Capitolo 35

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"Hai voglia di giocare con me Theo?" posiziono una mano sul suo petto e scendo lentamente ma mi fermo prima di arrivare sul suo rigonfiamento.
"O preferisci che vada a giocare con Draco?" mi afferra saldamente con una mano i glutei e un altra il collo. Sento il suo anello bruciarmi la pelle del collo e la sensazione mi piace.
"Dov'è che vai tu?" faccio finta di pensarci per poi rispondere, "Dove vuoi che vada?" mi mordo il labbro inferiore sotto il suo sguardo pieno di gelosia.
Continuo a scendere fino ad arrivare sul suo basso ventre. Lo massaggio senza staccare gli occhi da quelli di Mattheo.
"Voglio che mi scopi Mattheo" rigira la lingua nella guancia, mentre gli abbasso la zip dei pantaloni e gli slaccio la cintura.
"Proprio qui su questo divano." lo prendo in mano e inizio a fare su e giù per tutta la sua lunghezza.
"E se non ci pensi tu ci penso da sola" gli volgo uno sguardo di sfida mentre scosto le mie mutandine e lascio che il suo cazzo mi penetri. Ansimiamo entrambi di piacere nel ritrovare la nostra intimità dopo tre lunghi giorni. Mi muovo su di lui lasciando che la sua intimità esplori la mia ancora una volta. E' come essere in paradiso.

Si sentono solo i nostri gemiti e lo scintillio del fuoco accanto a noi per tutta la sala comune. Potrebbe entrare chiunque da quella porta o potrebbe scendere chiunque da quelle scale ma non importa è come se fossimo soli. Solo io e lui.

"Mi stai lasciando il controllo Riddle?" mi divora il collo di baci e soffoca i suoi gemiti in esso poi mi guarda, "Non credo proprio" mi mette una mano sulla bocca e alza il bacino dal divano lasciando che ogni centimetro di lui mi sformi.

Da spinte forti, decise e veloci io soffoco le urla nella sua mano e lui nella mia spalla. Le mie gambe iniziano a tremare, Mattheo mi afferra i capelli e li strattona all'indietro, rabbrividisco mentre una scarica mi attraversa la schiena sento Mattheo che si rilascia dentro di me, riempiendomi.

Ansimo pesantemente e lui crolla sullo schienale del divano mandando la testa all'indietro e riprendendo fiato.
"Comunque grazie per le parole nel libro" scendo da lui e mi risistemo la gonna, poi mi siedo accanto a lui sul divano e poso la testa sul suo petto.
"Posso farti una domanda?" chiede, annuisco immediatamente.
"Parli spesso di tuo padre come se fosse solo lui la tua famiglia ma non parli mai di tua madre ne del rapporto che avevi con lei" deglutisco e abbasso lo sguardo. Guardo il fuoco scoppiettante nel camino e ripenso ai momenti passati con la mia mamma. Rimango in silenzio non so davvero cosa dire...
"Se non vuoi parlarne non importa" una lacrima scende sul mio viso,
"Parlo spesso di mio padre perché lui era il mio cavaliere ma mia madre beh lei era la mia regina...non parlo mai di lei perché...sinceramente non lo so. Passava le giornate a fare torte e dolci e mi usava come cavia per assaggiarli...sai mi usava per i suoi esperimenti in cucina, mangiavo dolci a profusione..." dico in un miscuglio di risata e pianto, "Non fraintendermi i suoi dolci erano tutti buonissimi ma poi mi veniva un mal di stomaco assurdo, ma per renderla felice e guardarla sorridere continuavo a mangiare" sospiro, "Avevo quattro anni quando la vidi l'ultima volta, mi ha lasciato davanti a Malfoy Manor perché lei e mio padre avevano da fare in città. Era la prima volta che entravo in casa Malfoy e ricordo che ero molto agitata avevo il timore di incontrare persone nuove. Ma lei mi disse -non aver paura si te stessa, loro ti adoreranno- e come se sapesse già quello che sarebbe successo, poi mi disse -ti amo e ti amerò per sempre piccola mia- mi posò un bacio sulla fronte e mi lasciò li con Narcisa e Draco al mio fianco." Mattheo mi avvolge in un abbraccio.

"E sai qual è la cosa che odio di più? Dai bambini ci si aspetta un mondo, ci si aspetta che imparino a camminare, a parlare, a leggere, a scrivere ma lei non si aspettava niente da me. Le andava bene com'ero. Negl'anni mi sono ripromessa di diventare un ottima strega per lei ma anche per me stessa, ma so che nel profondo lei non avrebbe voluto che mi sforzassi così tanto perché non le serviva."

"Non le serviva immaginarmi come un ottima strega le serviva vedere soltanto la sua bambina crescere, imparare a leggere, a scrivere e a camminare senza alcuna intromissione della magia." Mattheo mi prende a coppa il viso, e mi asciuga le lacrime che mi inondano gli occhi.

MATTHEO POV:

Se solo sapesse.

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𝐿'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙'𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 //MATTHEO RIDDLE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora