Capitolo 56

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Riporta la sguardo su di me, e si passa una mano tra i ricci, sembra teso. Resta in silenzio e io non so come prenderla sinceramente. Non so se arrabbiarmi o se fregarmene. Non che me ne importi qualcosa ma ormai pensavo che tra noi non ci fossero più segreti, ma evidentemente...mi sbagliavo. 

"Perché mi dici le cazzate?" chiedo senza pensarci, lui si lecca il labbro e si gira a guardare il soffitto. 
"Non ho detto niente Federica" rido nervosamente e lo guardo, 
"E' proprio questo il problema Mattheo, pensavo ti fidassi di me...pensavo-" mi interrompe, alzando la voce.
"Che cazzo c'entra tutto questo con mio fratello?!" sussulto per il suo improvviso tono, perché se la prende con me? Sono io quella arrabbiata e non lui.

Mi alzo e mi siedo sul letto di Lexi ormai vuoto. Non voglio stargli vicino se questo significa farmi urlare addosso senza motivo. 
"Perché ti sposti?"
"Forse faresti meglio ad andare Mattheo" scoppia a ridere e si alza sui gomiti. 
"Stai scherzando vero?" scuoto la testa, non sto scherzando.
"Non voglio stare con qualcuno che non conosco" si alza e viene verso di me, 
"Mi stai lasciando? E per cosa?!" lo guardo dritto negl'occhi esausta del suo comportamento, 

"Perché mi dici solo puttanate! Vengo a scoprire da altri che hai un merdoso fratello e non da te! Chi è? Da dove viene? Che cosa vuole!? Non mi dici nulla! Ti limiti ad urlarmi in faccia senza motivo! Cosa sono il tuo giocattolo?!" 
Cerca di avvicinarsi ma io mi alzo prima che possa raggiungermi. 

"Mi faccio i cazzi miei e un ragazzo mi viene addosso. Mi fa cadere i libri fa il gentile e poi mi sminuisce! Poi dice di essere tuo fratello e io non ci ho creduto, ho voluto fidarmi di te e di quello che mi hai raccontato, ma poi Denise mi ha confermato il tutto! Come pensi che mi sia sentita?" mette le mani in tasca e alza lo sguardo verso il mio pieno di risentimento. Afferro un paio di pantaloncini e li infilo.

"Mi dispiace ok?" scoppio a ridere, 
"Lo dici solo per farmi stare zitta, perché parliamoci chiaro, non te ne frega un cazzo di quello che ti dico Mattheo. Pensi solo a te stesso e alla tua famiglia di matti." chiudo freneticamente la zip della sua felpa afferro velocemente le scarpe, lo sorpasso sbattendogli contro la spalla, afferro le chiavi e mi fermo sulla porta. 
"E il fatto che non cerchi di fermarmi o di contraddirmi me lo conferma." è ancora girato verso la finestra dandomi le spalle, non ha nemmeno il coraggio di guardami. Si limita a restare in silenzio, fermo e impalato. 
Lo guardo dall'alto in passo e esco sbattendo la porta. 

Non ce la faccio più.

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Cammino fino alla sala comune, non so come comportarmi. Mi dice continuamente bugie, non si apre con me e se le lo fa non lo fa del tutto. Mi sento così frustrata, così arrabbiata e non con lui ma con me stessa, che ancora una volta mi sono lasciata abbindolare. 

Afferro un libro e mi siedo sul divanetto nero in velluto davanti al camino, sarebbe inutile andare via, se mi sono fermata qui è perché non so cos'altro fare. 
Se non mi ha fermata prima non verrà di certo a cercarmi ora. 
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Leggo finché non arriva l'ora di cena, lui non si è fatto vedere e io rimango sempre più scioccata. 
Non gli importa davvero? 

Ripongo il libro in libreria, resto per alcuni istanti a guardare il fuoco scoppiettare fuori dal cammino finché il suo profumo mi invade le narici. Mi giro immediatamente sperando di vederlo ma non vedo nessuno, abbasso lo sguardo e capisco che è la sua felpa a ricordarmi il suo corpo. 
Corro di sopra e non nella mia camera ma ben si in quella di Draco. Voglio evitare di vederlo ancora li quindi vado da Malfoy afferro una maglietta e vado a cena. 

Busso alla sua porta e dopo un paio di secondi Draco finalmente si decide ad aprire,
"Disturbo?" dico sorridendo, lui rimane serio e impassibile.
"Hey?" si appoggia alla porta e mi guarda dall'alto in basso, 
"Che vuoi?" dice in tono freddo, che gli prende?
"Niente volevo solo chiederti una maglietta..." lascia andare la porta, va verso l'armadio afferra la sua maglietta di Quidditch e me la lancia sulla faccia. 

𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora