Capitolo 44

8.2K 277 134
                                    

MATTHEO POV CASA RIDDLE:

L'ho lasciata li nel bagno ero pronto ad entrare e sfondare la porta ma la cosa più giusta al momento da fare è dirgli la verità ma non posso farlo da solo ho bisogno di Peter. 
Mi smaterializzo a casa mia nel grande salone dalle pareti scure. 
Spalanco le porte del suo piccolo ufficio e mi getto dentro di esso e lo trovo li seduto sulla poltrona dietro la sua scrivania. 

"Peter!" dico facendolo sobbalzare, alza le sopracciglia, 
"Il ritorno del figlio del signor prodigo prego Mattheo accomodati" dice con tono calmo e sicuro ma non ho intenzione di sedermi ne di perdere tempo con queste pagliacciate.

"Non posso più farlo Peter" scuoto la testa e lo guardo, lui alza un sopracciglio confuso, 
"Non puoi più fare cosa?" rido nervosamente, lui si alza lentamente dalla poltrona e va verso il mobile dove sopra depone il suo amato bourbon. Afferra un bicchiere, svita la bottiglia e inizia a versare, 
"Non posso più fare questo a tua figlia" smette di versare, si morde il labbro e sospira infastidito poi riprende a riempire il bicchiere e a posarselo sulla bocca. 

Cammina di nuovo verso la sua scrivania e si siede sull'angolo. 
"E perché mai?" abbasso lo sguardo, è il momento. 
"Perché io la amo e lei ama me e non posso continuare a nascondergli la verità, non se lo merita e questo lo sai anche tu" scoppia a ridere, "Mia figlia ama te? Ma sa chi sei? Sa quello che hai fatto?" scuoto la testa, 

"Non sa quello che ho fatto ed è proprio per questo che sono qui. Voglio dirgli tutto Peter, voglio dirgli che ho ucciso Camilla e che tu sei vivo e che nessuno di voi è morto in quel incidente." beve un sorso dal bicchiere per poi rispondermi. 

"Prova solo a dirgli una parola su di me e-" lo interrompo, "Non puoi farle questo. Che cazzo di padre sei!? Devi vederla quando parla di te cazzo. Le brillano gli occhi! Parla di te come un cavaliere come il suo cazzo di re! Come puoi vivere sapendo che lei ti crede morto. Sapendo che il suo regno è crollato per colpa tua!" stringe la presa sul bicchiere e lo spacca lasciando che i pezzi di vetro gli squarcino la mano.

"CREDI CHE IO NON LO SAPPIA MATTHEO?! AMO MIA FIGLIA! IL SOLO PENSIERO CHE QUALCUNO LE FACCIA DEL MALE MI DISTRUGGE! E' PER QUESTO CHE TI HO MANDATO LI! PER PROTEGGERLA E TU MI VIENI A DIRE CHE TE NE SEI INNAMORATO!? NON VAI BENE PER LEI MATTHEO! SEI UN ASSASSINO E LEI E' TROPPO PURA PER TE!" sospiro lentamente per incanalare la rabbia.  

"Beh allora va tu da lei Peter! Caccia le palle e fai il padre! Lei ne ha bisogno!" si alza dalla scrivania e fa passi lenti verso di me. 
"Non venirmi a dire di cosa a bisogno mia figlia Mattheo. Lei sta meglio senza di me" scuoto la testa nervosamente. 
"LEI STA MALISSIMO SENZA DI TE! PIANGE TUTTE LE NOTTI MENTRE DORME PER TE! HA INCUBI L'HO VISTO CON I MIEI OCCHI!" improvvisamente un suo pugno mi colpisce in pieno volto. 

"TI SEI SCOPATO MIA FIGLIA RIDDLE?!" rido malignamente, "Non ho detto questo Peter" si scrocchia le dita della mano, "Allora come fai a sapere che ha incubi tutte le notti?! Ci dormi insieme tutte le notti!" annuisco, "Siamo fidanzati da un bel po' quindi è normale sai. Come tu scopi con mio padre io scopo con tua figlia" faccio del sarcasmo mentre un altro pugno mi sferra il volto. 

"NON AVVICINARCI PIU' A LEI!" non mi lascerò picchiare, non sono il bambino di una volta. 
Gli sferro un pugno sul naso e lo vedo ansimare dal dolore. 
"NON DIRMI COSA FARE!" mi salta addosso e rotoliamo per il pavimento riempiendoci di colpi avvicenda. 

Mi posiziono sopra di lui, sto per sferrargli un altro colpo ma mi fermo e mi alzo, gli tendo un braccio e l'aiuto ad alzarsi. Mi mordo il labbro per l'orrendo dolore che mi attraversa il corpo ho capito da chi ha ripreso sua figlia nel picchiare. 

"Non vai bene per lei questo lo capisci?" annuisco, "Lo so, ma non spetta ne a te ne a me deciderlo." sospira pesantemente e guarda altrove.
"Mattheo ti prego non dirle niente" annuisco, "Va bene non le dirò nulla" lo guardo negl'occhi, "Per ora Peter" sputo a terra il sangue che mi riempiva la bocca e esco da quell'orrendo buco di culo di casa.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non riesco a dormire, mi giro e mi rigiro nel letto sperando che il sonno si avvicini e le paure e il ricordo di Mattheo che uccide mia madre si allontanino da me il più in fretta possibile. Non so cosa pensare ne dove andare. Sarà l'ultima notte che passo ad Hogwarts ma è davvero quello che voglio? Voglio davvero allontanarmi da qui? Da lui? 

No certo che no, non voglio ma non ho altra scelta. Non voglio avere più un ricordo di lui o di quello che provo per lui perché mi spingerebbe a tornare e a perdonarlo e non posso farlo, non sta volta.

Tutta la mia vita è una bugia. Mio padre è vivo ed è il ragazzo del Signore Oscuro. Il figlio del Signore Oscuro è il mio ragazzo o almeno lo era. E mia madre è stata uccisa da colui che amo più di me stessa. Come posso sopportare tutto questo o almeno provarci? 

Come posso cancellare un amore così grande? No, non posso è impossibile ci sarà sempre quella parte di me che si ricorderà di lui. Del suo sorriso, dei suoi ricci spettinati, delle sue adorabili fossette incavate nelle sue guance color rosa, del suo corpo perfetto pieno di cicatrici e della sua mente contorta. Proverà a cercarmi? Non ne sono più tanto sicura ormai. Anche se mi trovasse non mi ricorderei di lui e tutto questo sarebbe inutile. 

Ho bisogno di altre informazioni, ho bisogno di vedere mio padre e di guadarlo dritto negl'occhi e dirgli "Sei un cazzo di bastardo" perché è quello che è. Non è il mio cavaliere, ne il mio re è la persona che non ha lottato per la persona che amava. Credevo di conoscerlo ma mi sbagliavo alla grande. 

Il papà perfetto che la bambina di 4 anni aveva ha smesso di esistere nel momento in cui mia madre mi ha mollata davanti a Malfoy Manor. Ha smesso di esistere quando ha permesso che la luce negl'occhi di sua moglie si spegnesse. Ha smesso di esistere quando non ha provato a cercami. 

Voglio vederlo e subito. 

Mi affretto al alzarmi dal letto, è notte fonda e io non riesco a stare con le mani in mano. Mi infilo un paio di jeans un top sistemo i capelli asciugo il trucco sbavato e infilo le scarpe. Non vedo mio padre da ben 13 anni e ho intenzione di fargli notare cosa cazzo si è perso. Mi faccio bella per lui come se gli importasse ed esco. 

So benissimo da dove iniziare a cercare. Devo andare a casa Malfoy e costringere quel traditore di Lucius a portarmi da lui.

Non ho più intenzione di fare la brava bambina papà.




𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora