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MORGAN POV'S

Come posso rispondere? Fanculo a me e alle mie cotte.

<<ehm...beh,sì insomma v-voleva>>

Inizio a blaterare io,cercando nella mia testa una scusa plausibile.

<<sono andato solo ad avvisarla per la cena, tranquillo uomo di latta.>>

Interviene Pietro,creando una risata di gruppo per il soprannome che ha usato. Mio padre fa una smorfia,e ritorniamo a cenare.

<<è palese che è successo qualcos'altro,ma terrò la bocca cucita.>>

Mi sussurra all'orecchio Thor,per poi farmi l'occhiolino.

<<non è successo niente,Thor. Però si,se terresti la bocca cucita faresti un favore a tutti.>>

Gli dico io,con un sorriso strafottente. Cap,che era all'ascolto della nostra conversazione,apre la bocca e ride.

<<si,lo so. L'ho dissato malissimo.>>

Affermo io,soddisfatta del mio "dissing" ,se così si può definire.

<<dissato? Puoi non parlare italiano,perfavore?>>

Chiede Steve. Io rido davvero forte,dato che quella è una parola americana.

<<Rogers."dissato" non è italiano,è solo una parola moderna. Resta al passo Capitan Ghiacciolo. >>

Dico io,ad alta voce. Tutti ridono,e vedo Cap prendere un taccuino e scriverci la parola dissato sopra. Lo guardo male,poi lui rifila il quadernino nella tasca del jeans.

<<signorina,la mattina a colazione si mangia pane e frustrazione?>>

Chiede Cap,mentre io faccio una leggere risatina.

<<no,Steve. Semplicemente ce l'ho ancora con te per l'addestramento.>>

Dico io,proprio nel momento del più totale silenzio a tavola. L'attenzione si sposta di nuovo su di me,e mi pento di avere questa voce dannatamente alta.

<<addestramento? Di che stai parlando,Morgan?>>

Chiede mio padre,alzandosi di scatto dalla sedia con faccia arrabbiata.

<<aspetta papà, lasciami spiegare->>

Inizio io,per poi vederlo andarsene via. Lo rincorro,raggiungendolo e posizionandomi davanti a lui.

<<papà ascoltami,non avevo il controllo dei miei poteri e volevo una mano che tu non hai voluto darmi. Quindi ho chiesto a Cap.>>

Dico io,con gli occhi lucidi. Lui ha la mascella serrata,e non vuole guardarmi in faccia.

<<abbiamo fatto solo una lezione,ma lui non ha voluto continuare perché tu non lo avresti accettato. Non essere arrabbiato, per favore.>>

Affermo io,con voce leggermente rotta all'ultima mia frase pronunciata.

<<non sono arrabbiato, sono solo deluso.>>

Mi dice mio padre guardandomi negli occhi,per poi sorpassarmi e rifugiarsi nella sua camera.

<<è tutta colpa mia,mi dispiace Morgan.>>

Sento dire da dietro di me. Mi volto,ed è Steve.

<<sono io che ho insistito, quindi tu non hai colpe. Buonanotte,capitano.>>

Dico io,per poi andare nella mia stanza. Serata peggiore non poteva esistere. Mi metto il pigiama,e poi mi lavo. Mi metto sul letto,con la schiena appoggiata alla tastiera di esso.

Fisso il vuoto, pensando. Pensando a come funzionino male i miei poteri,e alla mia vita sentimentale. Fa tutto schifo,ma mi piace comunque qui.

Ho MJ che è fantastica, Pietro che è un ottimo... beh non so come definire il rapporto con lui,in realtà;Peter e Spiderman sono una brava persona. Mio padre è deluso da me,ma so che mi vuole bene comunque.

Alzo una mano,e inizio ad agitare le mie dita sovrappensiero. E dita iniziano a colorarsi dell'energia viola, quindi mi siedo meglio cercando di concentrarmi.

Carico un po di energia nella mano,creando una bolla a sé. Chiudo la mano in un pugno,finendo la magia.

Forse ho capito come controllarla.
Devo pensare alle cose che mi rendono felici.

Mi alzo subito dal letto,e rimango ferma sul posto. Mi concentro,e ripenso alle cose che stavo pensando prima. In pochi secondi,tutto il mio corpo è raggirato dalla mia energia.

Sorrido,perché finalmente so come fare. E ci sono riuscita anche da sola,per di più.

Mi butto sul letto fiera di me stessa e,in poco tempo,mi addormento tra le braccia di Morfeo.

PETER POV'S

<<quindi vi siete baciati,e ancora non le hai chiesto di uscire? Devi fare la tua mossa,amico.>>

Mi dice Ned,dall'altra parte del telefono. Ormai sa già da tempo il mio segreto,quindi non devo nasconderli più niente.

<<ha baciato Spiderman,non Peter.>>

Affermo io,con tono dispiaciuto.

<<bro,non so se tu lo sai ma sei tu Spiderman. Se non puoi farlo tu,chi altro potrebbe farlo? Sei un Avenger->>

Dice Ned,ma io lo interrompo.

<<quasi.>>

Lo correggo io.

<<sei quasi un Avenger,amico. Va da lei e chiedile di uscire.>>

Mi dice Ned,prima di chiudere. E se le piacesse solo Spiderman? Insomma io sono un nerd,e lei è una Stark. Non credo di avere una possibilità.

Mi alzo dal letto svogliatamente,e mi vesto per la scuola. Vado in cucina, a fare colazione con zia May. Le do il buongiorno,per poi sedermi a mangiare i pancake.

<<come si chiama lei?>>

Chiede mia zia. All'inizio non capivo,ma poi ho collegato le cose.

<<zia May,quante volte ti ho chiesto di rispettare la mia privacy e non origliare?>>

Dico io,frustrato. Ha questo vizio di origliare alle porte,da anni.

<<scusami,ma è più forte di me. Dai Pet,dimmi di più. >>

Dice lei,sedendosi e mettendo la testa sulle mani col labbruccio. Alzo gli occhi al cielo,e metto lo zaino in spalla.

<<sarà per un'altra volta,zia. Sono in ritardo,a dopo.>>

Le dico io,prima di lasciarle un bacio sulla guancia. Me ne vado,anche se non ero in ritardo;per scappare da quella situazione imbarazzante,avrei fatto di tutto.

Arrivo davanti scuola,raggiungendo MJ e Ned. Dopo poco,arriva la solita macchina nera,da cui esce lei,in tutto il suo splendore. Anche con solo un leggings e una felpa è così bella. Poi quello chignon disordinato con qualche ciuffo che le ricade sul viso.

<<Peter,è tutto ok?>>

Chiede appunto Morgan,sventolando una mano sulla mia faccia e riportandomi alla realtà.

<<e-ehm s-si certo tutto ok>>

Rispondo io balbettando. Non riuscirò mai a parlare decentemente, ne sono certo. Entriamo a scuola,e Morgan va al suo armadietto.

Devo seguire il consiglio di Ned,e farmi avanti? Oppure dovrei guardarla solo nelle vesti di Spiderman?

È tutto così dannatamente complicato.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora