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MORGAN POV'S

Apro gli occhi,e me li stropiccio striracchiandomi sul letto. Mi siedo sul bordo del letto e guardo fuori la finestra; é notte fonda ancora. Faccio per alzarmi, ma la caviglia fa davvero male. Mi tolgo la collana, e un formicolio invade il mio corpo.

Mi alzo, e il dolore è più lieve. Vado a prendere dallo zaino l'acqua, così ne bevo qualche sorso.

<<mi avevano detto che stavi male. >>

Dice una voce. Salto sul posto,facendo cadere a terra delle cose dalla scrivania. Mi concentro,e dalla mia mano esce la mia energia viola.

<<ehi ehi,non vorrai mica ammazzarmi?>>

Chiede di nuovo quella voce. Ora che ci penso,la riconosco. Lui si fa avanti,quindi smetto la mia "magia".

<<scusa,Pietro. Pensavo fossi un'altra persona.>>

Dico io,grattandomi la nuca. MJ si alza,e quando vede il velocista prende una forchetta dal cassetto del comodino che divideva i nostri letti.

<<chi diavolo sei tu?>>

Dice lei,puntandogliela contro. Lui la guarda strano,e io vado da lei prendendole la forchetta.

<<lui è Pietro,ed è un Avenger. Mi dici ora dove hai preso quella forchetta?>>

Le chiedo io,poggiando la sua "arma" sopra al comodino.

<<al ristorante. Doveva essere un souvenir.>>

La guardo storta,e lei si infila le ciabatte come se non fosse successo nulla.

<<ok Pietro,io sono Mj. Ora vado alla reception a chiedere un film,qui non si può neanche dormire.>>

Dice scazzata Mj, sorpassandomi andando via.

<<scusa!>>

Le urlo io,divertita. Mi siedo di nuovo sul letto,e Pietro si siede su quello davanti al mio.

<<perché sei qui? Avete delle novità?>>

Chiedo io,guardandomi le mani.

<<beh,volevo solo vedere come stavi. Comunque no,non sappiamo niente.>>

Afferma Pietro. Io mi alzo dal letto,girovagando nella stanza con le braccia conserte.

<<dopo che Peter lo ha attaccato è scappato,ma non deve essere lontano. Ora chiamo mio padre.>>

Affermo io prendendo il cellulare,mentre Pietro si alza.

<<aspetta aspetta. Quindi tu sai che lui è l'uomo ragno?>>

Chiede lui. Io alzo lo sguardo dal telefono, e lo guardo male.

<<tu lo hai sempre saputo?>>

Gli chiedo io. Lui annuisce, e poi mi rendo conto che è un avenger anche lui quindi è logico che lo sappia. Chiamo mio padre,e risponde subito.

<<ciao,tesoro. La caviglia? Tutto apposto?>>

Chiede a raffica mio padre. Di sottofondo,suppongo che sia in volo con la sua armatura.

<<sto bene. Dov'è Beck?>>

Dico io,andando dritta al punto.

<<lo abbiamo localizzato, ma ci penseremo noi non ti preoccupare. Sei al sicuro,Morgan>>

Dice lui. Sento l'armatura atterrare,e atri rumori di acciaio che si smuovono.

<< voglio affrontarlo papà. Una volta per tutte.>>

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora