𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//

Capitolo 43

Il sorriso che avevo stampato sulla faccia si sgretola, gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre guardo le sue labbra sputare fuori quelle parole velenose. Mi alzo immediatamente sotto lo sguardo scioccato di tutto il gruppo. Draco e Lexi si alzano e vengono nella mia direzione ma li fermo con un gesto della mano. Cedric guarda Lexi confuso, Draco guarda Mattheo disgustato, Lexi guarda me preoccupata e io guardo la mia anima cadere in pezzi davanti a me. 

"Mio padre è morto" dico con voce tremante, Mattheo scuote la testa ancora sotto l'effetto del siero. 
"E' vivo e vegeto" tutto gira, non capisco più niente, mi manca il fiato sento solo la musica e le voci sfocate che l'accompagnano farsi sempre più piccole. 

Mi metto una mano sul petto e respiro affannosamente, passo una mano tra i capelli e li mando all'indietro. 
"Stai mentendo!" dico, non voglio crederci, non voglio credere che mio padre sia ancora vivo e non mi sia venuto a cercare, non voglio credere che Mattheo sapeva tutto questo e non mi ha mai detto nulla, non voglio credere più a niente. Sento il cuore andare in pezzi quando sento la voce di Gaia.

"Non può mentire è sotto incantesimo" mi giro verso di lei, 
"Quanto dura? QUANTO CAZZO DURA L'EFFETTO?!" emette una risatina e indica Mattheo, 
"Credo sia appena svanito" dice e va via, mi giro di nuovo verso Mattheo che sembra appena essersi reso conto di quello che ha detto. 

"E' vivo? M-mio padre è vivo e tu non mi hai mai detto niente?! Da quanto lo sapevi!?" indietreggio e vado a sbattere contro un cameriere che fa cadere un paio di bicchieri di champagne a terra emettendo uno stridio di vetri rotti. 

"Ascoltami Federica posso sp-" le sue parole vengono interrotte da un pugno che gli arriva in faccia da parte di Draco. Non reagisco, non riesco a muovere un muscolo, vedo Draco riempire di pugni Mattheo e viceversa e io non riesco a fare nulla, ne a parlare, ne a respirare, ne a muovermi, ne a pensare...il mio intero cervello è andato in tilt. 

I professori si accorrono a fermare la rissa, Piton riprende Malfoy e lo solleva da Mattheo che è ancora a terra a contorcersi dal dolere. Draco cerca di divincolarsi dalle braccia di Piton ma non ci riesce e viene allontanato. 

Mattheo cerca di rialzarsi e di venire da me ma io riprendo finalmente il controllo del mio corpo.
"S-scusate io...io devo andare" mi affretto ad andarmene,
"No aspetta!" sento la sua voce provare a fermarmi, il mio cuore lo farebbe se non fosse stato appena mandato in pezzi. Cerca di seguirmi ma Lexi lo trattiene. 
"Sta fermo dove sei stronzo!" la McGranitt si mette tra i loro e li separa. Io esco dalla sala senza guardarmi indietro.
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Corro per i corridoi ma una tacco mi abbandona e mi fa cadere a terra. 
"Dannazione!" urlo, la mia voce riecheggia per tutta la scuola in un ego smisurato. Striscio sul pavimento fino ad arrivare al muro. Mi appoggio a esso e raccolgo le ginocchia sbucciate tra le braccia. 
Abbasso la testa e, scoppio in un pianto disperato.

"Federica!" sento la sua voce richiamarmi, non gli presto la minima attenzione non se la merita. 
Alzo la testa dalle gambe e l'appoggio sul muro, fredde lacrime continuano a cadermi dagl'occhi, vorrei smettere e affrontare la situazione ma non posso, non riesco, tutto questo è troppo per me non posso più continuare a farmi del male stando con un bugiardo cronico.

Ha mentito, io mi sono aperta a lui e lui mi ha spezzato nascondendomi la verità. 
"Posso spiegarti tutto anche a costo di morire" si posiziona davanti a me io guardo altrove non posso affrontare il suo sguardo mi distruggerebbe definitivamente e non posso permetterlo, non sta volta. 
"Lui dov'è?" chiedo con calma e sicurezza. 
"Da mio padre...loro sono legati..." abbasso lo sguardo verso le mie gambe, "Che vuol dire -legati-?" domando ma lui ci mette un paio di secondi per rispondermi.