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MORGAN POV'S

Apro gli occhi,vedo tutto sfocato per qualche secondo. Cerco di capire dove sono,ma mi trovo in una stanza conqualche armadietto, e sono legata a una sedia.

Mi dimeno cercando di liberarmi,ma è inutile. Le corde sono troppo strette. La porta si è aperta e due uomini vestiti di nero con dei fucili,si mettono ai confini di essa. Rimangono immobili,guardandomi.

L'uomo che mi ha rapita entra nella stanza,si avvicina a me sorridente,gira lentamente intorno alla mia sedia,e mi sospira sull'orecchio.

<<sai,è strano che il mitico Tony Stark non ti abbia già trovato>>

Dice in modo curioso,ma ironico. Si mette davanti a me,e si piega alla mia altezza.

<<stai certo che mi troverà presto,stronzo>>

Gli dico,mentre gli sputo in un occhio. Alza il busto,si asciuga la faccia e mette le sue mani sui braccioli della sedia,e i suo viso è a pochi centimetri dal mio.

<<ragazzina,prima di andarmene dalla Sokovia ho preso una provetta da un laboratorio lì vicino.>>

Si è alterato parecchio, dato che vedo la sua vena sulla tempia gonfiarsi e sgonfiarsi. Prende dalla tasca dei pantaloni,una provetta di vetro e me la mostra,mettendola tra i miei occhi.

<<la vedi? Bene,perché ora si unirà al tuo sangue. Non so bene che sia,ma centra qualcosa con i fratelli potenziati.>>

Capisco che parla di Wanda e Pietro. Un uomo con un camice bianco,entra dalla porta con un carrello di acciaio,con sopra delle attrezzature chirurgiche. Il mio rapinatore,prende il liquido della provetta e lo trasferisce in una siringa.

Si avvicina a me,e punta la siringa a una vena sul mio collo. Tiro indietro la testa,cercando di evitare l'ago, ma lo schienale della sedia me lo impedisce.

<<signorina Stark. Se non sarò io ad ucciderla,sarà questo a farlo.>>

TONY POV'S

Sto precipitando nel vuoto,stordito. Non riesco a muovermi ne a vedere. Cerco di riprendermi,ma proprio non ci riesco.

Sento qualcuno che mi prende al volo,e finalmente il mio corpo non è più sospeso in aria,ma non riesco comunque ne a vedere ne a muovermi.

Sento un forte urlo,davvero forte. La terra ha persino tremato. Sbarro gli occhi,li apro e vedo che il signor Banner si è trasformato.

<<Ah,che paura!>>

Dico io,molto spaventato dall'urlo di Hulk. Inginocchiati davanti a me ci sono il Capitano e Thor,venuti in mio soccorso.

<<che è successo? Ditemi che nessuno mi ha baciato.>>

Cheido,ironizzando il momento. Mi guardano tutti seriamente, come se gli fosse morto il gatto. Poi mi ricordo.Morgan.

Mi alzo di scatto,cerco di prendere il volo ma Friday mi avverte che i comandi sono troppo danneggiati. Merda.

<<Mi dispiace,Tony. È scappato con lei.>>

Mi tolgo il casco,e mi accascio per terra con le ginocchia. Steve mi mette una mano sulla spalla, e si inginocchia alla mia stessa altezza.

<<tranquillo,Stark. La troveremo,te lo prometto>>

Mi alzo,con la certezza di trovarla. La troverò, ad ogni costo. Anche a costo della mia vita. Non la lascerò da sola,non di nuovo.

Corro verso la Stark Tower,e vado subito al piano delle ricerche approfondite. Cerco disperatamente tutti i video di sorveglianza della città, ma si vede ben poco.

La porta si apre,e mia moglie Pepper entra. Corre verso di me,e mi abbraccia piangendo. Io ricambio l'abbraccio,ma mi stacco poco dopo,ritornando al computer.

<<amore,la troveremo. Abbi un po di pazienza e->>

Non la lascio finire di parlare,e la interrompo.

<<pazienza?! Nostra figlia è stata rapita,e chissà c-cosa le starà facendo ora quel pezzo di merda>>

Dico io,ormai con gli occhi lucidi. Entrano anche tutti gli altri Avengers,e cerchiamo insieme Morgan,però senza risultati. Spero che stia bene,in questo momento

MORGAN POV'S

Le mie speranze sono ormai cedute,ha infilzato l'ago nel mio collo. Si allontana immediatamente da me,ma io non sento niente. È come se non mi avesse neanche toccata.

Rimango così per qualche secondo,poi inizia il brutto. Sento dolore da per tutto, sto avendo degli attacchi epilettici e vedo tutto viola. Sento dei rumori nelle orecchie molto forti,talmente forti che cado per terra. La sedia si rompe,e io porto le mie mani sulle tempie,premendole.

Non ho più il controllo del mio corpo. Mi sento sollevare,come se un gru mi avesse preso e buttata nel vuoto. Apro gli occhi,e sono sospesa in aria. Nessuna corda mi tiene. Sto letteralmente volando.

Mi guardo le mani,e non credo alla mia vista. Emettono dell'energia viola,e quindi inizio a respirare affannosamente,come se avessi un attacco di panico. Tutti gli oggetti iniziano a fluttuare insieme a me e, da un pezzo di vetro,vedo i miei occhi di un viola puro.

Voglio buttare via tutto quello che ho dentro,come quando hai l'istinto di vomitare. Sospiro fortemente,e poi urlo aprendo le mie braccia,e lanciare un'onda viola di quell'energia che era dentro di me. Gli uomini dentro quella stanza cadono per terra,come gli oggetti. Non fluttuava più niente,tranne me.

Mi calmo,vedendo tutto più "normale" e cado anche io. Mi guardo attorno,e avevo fatto un casino. Avevo distrutto la porta,e tutto quello che c'era nella stanza. Da dove prima c'era la porta,vedo qualcuno. Gli occhi si stanno chiudendo piano piano,inizio a vedere sfocato,e poi il buio.

PETER POV'S

Iron man,Il Capitano, e Thor ritornano alla torre. Il signor Stark corre al piano delle ricerche,mentre gli altri due vengono verso tutti gli altri noi. Abbiamo delle ferite,ma fortunatamente nessuna ferita grave.

Mi ricordo che la stavo per salvare quella ragazza,se avessi fatto di più... Tutti quanti si sono diretti verso il signor Stark,mentre io mi siedo sul divano,con una mano sullo stomaco dolorante.

Quell'arma faceva davvero male. Ripenso a quello che è successo,dettaglio per dettaglio. Una lampadina si accende nella mia testa,quindi mi alzo e raggiungo gli altri zoppicando.

Entro,e tutti mi guardano.

<<accidenti ragazzo,ti sei fatto male. Tornatene a casa,ora.>>

Mi dice il signor Stark. No,non ora.

<<aspetti. Prima che portassero via la ragazza,le ho messo un cip-ragno nella caviglia, così da avere una posizione. Magari poss->>

Dico io ricordandomi bene della grande idea che ha avuto Karen,l'intelligenza del mio costume.

<<ragazzo,sei un genio.>>

Tony viene verso di me,e mi da un abbraccio. Non me lo aspettavo. Corre verso un computer,smanetta sulla tastiera e lei si trova fuori da Brooklyn.

<<andiamo a riprenderla, Tony.>>

Dice il Capitano. Sorrido, e tutti se ne vanno. Volevo andare con loro,ma fa troppo male,già tanto se riesco a muovermi. Spero lei stia bene.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora