Capitolo 58

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MATTHEO POV:

Entro in camera sbattendo la porta e asciugandomi il sangue con il polso, 
"Theo..." dice la sua docile voce nel vedermi entrare, 
"Che vuoi?" inizio a cercare nervosamente qualcosa nel mobiletto del bagno, 
butto tutto in aria non trovando quello che cerco e la cosa la fa innervosire, 
"Si può sapere che cazzo stai cercando?!" dice alzando anche la voce, la ignoro completamente non sapendo perché all'improvviso sia così antipatica.

Sento i suoi passi avvicinarsi e spingermi di lato, afferra un po' di carta e dello spirito e mi trascina per il braccio fin sul letto. 
Ci sediamo entrambi e lei inizia a tamponarmi la ferita, 
"Posso fare da solo" dico cercando di afferrare la carta ma lei me lo impedisce, 
"Si come potevi fare da solo prima vero?" sospiro, ha ragione le avevo detto che mi sarei occupato della situazione tranquillamente ma sono tornato con il viso pieno di sangue.
"E' colpa sua, mi ha provocato" sorride debolmente, 
"Alla faccia del non farsi influenzare da lui..." abbassa lo sguardo e va a prendere altra carta, c'è qualcosa che non va, non fa domande ne insiste sull'argomento. 

"Federica..." dico guardandola attraverso la porta, 
"Mhmh" dice dal bagno,
"Che hai?" domando confuso, sembra stanca ma non del tutto.
Si riavvicina e si appoggia allo stipite della porta guardandomi seriamente, 
"C'è qualcosa che devi dirmi Mattheo?" alzo le spalle, a che si riferisce?
"No, perché?" abbassa lo sguardo e mi lancia la carta 
"Lascia stare" dice togliendosi i pantaloncini e infilandosi nel letto. 

"Sei sicura di stare bene?" dico, non sembra proprio che stia alla grande, 
"E tu sei sicuro che io ti conosca?" spalanco gli occhi, non dirmi che ha sentito quello che Colin e io ci siamo detti altrimenti non saprò spiegargli la cosa. 
Non le rispondo, non che non voglia ma più che altro non so cosa dirgli. E poi non voglio litigare ora che abbiamo risolto i nostri problemi. 

Mi spoglio e mi infilo sotto le coperte accanto a lei, cerco di avvicinarmi e di avvolgergli il braccio alla vita ma lei si allontana se pur di poco e non me lo permette. La guardo confuso, non capisco cos'abbia e lei a quanto sembra non sembra intenzionata a dirmelo. 
Sbuffo contrariato e la giro facendola finire sotto di me, la guardo ma lei distoglie immediatamente lo sguardo, 
"Guardami" dico, perché diavolo fa così?? 
Si rifiuta di guardarmi continuando a fissare il vuoto così le prendo il mento con le dita e la spingo a guardarmi, 
"Smettila di fare la bambina e dimmi che ti succede" si divincola spingendomi di lato, 
"Non sono affari tuoi, ora dormi" dice fredda, sospiro esausto dal suo comportamento. Mi da le spalle e in un paio di minuti si addormenta, ne approfitto per avvicinarmi e tenerla un po' tra le braccia. 

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MATTHEO POV:

Mi sveglio con la luce del sole puntata sugl'occhi, tocco il posto accanto a me ma lo trovo stranamente vuoto, mi stropiccio gli occhi e mi alzo sui gomiti, la stanza è completamente vuota, di lei non c'è traccia ne vestiti ne altro in giro e la situazione mi preoccupa. 
Che le prende all'improvviso? 

Mi sento vuoto senza di lei qui tutto solo nella sua stanza...
Mi alzo e mi scombussolo i ricci, ho bisogno di una doccia. 

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Sta notte non ho chiuso occhio, ho fatto finta di dormire, per lo più piangevo mentre lui dormiva beatamente. 
Sono tornata indietro quando lui mi disse e di andarmene, e ho sentito quello che Colin gli ha detto, che Mattheo mi abbia mentito di nuovo su come è cresciuto mi fa vomitare. Mi rifila le storie che rifila a tutti ma la verità? Dopo aver sentito la sua voce dire -lei non lo sa e non lo deve sapere- me ne sono andata, non volevo sentire altro, e sinceramente non sono sicura di volerlo scoprire. 

Non voglio che questo mi distrugga...ancora una volta. 

Appena vedo le prime luci del mattino accarezzare le lenzuola bianche afferro il braccio di Mattheo che mi circonda la vita e mi libero da esso in modo che lui non se ne accorga. 
Mi alzo cercando di non svegliarlo e lo guardo dormire sotto la luce del sole per un paio di minuti, non posso credere che sia lui a tenermi ancora nascosta la sua vita quando io stessa per quanto mi fosse difficile ho messo il mio dolore a nudo dinanzi a lui.

E questo mi dispiace perché questo mi fa capire che non si fida abbastanza di me per potermi raccontare la verità. E io ormai non mi fido più di lui. 
Non c'è fiducia tra noi eppure eccoci qui, insieme. 
Ma quanto potrà ancora durare tutto questo? 
Sono stanca dei suoi segreti, della sua famiglia, di problemi che spuntano ad ogni angolo, sono stanca di reagire, di essere ferita e amata come non dovrei. 

Merito davvero tutto questo? Merito davvero di restare all'oscuro di tutto? E per cosa per un paio di parole al vento? Ero fermamente convita che le cose ormai si fossero sistemate ma ora sinceramente non ne sono più così sicura. 

Non voglio più reagire o disperarmi o dispiacermi, voglio sapere la verità da lui e da lui soltanto ma con la differenza che dovrà farlo di sua spontanea volontà perché io non ho più la forza di combattere e di forzarlo. 

Mi lascio i miei pensieri alle spalle e sistemo la camera in silenzio, mi vesto con dei leggings e un top, mi do una sistemata ed esco prima che lui si svegli e possa impedirmelo. 
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Cammino per le rive del Lago Nero sollevando i capelli lasciando che la brezza mattutina mi accarezzi il collo. Vedo sulla via opposta Draco in compagnia di una ragazza. Sono seduti sulla riva l'uno tra le braccia dell'altra e avvicinandomi mi pento immediatamente di averlo fatto dato che la ragazza che vedo è proprio Gaia. 

Cioè sono contenta che abbia finalmente lasciato in pace Mattheo ma sono anche arrabbiata perché Draco le ha permesso di avvicinarsi a lui dopo tutto quello che lei mi ha fatto. Forse è per questo che mi ha trattata male ieri, perché gli ha detto lei di farlo? O forse è perché è semplicemente arrabbiato con me? Ma per cosa? 

Continuo a camminare a guardandoli ridere e scherzare come due innamorati. 
Che mi importa? Devo smetterla di immischiarmi. 
Draco gira leggermente la testa verso di me e il sorriso sulle sue labbra sparisce in un attimo, mi guarda serio finché Gaia non lo richiama alla sua attenzione. Lei ancora non mi ha notata ed è meglio così. 

Continuo a camminare sorpassandoli e sento ancora i suoi occhi grigiastri su di me ma non mi importa vado per la mia strada senza voltarmi indietro. 
Non voglio ulteriori problemi.

Ho percorso tutto il Lago e sono passate un paio d'ore quindi decido di tornare ad Hogwarts e farmi una doccia fredda. 
Oggi non ho lezione quindi ho tutta la giornata libera e sono davvero curiosa di sapere se Mattheo mi dirà qualcosa. 

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Entro in camera mia con calma, poso le chiavi e mi tolgo le scarpe, alzo lo sguardo e incontro il suo sguardo infastidito. 
Lo distolgo immediatamente e raccolgo i capelli in una coda più tosto spettinata, faccio tutto in silenzio e lui si limita a fissare attentamente ogni mio movimento. 

"Dove sei stata?" chiede con calma ma si riesce a sentire anche una nota di fastidio, alzo le spalle, "Al Lago" apro l'armadio e prendo dei vestiti e della biancheria pulita per fare una doccia. 

"Perché che c'è al Lago?" vado verso il bagno, 
"Non ci sei tu e questo mi basta" dico chiudendo la porta dietro di me e infilandomi in doccia. 





𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora