MORGAN POV'S
Quattro giorni sono passati molto velocemente, e oggi dovremmo partire per Roma. Sto mettendo le ultime cose nella mia valigia,e mi rammarico.
Mi rammarico perché in questi giorni non ho parlato con Pietro,nonostante lui volesse farlo. Non ho proprio coraggio di affrontarlo,e non capisco neanche il motivo.
Qualcuno bussa la porta,e io lo faccio accomodare dicendo "avanti".
<<ehi,pronta per il viaggio?>>
Parlo del diavolo,e spuntano le corna;Pietro fa la sua entrata nella mia camera,ma io non tolgo lo sguardo dai miei vestiti che,ora come ora,appaiono ai miei occhi molto interessanti.
<<quasi,devo aggiungere qualche altro vestito e ho fatto.>>
Dico io,smucinando nel mio armadio. Lui rimane sullo stipite della porta con le braccia sotto il petto. Mi guarda,con un'espressione che non riesco a decifrare.
<<che c'è?>>
Chiedo io,non capendo. Cammina verso il letto,e si siede sul bordo di esso.
<<non hai niente da dirmi prima di andartene,Morgan?>>
Chiede Pietro,guardando davanti a lui con la mascella serrata. Vado alla scrivania,appogiandomici sopra con braccia conserte.
<<che dovrei dire,Pietro? Io non sicura di niente,ho solo troppa confusione nella testa. Ho bisogno di tempo.>>
Dico io,ancora nel pieno dei miei dubbi.
<<quando ritornerai dall'Europa ne riparleremo,ok? Non metterti nei guai,e se qualcosa non va chiamami e arrivo in un lampo.>>
Dice il velocista,alzandosi e venendomi ad abbracciare. Mi posa un bacio tra i capelli,e lo allontano delicatamente da me.
<<va bene,papà>>
Lo prendo in giro io,ricevendomi una piccola spinta da Pietro. Metto un vestito elegante nella valigia,come ci aveva detto qualche giorno prima il professor Harrington. Faccio per prendere la mia valigia,ma mi precede e la prende lui.
Gli sorrido,e lo ringrazio. Insieme andiamo nel salone,e li ci sono Cap,Natasha,Thor,Wanda,e i miei genitori. Appena entriamo,mia madre mi raggiunge e mi accoglie tra le sue braccia.
<<hai preso tutto? Spazzolino? Caricabatterie? Dovrei darti anche un'arma,nel caso qualcuno ti faccia male. Tesoro,vai nel laborat->>
Farfuglia mia madre,rivolgendosi a mio padre ma la interrompo.
<<mamma tranquillizzati. Se non ricordi ho dei poteri ,e so badare a me stessa. Ti chiamerò appena arrivo a Roma,ok?>>
Le dico io,con un sorrisetto sulla faccia diverita. Lei annuisce,e poi saluto gli altri. È il turno di Thor,e mi abbraccia grattandomi la nuca.
<<devo essere sincero,un po mi mancherai piccola midgardiana.>>
Dice il dio dei fulmini,staccandosi e ridendo a voce alta.
<<a me invece non mancheranno per niente le tue lunghe storie,rompipalle asgardiano>>
Dico io,procurando una risata a tutto il gruppo.
<<attenzione ragazza,al capitano potrebbero non piacere queste parole>>
Afferma Natasha,riferendosi a quella storia del "linguaggio"
<<lo sai che c'è,Romanoff?>>
Dice Steve,irritato da questa storia che va avanti da tanto tempo ma che fa ridere ogni volta.
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ANOTHER TIME//PETER PARKER
FanfictionMorgan Stark,figlia del genio miliardario playboy e filantropo Tony Stark,è una ragazza di 15 anni che si sta trasferendo di nuovo a New York,dopo aver vissuto i suoi ultimi 9 anni in Italia con sua madre. Non sa cosa le aspetterà nella Avengers To...