Capitolo 15

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"Bene ora grazie alla tua scenata siamo chiusi qui, contenta?" lo ammazzo, solo un altra parola e l'ammazzo.

"Hai iniziato tu coglione!" alza gli occhi al cielo per poi iniziare a curiosare in giro. Io faccio lo stesso, ci sono un sacco di cianfrusaglie, libri, quadri, fiale, e oggetti, c'è anche una fenice. Mi avvicino e le accarezzo la testa per poi vedere Draco sedersi sulla poltrona di Silente.

"Cazzo ci credo che Silente sta tutto il giorno chiuso qui dentro! Questa poltrona è una favola" lo dice con un sorriso da idiota stampato sul volto. "Che stupido" borbotto ma lui mi sente.

"Sai ho ancora le orecchie per ascoltare" meglio così, almeno non sono costretta a ripeterlo. Da parte mia non ottiene nessuna risposta e la cosa lo infastidisce. 

"Potresti anche smetterla di fare l'offesa sai?" ok sto per impazzire!

"Cosa vuoi che ti dica Draco? Infondo sono solo una puttana no?" il suo sguardo si incupisce, "Scusa per quello io...non avrei dovuto ma tu-" lo interrompo, "A quindi ora sarebbe colpa mia?" lui si alza e posa le mani sulla scrivania avanti a se. "Se tu non te la facessi con quello psicopatico vedrei le cose diversamente" ma che cazzo? 

"Ma si può sapere che cazzo te ne frega? Ti sei fatto tutta la scuola e ora mi vieni a dire certe cose solo perché mi sto divertendo a scopare? Se lo fai tu è ok ma se voglio farlo io non se ne parla? Mi spieghi una volta per tutte qual è il tuo problema Malfoy?!" abbassa lo sguardo imbarazzato, "E' che ho paura che possa farti del male" scoppio a ridere, "Ma se non te ne è mai fregato un cazzo di me" mi guarda con occhi pieni di lussuria per poi dirmi "Ti sbagli".

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DRACO POV:

Lei mi guardò e scoppio a ridere, poi mi indicò in modo scherzoso "Tu sei impazzito" non riusciva a smettere di ridere. Mi avvicinai a lei mordendomi il labbro inferiore e le accarezzai la guancia con sicurezza. Restò a guardarmi la mano per poi agganciare i suoi occhi color nocciola ai miei. 

"E' colpa tua se sono impazzito" non disse una parola, sapevo di avere qualche effetto su di lei era innegabile. Posai l'altra mano sul suo fianco e la strinsi più vicina. 

"Draco ma che stai facendo?" non lo so, non so che sto facendo, so solo che ne ho bisogno, ho bisogno di lei e delle sue labbra sulle mie. 

In un colpo secco mi avventai sulle sue morbide labbra e cercai ti tenerla il più stretta possibile. Mi diede accesso alla lingua e in un attimo la sollevai e la buttai sulla scrivania. Mi mancava, mi mancava così tanto. 

Nell'ultimo mese ho scopato come un matto nel tentativo di togliermela dalla testa ma non ci sono riuscito. Quando mi beccò con la Weasley nei suoi occhi vidi solo gelosia allora li capi che nel profondo lei provava qualcosa per me.  E quello che mi sta permettendo di fare me lo conferma.

Le bacio il collo e la sento ansimare, le mie mani vagavano sul suo corpo fino ad arrivare alla sua gonna che sfilo con velocità. Solo il pensiero che sia stata con Riddle più di una volta mi fa ribollire il sangue, ho bisogno di un chiarimento e ora.

"Quante volte te lo sei scopato?" le chiedo ma lei non mi risponde. Le infilo un dito dentro per poi iniziare ad entrare ed uscire, lei geme e io le afferro il collo con l'altra mano. "RISPONDIMI!" alza le spalle mentre aumento il ritmo. 

"Non so ad occhio e croce...cinque o sei volte" non posso crederci. Dovrò recuperare lo svantaggio allora. Le riempio il collo di baci per poi passare alle sue labbra.

"Draco..." sussurra gemendo, "Sta zitta" ma questo non la zittisce.

"No...Draco...no Draco non possiamo" ne abbiamo bisogno entrambi, "Sta tranquilla" mi mette le mani sul petto mi allontana con una spinta. 

"Draco non posso mi dispiace" la guardo scioccato, "Mi stai dicendo che tu non lo vuoi?" scuote la testa, "No non lo voglio" so che sta mentendo gli si legge in faccia.

"Mi sembra evidente che tra noi c'è qualcosa Federica" si alza e si sistema la gonna per poi sorreggersi la fronte con la mano. 
"No ti sbagli, tra noi non c'è niente" mi prende per il culo? "Non mi sto immaginando tutto" si sistema i capelli "Si invece" mi sto innervosendo.

"E allora quello cos'era?" scuote la testa e va verso la porta. "Non lo so" borbotta, poi prende una sedia e la tira sulla porta spaccando la maniglia, la apre ed esce lasciandomi li solo nell'ufficio del preside, ma esco subito dopo perché ho le fottute selezioni di Quidditch.

𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora