PETER POV'S
Io e Ned raggiungiamo Morgan ed MJ,che stavano parlando. Scruto attentamente la prima,ripensando a quello che è successo il giorno precedente. Quando sono Spiderman,ho molta più autostima di me stesso; ad esempio,riesco a parlare con qualcuno senza essere il solito timidone di turno.
Quando ieri l'ho presa in braccio,pesava come una piuma. La sua mano finì in una parte del mio corpo esposta,e rabbrividì al suo tocco. Se ne accorse,e la vidi che fece un sorriso lieve. L'effetto che mi fa questa ragazza è troppo strano.
Insomma,a me piace Liz da tantissimo tempo. Ma che vado a pensare? Non potrei mai piacere a una come lei. È praticamente irraggiungibile. Infondo è sempre una Stark.
MJ se la porta via,e rimango solo col mio migliore amico.<<amico,devo parlarti.>>
Gli dico io,mentre camminiamo insieme verso la classe di Biologia. Voglio parlargli di Beck;ha il diritto di saperlo,e io il dovere di dirglielo .
<<riguarda Liz? Anche perché non ne parli da un po,e questa cosa è ambigua.>>
Mi risponde Ned,con una faccia confusa. Ci penso bene,ed aveva ragione. Non so neanche io il motivo,in realtà.
<<stranamente no. Non riguarda Liz. R-riguarda una cosa importante>>
Inizio a balbettare,e non va bene. Ho paura della sua reazione,e se si arrabbierebbe? Probabile. Mi fa cenno di continuare,e lo faccio incerto.
<<del compagno di tua madre. B-beck.>>
Dico io,deglutendo fortemente. Si ferma in mezzo al corridoio,davanti a me.
<<intendi Quentin? Sai per caso dov'e finito? Ieri non è più tornato a casa,e mia madre si sta preoccupando tanto. Come fai tu a saperlo?>>
Mi chiede Ned. Sento le goccioline di sudore scorrere sulla mia fronte,per l'ansia. Devo trovare un modo giusto per dirglielo.
<<i-io non so c-come dirtelo,Ned.>>
Cerco di formulare una frase compiuta,ma non ci riesco proprio.
<<dillo e basta,ti prego. Non fa niente se è una cosa brutta. Devo saperlo.>>
Mi dice Ned,mettendomi una mano sulla mia spalla.
<<va bene,allora. B-beck ha attaccato l'Avengers Tower ed ha rapito Morgan. Poi è ritornato,e l'hanno arrestato ieri sera. M-mi dispiace Ned.>>
Dico io,tutto d'un fiato. Il mio amico ha la bocca aperta,e vedo i suoi occhi lucidi. Lo abbraccio istintivamente,ma lui si stacca poco dopo.
<<scusa,ma devo pensare Peter. Ci sentiamo.>>
Dice Ned andandosene. Vorrei seguirlo,e aiutarlo;ma credo che in questi momenti,immergersi nei propri pensieri sia la miglior medicina al dolore.
MORGAN POV'S
MJ voleva una giornata tra noi,ma dovevamo andare in classe. Ci sediamo vicine all'ultimo banco,e dopo poco ci raggiunge anche Peter,mettendosi al banco davanti al nostro. Noto che non c'è Ned con lui. Strano.
Entra la professoressa di Fisica e inizia a spiegare. Però la mia mente era altrove. Troppe cose mi stavano succedendo in questo periodo. Ho ottenuto strani nuovi poteri,poi ho sconfitto un criminale. Mia madre era in coma,e se aggiungiamo anche Spiderman alla lista,stiamo apposto.
Non so definire il mio "rapporto" con lui. Io non so come si chiama, ma sento che c'è grande intesa fra noi. È come se ci conoscessimo da anni,mentre invece non l'ho neanche mai visto in faccia.
Quanto è strana la vita,eh? Potrebbe cambiare tutto quando meno te lo aspetti;come è successo a me.
I pensieri mi stanno facendo scoppiare la testa,e non mi rendo conto di quello che stavo facendo affinché non mi riporta alla realtà la mia amica.
<<Morgan lo sai che non è saggio usare i tuoi poteri davanti a tutto,vero?>>
Mi dice MJ,scuotendo leggermente sul posto. È come se non la sentissi. Ero fissa a guardare il vuoto,e poi colgo lo sguardo verso la matita accanto a me che sta fluttuando in aria. Cerco di spostarla col pensiero,ma non ci riesco.
Sentimenti. Ti fottono la testa,e non te ne accorgi neanche. Quando non riesci a distinguerli,ti senti come una bomba ad orologeria. Se non usi la combinazione giusta,rischi di esplodere.
<Morgan,ascoltami. Così rischi di farti beccare. Hai sconfitto Beck,puoi anche controllare i tuoi poteri no?>>
Mi dice Peter,che si era girato verso di noi quando MJ lo aveva chiamato per un aiuto "tecnico". Come fa a sapere di cosa ho fatto a Beck? Io non l'ho raccontato a nessuno. Riesco a tornare alla normalità,quindi la matita ritorna sul banco. Menomale che nessuno mi ha vista.
L'ora è finita,quindi usciamo dalla classe. Chiedo scusa ad MJ,ma mi allontano da lei e raggiungo Peter che stava a qualche metro di distanza.
Gli prendo la spalla,e lo faccio girare nella mia direzione.<<Peter,come fai a sapere di Beck>>
Gli dico seria,guardandolo negli occhi.
PETER POV'S
Alla sua domanda,mi rendo conto che prima ho parlato troppo. Mi sta prendendo il panico,e lei mi guarda male. Mi sento a disagio sotto il suo sguardo attento,e ho paura.
<<e-ehm insomma p-perché...>>
Inizio di nuovo a balbettare,non trovando una scusa plausibile. Un'idea viene a galla,proverò con quella.
<<i-io faccio lo stage alla Stark,quindi le voci girano e-e mi hanno detto che tu l'hai battuto.>>
Le dico io,sperando che creda alle mie parole. Si avvicina ancora di più a me,mi afferra per il colletto della mia camicia e le nostre facce sono a pochi centimetri di distanza.
<<so che nascondi qualcosa Parker,e io lo verrò a sapere. Non sei molto bravo a mentire.>>
Mi dice lei chiudendo gli occhi per un secondo,per poi riaprirli e far sorgere una scintilla rossa nei suoi occhi. Mi lascia,e poi se ne va. Tiro un forte sospiro, ritornando a respirare. Se Morgan verrà a sapere di me,il signor Stark mi farà il culo a strisce;ne sono sicuro.
Devo parlare con lui.MORGAN POV'S
Lascio Peter in mezzo al corridoio,e me ne vado. So che io e Peter non abbiamo questa grande amicizia,ma mi da molto fastidio non sapere le cose. Sono determinata e testarda;se voglio una cosa,la ottengo ad ogni costo.
A mali estremi,estremi rimedi.
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ANOTHER TIME//PETER PARKER
FanfictionMorgan Stark,figlia del genio miliardario playboy e filantropo Tony Stark,è una ragazza di 15 anni che si sta trasferendo di nuovo a New York,dopo aver vissuto i suoi ultimi 9 anni in Italia con sua madre. Non sa cosa le aspetterà nella Avengers To...