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MORGAN POV'S

Siamo entrambi seduti sul cornicione del palazzo,a guardare la bellissima New York.

<<vuoi?>>

Chiede Spiderman,mettendo la mano sulla sua cintura blu del costume e tirando fuori una barretta.

<<è una barretta all'uva?>>

Annuisce,quindi gli prendo dalle mani la mia barretta preferita,la apro e ne prendo metà;la restante,invece,gliela do indietro. Lo vedo che si alza a metà il costume,facendo vedere solo la sua bocca e il suo naso.

La sua mascella è scolpita,come una statua greca. Le sue labbra sono sottili,ma non troppo.

<<come va con la scuola,quindi?>>

Mi cheide lui di soppiatto,mentre mastica quella delizia.

<<potrebbe andare meglio,in realtà. A te?>>

Chiedo io,sperando di siflargli qualche sua informazione personale. Fa per parlare,ma poi si ferma.

<<stavi cercando di fregarmi,eh?>>

Chiede lui,e io scoppio a ridere insieme a lui. Il suo sorriso è così familiare,e anche la sua risata.

<<se vuoi,io sono qui ad ascoltarti.>>

Mi dice lui,ammiccando un sorrisino dolce. Tutti i muri che avevo innalzato,stavano piano piano scendendo. Non  conosco questo ragazzo,ma mi fa sentire... completa.

<<ho un'amica che ha scoperto dei miei poteri,e non gliene importava comunque. È fantastica.>>

Gli dico io,pensando ad MJ.

<<allora è davvero una buona amica. Cos'è che non va,allora?>>

Chiede lui,e io tiro un sospiro pensando un po a tutto.

<<iniziando da mio padre. Mi nasconde qualcosa,e non solo lui. C'è un ragazzo nella mia scuola,che fa la stessa cosa. Per di più lo fanno insieme, credo.>>

Gli dico,iniziando a muovere i piedi sospesi in aria lentamente uno dopo l'altro.

<<poi mia madre. Fa tutto schifo.>>

Finisco io,buttando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi.

<<forse Peter non è pronto a dire il suo segreto,non credi?>>

Mi dice lui,e io lo guardo curiosa.

<<io non ti ho detto il suo nome.>>

Gli dico dubbiosa,mentre vedo il suo Pomo d'Adamo muoversi freneticamente.

<<lavoro con tuo padre,conosco tutti alla base;anche gli stagisti.>>

Dice lui,con tono incerto. Gli do il beneficio del dubbio,anche perché non ho voglia di litigare con qualcun'altro.

<< e comunque,non ti sei ancora sdebitata del tutto.>>

Mi dice lui. Aggrotto la fronte,dandogli segno di continuare a parlare. Avvicina il suo viso al mio,inumidendosi le labbra. Non sono sicura di quello che sta facendo, ma mi lascio andare. Forse è proprio quello che dovrei fare;lasciarmi andare.

In pochi secondi le nostre labbra si scontrano,creando un bacio a stampo. Ci stacchiamo,e i nostri nasi si sfiorano appena. Vorrei alzargli la maschera e vedere chi c'è sotto di essa,ma evito. Non è ancora pronto,come non lo era Peter.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora