Capitolo 32

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Io e Draco non parliamo da 2 giorni, ci limitiamo a lanciarci occhiatacce piene d'odio e di rabbia. Narcisa a provato a farci fare pace, ci ha addirittura chiusi dentro a una stanza ma aimè non è servito, non abbiamo spiccicato parola. 

Mi sveglio con la gola molto secca, odio questa sensazione e come se non bevessi da mesi. Afferro la bottiglia d'acqua vicino al comodino e la porto alla bocca, bevo un sorso e mando giù. Sono le 11 e stranamente Narcisa non è venuta a svegliarmi e la cosa non mi dispiace ho fatto una bella dormita. Mi alzo ancora assonnata infilo una maglietta e dei pantaloncini spaventosamente corti e mi dirigo al piano di sotto.

Mi strofino gli occhi con il polso mentre mi avvio in salotto. Vedo Narcisa molto indaffarata.

"Buongiorno" dico sbadigliando, nel vedermi lei spalanca gli occhi, "Merlino! Cara copriti!" rido sotto il suo imbarazzo, "Sono apposto così ma grazie per il consiglio" mi avvicino a lei e poso il mento sulla sua spalla,
"Che fai?"
"Sto controllando che tutto sia in ordine per questa sera" aggrotto le sopracciglia confusa, 
"Questa sera?" annuisce,
"Per il ballo tesoro" passo una mano nei capelli, mi ero completamente dimenticata del ballo...
"Non te ne sarai dimenticata?" sbuffo ridendo e mi allontano da lei, "Ma certo che no, ma ti pare" esco dalla stanza e corro di sopra. Entro nella mia camera e spalanco le ante dell'armadio ma non ho niente per il ballo. Mi conviene uscire adesso e comprare qualcosa. 

Mi preparo ed esco. 
"Io sto uscendo!" 
"Vengo anch'io..." mi giro verso la voce rauca dietro di me, scoppio a ridere
"EMMMMMM....NO" arriva Narcisa, "Draco ti accompagnerà per la tua sicurezza" incrocio le braccia al petto, "Ma scherzi non ho bisogno-"
"Silenzio. Draco verrà con te fine della discussione." alzo gli occhi al cielo afferro le chiavi ed esco. 

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Arriviamo in un negozietto molto carino, entriamo e inizio a dare un sguardo a qualche abito, ne vedo uno che potrebbe essere perfetto per l'occasione ma Draco ovviamente non perde tempo per sputare veleno.
"Sembrerai una mongolfiera con quello indosso" rigiro la lingua nella guancia e lo guardo, 
"Non mi sembra di aver chiesto il tuo parere" mi allontano da lui ma ovviamente riempie il vantaggio. 
"Renditi utile più tosto e cerca qualcosa di adeguato" sospira infastidito, 
"Tipo questo?" mi giro e alzo un sopracciglio,
"Stai scherzando? E' ballo non un incontro di puttane Draco" ride,
"Beh neanche quello sarebbe così male e poi secondo me ti starebbe a pennello" lo fulmino,
"Oh ma fottiti"

Prendo un paio di vestiti e vado in camerino. Esco con il primo vestito, un vestito viola aderente in seta con un lungo spacco laterale, vedo Draco seduto sulla poltroncina davanti ai camerini, 
"Carino no?" si gira verso di me e la mascella gli cade a terra, "C-carino si" balbetta nel tentativo di dire qualcosa, mi guardo un po' allo specchio, poi rientro in camerino e esco con il terzo vestito perché il secondo non mi convinceva. 

 

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"Porca miseria" lo vedo agitarsi sulla poltrona, "Stai bene Draco?"
"Si...fa caldo qui dentro eh?" si sistema la cravatta,
"Attento hai un po' di bava qui" si passa una mano sulla bocca ma poi capisce che lo stavo prendendo in giro.

Mi avvicino allo specchio e quello che vedo mi piace parecchio, adoro il colore rosso fuoco che aderisce perfettamente alla mia pelle.

"Che ne pensi Malfoy?" si alza e si avvicina a me, si mette le mani in tasca e mi osserva, 
"Sei bellissima cazzo" arrossisco al suo complimento e concordo con lui. 
"Prendo questo" 

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Siamo tornati subito dopo aver preso il vestito, ho  aiutato Narcisa con gli ultimi preparativi e poi sono andata di sopra a farmi una doccia. 

Mi avvolgo l'asciugamano intorno al corpo e esco dal bagno in cerca della mia biancheria. Decido di indossare un completino in pizzo dello stesso colore del vestito, asciugo e arriccio i capelli, mi trucco e poi infilo l'abito. Decido di accompagnarlo con un paio di decolté nere le mie preferite, spruzzo un po' di profumo, allargo un po' i boccoli e esco. 

Scendo le scale lentamente e con eleganza, sento tutti gli occhi addosso e la cosa mi piace, scendo gli ultimi scalini e afferro un picchiere di champagne che un cameriere mi porge con gentilezza. Cammino per la sala sicura me, mi sento molto bella, vedo Lucius parlare con alcuni signori vado verso di lui per salutarlo non lo vedevo da quando sono partita per Hogwarts.

"Oh Federica carissima" lo abbraccio, "Lucius" mi presenta le persone con cui stava parlando, sono dei mangiamorte e guarda caso la cosa non mi sorprende.

Mi guardo intorno e la sala ulula di seguaci di Voldemort, ma una sagoma familiare mi attraversò gli occhi, non potevo crederci, era appoggiato al muro con le braccia conserte a guardarmi, è proprio lui, Mattheo. 

Rimango bloccata a guardarlo per qualche secondo, lui ha stampato in faccia il suo splendido sorriso da -hey sono tornato- e la cosa fa sorridere anche me. Il cuore mi batte all'impazzata ho voglia di baciarlo cazzo. 

Si avvicina a me e mi porge la mano, "Vuole offrirmi questo ballo signorina?" annuisco completamente ipnotizzata da lui, gli concedo la mia mano e lui mi porta nel centro della sala dove un paio di coppie stanno ballando. 

Mi afferra saldamente per i fianchi e io gli avvolgo le braccia al collo. 
"Sei splendida sta sera" arrossisco immediatamente, 
"Anche tu non sei malaccio Riddle" sorride divertito,
"Ti avevo detto che ci saremmo rivisti no?" sorrido nel ripensare al momento in cui me lo ha detto.
"Mi sei mancato" mi rivolge uno dei suoi sguardi provocatori, sento scendere la sua mano dai miei fianchi ai miei glutei in un attimo. Mi guardo intorno e tutti gli invitati hanno occhi solo per noi e come biasimarli, vedono il figlio del Signore Oscuro ballare con una mezza Malfoy.

"Che stai facendo? Ci guardano tutti"
"E quindi? Diamogli un motivo per guardare no?" so cos'ha in mente ma non mi sembra il caso, si avvicina pericolosamente al mio orecchio e inizia a mordicchiare il lobo per poi sussurrarmi, "E' da quando sei scesa da quelle scale che ho voglia di strapparti la biancheria rossa in pizzo" spalanco gli occhi dalla sorpresa, 
"Come fai a saperlo?"
"Beh di solito abbini l'intimo con quello che indossi quindi..." sto morendo di caldo. 
"E poi questo spacco mi fa immaginare scenari particolari..." alzo un sopracciglio incuriosita,
"Che tipo di scenari signore?" Mattheo si avventa sul mio collo e io non credo di poter reggere ancora allungo sento come se un fiume mi attraversasse le gambe.
"Io che ti scopo di sopra per esempio"





𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora