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MORGAN POV'S

Dopo poco tempo,siamo davanti a una scuola. Ci sono molti ragazzi,e anche carini direi.

<<Eccoci qui. Mi raccomando Morgan,non perdere il controllo.>>

Mi dice Happy,fermando il van.

<<ci proverò. Grazie Happy>>

Dico io,uscendo dalla macchina e incamminandomi verso l'entrata. Appena entro tutti i presenti puntano gli occhi su di me,come se fossi un nuovo modello dell'Iphone.

Sento che le mie guance stanno andando a fuoco quindi cammino guardando il pavimento,cercando di non pensare alle occhiatacce che mi stanno regalando i miei coetanei.

Sbatto contro qualcuno,e cado per terra insieme ai miei libri.

<<oddio,scusami tanto non volevo>>

Dico io raccogliendo le mie cose,senza neanche guardare chi avevo davanti.

<<ehm,tranquilla. Ti aiuto>>

Dice un ragazzo. Ha una voce così delicata. Mi alzo,e finalmente guardo questo ragazzo. Ha i capelli leggermente mossi,gli occhi marroni e un sopracciglio "storto" che lo rende ancora più carino. Arrossisco istintivamente,e anche lui.

<<comunque piacere, io sono Peter. Peter Parker.>>

Dice il ragazzo,stendendo la sua mano verso di me. Gliela stringo,e mi presento.

<<piacere di conoscerti,Peter. Io sono Morgan.>>

Rimane di stucco,con la bocca aperta. Assottiglio gli occhi,cercando di capire la sua reazione.

<<t-tu sei la figlia del signor Stark,vero?>>

Dice lui balbettando. Alzo gli occhi al cielo,e annuisco.

<<io faccio lo stage alla Stark,e tuo padre mi ha chiesto di aiutarti con...>>

Alzo le sopracciglia,chiedendo di continuare la frase.

<<c-con i tuoi poteri>>

Dice sotto voce,avvicinandosi leggermente a me.

<<allora sei tu il ragazzo di cui mi ha parlato mio padre.>>

Annuisce con un sorrisetto. Devo dire che è davvero un bel ragazzo. Davvero niente male.

<<bene. Mi puoi spiegare come funziona qui? Io vengo dall'Italia ed è tutto diverso lì >>

Dico io,non capendo in quale classe devo andare. In Italia non ci sono gli armadietti,e non esistono laboratori di robotica o altre cose.

<<certo. Iniziamo con l'armadietto. Sarà la tua nuova casa per 5 ore,ci metterai tutte le tue cose lì.>>

E inizia a camminare. Lo seguo,ed arriviamo davanti al mio armadietto. Prende un foglietto dalla tasca,dove c'è un codice. Gira la "svitella" nera (scusate non so come si chiama HAHA) svariate volte. Spinge,e si apre.

<<accidenti,è davvero così difficile aprire un armadietto?>>

Mi guarda,e ridiamo insieme. Un ragazzo lo saluta con un'intrigo strano con le mani. Come diavolo fanno? È difficilissimo! Lo sguardo del ragazzo si volge verso di me,e gli si spalancano gli occhi. Mi prende la mano e la scuote freneticamente.

<<tu sei Morgan Stark! È un onore conoscerti,sono un grande fan di Iron Man. Io sono Ned,comunque>>

Gli sorrido,e stacco la mia mano dalla sua.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora