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Andate a leggere lo spazio autrice,perfavore♡

MORGAN POV'S

Tiro un sospiro di sollievo,non avendo più un nemico alle calcagna. Mi tiro su,mettendomi una mano sul cuore cercando di placare il mio respiro affannoso.

<<tesoro tutto apposto? Ti prego rispondimi>>

Sento dalll'auricolare mio padre parlare con voce preoccupata.

<<si papà. Qualcuno mi ha salvata.>>

Rispondo io,toccando il cip una volta.

<<menomale,Morgan. Ritornate all'hotel,poi faremo una videochiamata per parlarne.>>

Dice Cap. Io chiudo l'auricolare,e sento le sirene della polizia arrivare. Vedo il professore e i miei compagni correre verso di me.

<<signorina sta bene? Le ha fatto qualcosa?>>

Mi chiede Harrington,preoccupato. Annuisco,ed MJ mi abbraccia subito. Avevo proprio bisogno di un suo abbraccio ora,davvero. Faccio per mettere il piede destra per camminare, ma una fitta me lo impedisce facendomi fare un urletto dal dolore.

Tutti si girano verso di me, e io abbasso lo sguardo alla gamba. Sta uscendo del sangue sulla caviglia;probabilmente un proiettile l'avrà graffiata.

<<aspetta Morgan,chiamo il pronto soccorso>>

Dice l'altro professore,prendendo il telefono.

<<no aspetti,è solo un graffio. Ce la faccio,grazie.>>

Dico io,provando a camminare. Va davvero male,e brucia. Se usassi i miei poteri guarirebbe subito,ma diventerei sospetta.
Sento qualcuno afferarmi per un fianco,e che mi porta il braccio dietro alla sua nuca. Giro il volto verso destra,ed è Peter.

<<tranquilla,ti aiuto io. Ned,prendile l'altro braccio.>>

Peter chiede aiuto a Ned,che mi affianca e insieme mi sostengono.

<<grazie,Peter. Spero che prima di arrivare a Parigi guarisca,così potremmo camminare decentemente>>

Gli sussurro a Peter,e lui mi fa un sorrisetto col lato della bocca. Lui non lo sa,ma io lo ringrazio anche di avermi salvata da Beck. Senza di lui,sarei morta. Mi squilla il telefono,ma io le braccia occupate e non posso rispondere.

<<Ned,puoi schiacciare una volta col dito nel mio orecchio?>>

Gli chiedo al mio amico visto che l'auricolare,collegato al mio cellulare,è dalla sua parte. Mi guarda stranito,ma poi lo fa.

<<tesoro,entro tre ore siamo a Roma. Tu non ti muovere da lì, io e papà stiamo arrivando.>>

Mi dice mia madre,mentre per sbaglio appoggio il piede dolorante per terra e faccio un gemito di dolore.

<<Morgan,stai bene? Che ti è successo?>>

Sento il respiro aumentare di mia madre anche a migliaia di kilometri di distanza,così la tranquillizzo.

<<mamma non preoccuparti. Ho solo la caviglia che fa male,guarirà. E tu sai come>>

L'ultima frase,però, la dico sotto voce per non farmi sentire da Ned. Lui non sa ancora dei miei poteri,e forse è meglio non dargli altri segreti da mantenere.

<<va bene tesoro. Qualsiasi cosa, parlaci ok?>>

La saluto,e mi chiude. Arriviamo all'albergo,e il professor Harrington mi ferma.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora