PETER POV'S
Non mi aspettavo che mi avrebbe baciato di nuovo. Non ho la minima idea del perché lo abbia fatto,ma mi è piaciuto. Eccome se mi è piaciuto. Me ne ritorno a casa,passando dalla finestra.
Entro in camera mia e mi tolgo la maschera,con un sorriso enorme.
<<ma che cazzo!>>
Sento dire alle mie spalle. Mi volto,ed è mia zia May sull'orlo della porta. Merda,anche lei non ci voleva.
<<zia,lasciami spiegare>>
Le dico io,mentre lei va a passo svelto in salone. La seguo,ma non si gira. Le afferro il polso,e lei si gira con le lacrime agli occhi.
<<mi dispiace davvero tanto,di non avertelo detto.>>
Ho gli occhi lucidi;non voglio che lei abbia questo peso addosso. Non se lo merita.
<<è troppo pericoloso,Peter. Anche i tuoi correvano tanti rischi,e guarda come è andata a finire.>>
Mi dice mia zia,ed io assumo una faccia confusa. Lei mi ha sempre detto di non conoscere niente sul passato dei miei genitori,ed infatti spalanca gli occhi pentendosi delle parole dette.
<<c-che vuoi dire,zia?>>
Chiedo io. Lei si siede sul divano,e io faccio la stessa cosa. Mi prende delicatamente le mani,e mi guarda negli occhi.
<<i tuoi erano degli scienziati,che lavoravano in una sede segreta a New York. Li cacciarono da lì per qualche strano motivo a me sconosciuto, per poi inserirsi nella Oscorp.>>
Spiega lei,mentre dai miei occhi scendono svariate lacrime.
<<sono venuti a mancare in un incidente aereo,ma questo già lo sapevi . Richard ti lasciò una valigia,con dentro delle scartoffie. Mi fece promettere di non darla a nessuno se non a te,Peter.>>
Continuò lei,tirando su col naso.
<<ecco perché mi preoccupo per te,tesoro. Non voglio che tu f-finisca come->>
La sento singhiozzare,quindi la stringo forte a me. Mi tiene stretto,come mai avrebbe fatto. Le accarezzo i capelli,per poi posarci sopra un bacio.
<<salvo le persone ormai da tanto tempo,zia. Non mi succederà niente,te lo prometto.>>
Le dico io,prendendo il suo viso tra le mani. Le lascio un bacio sulla fronte,e lei sorride
<<ora devi raccontarmi tutto,Peter. Dall'inizio.>>
Dice lei,con faccia seria. Le dico della gita scolastica,delle lotte di wrestling,della Germania,e anche del signor Stark.
<<ti permetto di fare il supereroe,Peter. Ma se torni a casa mezzo morto ti do il resto,chiaro?>>
Dice lei,puntando un dito contro di me con faccia minacciosa. Annuisco frettolosamente,sapendo che con zia May non si scherza.
Me ne torno in camera,e mi butto in pancia in su sul letto. Anche lei,non ci voleva.
MORGAN POV'S
Io,mio padre e mia madre siamo ancora nella stanza dell'aula medica. Tony è seduto vicino a mamma, mentre io sono seduta sempre sulla sedia.
Conoscendo bene mia madre, so già che mi beccherò una bella ramanzina.
<<Morgan,perché te ne se andata senza avvisare?>>
Mi chiede mia madre. Alzo gli occhi al cielo,e sdraio completamente la schiena alla sedia.
<<sono solo andata a dormire da una amica mamma,rilassati.>>
Le dico io,sbuffando pesantemente. Lei mi guarda con un sopracciglio alzato,quindi inizio a parlare.
<<tu non ti eri ancora svegliata,papà non è uscito un solo minuto dal laboratorio. Ah sì quasi dimenticavo,ho dei fottuti di poteri che non riesco ancora a controllare.>>
Dico io,cercando di liberare ogni mio pensiero.
<<linguaggio,signorina.>>
Mi dice mio padre. Lo guardo storto,quasi sorpresa.
<<chi ti ha detto la storia del linguaggio?>>
Gli chiedo io,visto che un giorno volevo dirgli la perla del Capitano.
<<Barton. Troppo divertente.>>
Dice lui sorridente. Gli sorrido anche io facendo una piccola risatina,scordandomi per qualche secondo il nostro battibecco.
<<ritorniamo a noi,bambini. Morgan noi ti vogliamo bene e ti aiuteremo sempre. Ma tu devi parlare con noi,ok?>>
Dice mia madre. È molto strano,quando eravamo in Italia non era così disponibile. Annuisco,per poi darle un bacio sulla guancia e tornando in camera mia. Mi metto sotto le coperte giocando col telefono, dato che mi sto annoiando.
Sento bussare,e dico un semplice "avanti". Pietro entra nella camera,e si siede accanto a me.
<<tuo padre oggi stava delirando,ha fatto paura persino al dio dei fulmini. >>
Dice Pietro,guardando per terra e ridendo. Mi siedo sulla testiera del letto,guardandolo confusa.
<<che intendi dire?>>
Chiedo io,non capendo a cosa si stia riferendo.
<<non ti trovava,e ha pensato che ti fosse successo qualcosa. Ti vuole davvero bene,Morgan.>>
Dice lui, guardandomi negli occhi. Sorrido alle sue parole,è bello sentirselo dire. Mi tolgo le coperte di dosso,e mi siedo accanto a lui.
Non sono sicura se mi piace Pietro.
Non sono sicura se mi piace Peter,o Spiderman.
Non sono sicura se riuscirò a sopravvivere con questi poteri.
Non sono sicura di niente.<<tu mi sei stato vicino come nessun'altro da quando sono arrivata qui. Sei davvero importante per me,Pietro.>>
Gli dico io,girando il capo verso di lui e fissarlo negli occhi. Era vero quello che ho detto;mi ha dato buoni consigli,sin dall'inizio.
<<anche tu sei importante per me. Mi piaci,Morgan Stark. Hai un lato dentro di te che non vuoi far vedere,e questa cosa mi fa impazzire.>>
Mi dice Pietro,avvicinando il suo viso al mio. Resto lì, pietrificata. Non so che fare,non so come muovermi.
<<e sono troppo curioso per lasciarti andare.>>
Continua con voce roca ,col fiato sulle mia labbra. Mette una mano sulla mia guancia,e si fionda sulle mie labbra.
Ricambio il bacio;all'inizio ero titubante, poi mi sono lasciata trasportare. La stanza si riempie dei nostri schiocchi delle labbra.
<<signorina Stark,signor Maximoff. Siete attesi nel salone per la cena.>>
Ad interromperci, appunto,è stata Friday avvisandoci della cena. Ci stacchiamo,e i nostri nasi si sfiorano. Arrossisco sotto il suo sguardo attento,per poi alzarmi. Andiamo insieme a cenare e,appena entrati nel salone,tutti ci fissano.
Mi siedo a tavola,tra Thor e Cap. Mi guardano maliziosi,e io aggrotto le sopracciglia. Wanda arriva a tavola con la pentola,iniziando a porzionare la cena nei piatti. Appena seduta,mio padre prende parola.
<<tesoro,che ci faceva il velocista scarlatto nella tua camera?>>
Chiede appunto mio padre,facendo cadere l'attenzione dell'intera squadra su di me. Vado nel panico,e ora che rispondo?
STAI LEGGENDO
ANOTHER TIME//PETER PARKER
FanfictionMorgan Stark,figlia del genio miliardario playboy e filantropo Tony Stark,è una ragazza di 15 anni che si sta trasferendo di nuovo a New York,dopo aver vissuto i suoi ultimi 9 anni in Italia con sua madre. Non sa cosa le aspetterà nella Avengers To...