre vengo per la terza volta, non gli basta mi fa saltellare su di lui per poi lanciarmi a terra e stendersi sopra su me. Mentre rientra mi tempesta di baci il collo bloccandomi i polsi sopra la testa. Non posso emettere suono ma mi sfuggono delle grida dalla bocca.

"Theo...cazzo!" mi tappa la bocca con le mani per poi iniziare a succhiare la pelle sul mio collo lasciando dei succhiotti, "Così tutti sapranno che sei mia" sussurra aumentando il ritmo, "Dillo...dillo che sei mia cazzo" ansimando riesco a malapena rispondere, sento il mio quarto orgasmo arrivare, merda. "si, son...sono tua...tutta tua" balbetto cercando di esprimermi. Da le ultime fortissime spinte per poi venire sulla mia intimità. Esce da me e riesco finalmente a respirare. 

"E' stato fantastico" dico, lui si alza "Si lo è stato" non riesco ancora ad alzarmi da terra i miei muscoli sono intorpiditi per le sue forti spinte. Rimango stesa a terra ancora un po' mentre Mattheo si finisce la doccia.

"Sei ancora li? Forza alzati" ma rimango lì ad osservare il soffitto, "Non riesco" si avvicina e mi prende in braccio per poi posarmi sul letto e accarezzarmi la guancia "Non farmi più una cosa del genere, non so se riuscirò a contenermi la prossima volta" annuisco per poi cadere in un sonno profondo mentre delle scariche elettriche mi attraversano la schiena.

𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora