Capitolo 9

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Lo guardo dormire, sono sveglia già da un po' e lo ammiro in tutta la sua bellezza, allungo una mano verso il suo viso ancora dormiente e accarezzo la cicatrice che lo percorre tagliandogli il sopracciglio. E' tutto per me, ed è favoloso.

Lo vedo osservarmi con la coda dell'occhio, "Che fai mi fissi?" lo dice con un tono di dolcezza che mi scatena la mente. "Eh solo che mi sembra così assurdo.. sei così perfetto" sorride leggermente per poi avvolgermi con le braccia in un caloroso abbraccio, "Si beh, non quanto te" le sue parole mi scaldano il cuore, un raggio di luce dalla finestra gli trapassa il volto accentuando il colore dei suoi splendidi occhi marroni.

"Sai non ti ho ancora perdonato Mattheo" ed è vero, ma posso provarci, ci sto provando con tutta me stessa.

"Lo so" credo se lo aspettasse, so che è pentito ma mi ha quasi uccisa non posso fare come se niente fosse successo. Mi sposto e depongo la testa sul suo petto, riesco a sentire il suo cuore accelerare al contatto. Mi accarezza la testa ma sembra pensieroso.

"Ho bisogno di chiederti una cosa" annuisco invitandolo a continuare, "Provi qualcosa per me?" la domanda non mi stupisce, insomma ieri lui ha aperto il suo cuore a me e io sono rimasta in silenzio. Alzo leggermente la testa e la rimetto sul cuscino e con una mano gli accarezzo il labbro inferiore, mi guarda con occhi pieni di speranza.

"Te lo chiedo perché.. ho sentito la conversazione che hai avuto con Lexi e... e mi stavo chied-" Lo zittisco dandogli un leggero bacio pieno d'amore. "Si Mattheo, provo qualcosa per te" inizia a sorridere come un bambino, adoro quel fottuto sorriso e adoro la persona che lo sostiene.

"Ne sei sicura?, cioè sai a cosa vai in contro stando con me" lo rassicuro, "Lo so, ed è proprio quello che voglio, stare con te, ma con il vero te quello che non mi farebbe mai del male" annuisce, sa che ho ragione non possiamo lasciare che una cosa del genere riaccada.. perché non so se riuscirei a sopportarlo.

"Beh in questo caso allora" un sorriso malizioso attraversa il suo volto, so perfettamente cos'ha in mente e non ho certo intenzione di fermarlo. Posa una mano su i miei glutei per poi scendere e arrivare alle mie cosce, lo sento sfiorarmi l'interno coscia con un ghigno sul volto, si avvicina a me per poi mettersi sopra il mio corpo, sposta lentamente i miei capelli lasciando libero il passaggio sul mio collo e iniziare a baciarlo con tenerezza.

Un improvviso dolore mi trapassa il corpo, emetto un leggero urlo quando Mattheo sfiora le bruciature procurate da lui stesso sul mio collo la sera precedente.

"Cazzo scusa piccola" lo tranquillizzo invitandolo a continuare, "tranquillo, non è niente" mi osserva per capire se stessi dicendo la verità per poi darmi un bacio sulle labbra. "Sicura? Insomma sono delle belle bruciature non voglio farti male" alzo gli occhi al cielo e lui cambia immediatamente atteggiamento. Mi gira a pancia in su e si incastra tra le mie gambe, afferra i miei polsi per poi sistemarli con forza sopra la mia testa.

"Non farlo più" lo osservo con uno ghigno di sfida ma gli rispondo in modo innocente, "Che cosa?" mi mordo il labbro e lui non sembra resistere così con una mano mi stringe il collo, sento il suo anello d'argento su di me e il contatto freddo mi eccita.

"Non alzare gli occhi al cielo con me signorina" gli sorrido leggermente per poi avventarmi sulle sue labbra con forza. "Altrimenti?" lo sto sfidando e so che la cosa non gli piace non è abituato ad avere a che fare con persone che riescono a tenergli testa. Stringe la presa sul mio collo per poi spingermi con forza di nuovo sul cuscino.

"Mi stai forse sfidando ragazzina?" annuisco "Mhmh...si signore la sto sfidando e.. ho la netta sensazione, che lei stia perdendo" si alza per poi prendere la sua bacchetta chiudere la porta e avvicinarsi pericolosamente a me.

"Spogliati" ma io non mi muovo e la cosa lo fa incazzare ancora di più. "Ci sentiamo coraggiosi oggi eh?" si avvicina con un solo passo per poi spogliarmi con forza. Io rimango immobile ad osservarlo, è arrabbiato ed è proprio quello che volevo, farlo arrabbiare così tanto che sarei stata sicura che mi avrebbe portato al settimo celo.

Mi toglie la gonna e la maglietta lasciandomi solo in intimo, ma non ci pensa due volte e toglie anche quello buttandolo a terra con aggressività. Si avventa su di me infilando una mano tra le mie cosce accarezzando la mia intimità con sicurezza. Posa le sue labbra sulle mie per poi sussurrarmi, "Vedi ragazzina, non fare tanto la santarellina con me, perché il tuo corpo trema al mio tocco" ha ragione, tremo sotto il suo tocco ma anche lui non è del tutto indifferente al mio.

All'improvviso infila il dito che gli circonda l'anello dentro di me, sussulto dalla sorpresa e gemo di piacere al contatto, lui si diverte a guardarmi ansimare mentre infila un altro dito e con il pollice accarezza il mio clitoride. Entra ed esce con velocità mentre si avventa sul mio collo baciandomi le bruciature e iniziare a succhiare la pelle intorno ad esse. Inizio a gemere così forte che lui deve zittirmi.

"Principessa, ti consiglio di contenerti ho solo chiuso la porta e nient'altro...quindi possono sentirti tutti" aumenta il ritmo infilando un altro dito, "Mattheo sto per...o mio dio...cazzo Theo" si ferma di colpo e scuote la testa, "Nono signorina, vieni quando te lo permetto" odio farmi dare ordini ma i suoi mi eccitano da impazzire. Infila la testa tra le mie gambe lasciando che la sua lingua mi percorra, sfila le dita e se le mette in bocca assaporando il mio sapore per poi avventarsi sulla mia vagina e iniziare a solleticarla con la lingua.

"No Theo... l'alfabeto no...cazzo" disegna delle lettere con la lingua sulla mia intimità, riesco a malapena ad arrivare alla L per poi aggrapparmi alle lenzuola e soffocare il mio orgasmo nel cuscino. Riprendo fiato per poi afferrarlo per i capelli e tirarlo su al mio livello. Lo bacio con passione per poi girarmi e ritrovarmi sopra di lui. Afferro la sua cintura e la tiro via per poi bloccargli i polsi sopra la testa e legarglieli. Cerca di liberarsi e riprendere il controllo ma non lo permetto. "Ma che stai?"

"Shhh sta zitto" gli tiro giù i pantaloni e i boxer, prendo il suo cazzo tra le mani e inizio ad accarezzare la punta con il pollice e l'indice per poi prenderlo in bocca e arrivare fino a metà.

"Non penserai di-" non finisce la frase per via dei gemiti che prendono il posto delle parole, continuo ad andare su e giù per tutta la sua lunghezza, una volta abbastanza duro libero Mattheo dalla cintura, e lui non perde tempo a punirmi, mi solleva e mi schiaccia contro la porta poi mi afferra il collo ed entra dentro di me iniziando a spingere senza lasciarmi la possibilità di adattarmi.

"Piccola impertinente...pensavi davvero che ti avrei lasciato il controllo?" si spinge sempre più infondo lasciandomi senza fiato, stringe la presa sul mio collo lasciandomi senza respirare per un secondo, sto letteralmente urlando dal piacere.

Matttheo aumenta il ritmo e io chiudo gli occhi ma per poco "Apri quei cazzo di occhi.. voglio vederti mentre ti scopo" apro gli occhi e mi aggrappo a lui lasciando il segno delle mie unghie sulla sua schiena possente. Mi afferra le gambe e le abbraccia attorno al suo busto poi con entrambe le mani sui miei glutei inizia a spingere e a farmi saltellare su di lui.

"Mattheo cazzo...così entra tutto merda" arrivo all'apice del piacere urlando il suo nome devo aver svegliato tutta la casa. "Vieni per me piccola" il mio secondo orgasmo si fa sentire e anche quello di Mattheo che viene dentro di me.

"WOW" dico, siamo entrambi sudati e ansimanti, gli lancio un sguardo malizioso per poi correre in doccia e dirgli "SECONDO ROUND?!" la sua risposta non si fece aspettare "Corro!"

𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora