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PETER POV'S

Esco da scuola, sperando di trovare Ned e parlare anche con lui;ma non c'è traccia del mio migliore amico. Quindi prendo l'autobus e ci salgo su. Mando un messaggio a May,dicendole che non tornavo per pranzo. Infatti,scendo alla fermata dall'Avengers Tower. Entro,e mi fanno i soliti controlli.

Le porte dell'ascensore dove sono entrato prima si stanno per chiudere,ma una mano lo impedisce. Si aprono,e la faccia curiosa di Morgan emerge dal mezzo.

<<ciao,Parker. Sei venuto a dirmi quello che nascondi, o altro?>>

Mi chiede lei strafottente, mentre l'ascensore sale.

<<i-io non nascondo niente. Comunque,se non ricordi,io faccio lo stage qui.>>

Le dico io,cercando di essere il più vago possibile.

<<strano,di solito mio padre non fa salire gli stagisti all'ultimo piano.>>

Dice lei,guardandomi storto mentre io mi pento di aver parlato. Arriviamo all'ultimo piano e usciamo dall'ascensore insieme. Neanche a farlo apposta,ma passiamo nello stesso momento e ci scontriamo. Le nostre mani si sono toccate per qualche secondo,e una scarica di brividi ha pervaso tutto il mio corpo. di nuovo.

La vedo arrossire leggermente,poi le faccio segno con una mano di andare prima lei;così poi esco anche io. Lei va verso le camere,mentre io vado dritto al laboratorio del signor Stark.

Busso,e Friday mi sblocca la porta. Entro,e vedo Tony impegnarsi a costruire qualcosa con un cacciavite.

<<ciao,ragazzo. Giusto in tempo,mi serve una mano qui.>>

Mi dice Stark,non staccando però la vista dal tavolo. Lo raggiungo,e vado all'opposto del bancone. Avvicino la faccia per vedere bene quell'affare rosso.

<<è un pezzo della mia armatura,essenziale per collegare Friday al ragazzone di acciaio>>

Dice lui,mentre io sorrido leggermente per l'acronimo usato sulla sua tuta.

<<credo che il filo intermediario debba connettersi insieme a quello esterno.>>

Dico io,spiegando la mia teoria sul problema. Lui segue il mio consiglio,e unisce i fili emettendo una piccola scintilla. Avevo ragione, alla fine.

<<grazie,ragazzo. Scommetto che non sei venuto qui per una visita di cortesia,vero?>>

Chiede il signor Stark,andandosi a sedere su una sedia e pulendosi le mani con uno strofinaccio pulito. Mi siedo anche io,e stavo per incominciare a parlare quando la porta del laboratorio si spalanca.

MORGAN POV'S

Quando la mia mano e quella di Peter si sono toccate una scossa ha attraversato il mio corpo,come il Tevere attraversa Roma. Accidenti a me e le mie stupide sensazioni.

Vado in camera mia,e poso lo zaino per terra. Il mio stomaco brontola,quindi vado in cucina dove trovo Pietro,Barton,Thor e Steve. Li saluto,e vado ai fornelli dove inizio a preparare qualcosa per tutti.

<<ehi,Morgan. Che prepari di buono?>>

Chiede Thor ,avvicinandosi a me divertito.

<<amatriciana.>>

Dico io,in italiano. Mi guarda storto,e io rido.

<<vedrai,è buonissima.>>

Gli dico io,rassicurandolo. Gli altri stanno apparecchiando, e io porto la grande pentola impattando la pasta. Ci sediamo,e gli altri iniziano a mangiare.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora