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PETER POV'S

Morgan sta parlando con i suoi amici,ma io devo comprarle la collana. Non voglio che il mio piano fallisca. Vado da lei,e mi invento una scusa per andarmene. Fa una cosa inaspettata,però. Mi da un bacio sulla guancia.

Sembra un piccolo gesto,ma per me vale tantissimo. Prima di poter fare qualsiasi tipo di figuraccia,me ne vado. Come mi ha consigliato lei,apro Maps e cerco una bigiotteria nei dintorni. Ne trovo una,e mi incammino.

Mi arriva una chiamata,da un numero sconosciuto. Incuriosito,rispondo.

<<ce ne hai messo di tempo,ragazzino. Sono Happy. Tony ti ha lasciato una valigia nella tua stanza, c'è un'altro costume in caso di emergenza.>>

Prima di poter rispondere o perlomeno salutare,mi chiude in faccia. Un'altro costume,non vedo l'ora di vederlo! Il GPS mi avverte del mio arrivo al negozio,quindi entro.

<<buongiorno.>>

Dico gentilmente al proprietario in italiano.

<<cerco una collana,con il Colosseo.>>

Continuo io. In fin dei conti,la lezione di Morgan è stata utile.
Lui annuisce,e me ne mostra una. È una catenina semplice,con il ciondolo da me scelto. È bellissima. La prendo,e pago.

Esco da lì, e riprendo il telefono per il navigatore. Non è lontano,fortunatamente. Qualcosa mi colpisce alle spalle,e mi fa sussultare. Mi giro,ed è Morgan. Nascondo subito la scatolina dietro la mia schiena.

<<oh- sei tu.>>

Dico io,mettendomi una mano sul cuore e sospirando.

<<si,sennò chi pensavi che fossi? Un ladro?>>

Chiede lei ridacchiando,cosa che faccio anche io.

<<mai dire mai.>>

Dico io,sperando che non veda il regalo.

<<intanto che sei qui,andiamo insieme al Colosseo. So una scorciatoia per arrivare prima.>>

Dice lei,sorridendomi e camminando. Ci stanno davvero tante persone, e lei è davanti a me. Cerco di starle dietro,ma le persone mi passano davanti. Lei se ne accorge, così fa qualche passo e mi raggiunge. Incrocia le sue dita alle mia,e mi trascina con lei.

Una scarica di brividi percorre tutto il mio corpo,e non è la prima volta che succede con lei. Sono sicuro di essere tutto rosso in faccia,me lo sento. Entriamo in una stradina vuota,con delle case lussuose. Le nostre dita non si staccano,ed è davvero una bella sensazione.

Passiamo davanti a una casa,e lei ci si ferma davanti. Mi fermo anche io,e lei tira un sospiro.

<<questa è la casa in cui abitavo prima. Ci ho passato dei bei momenti qui.>>

Dice lei,pensierosa. Mi perdo a guardare il suo profilo. È perfetta,in ogni suo lato.

<<perché mi guardi così?>>

Chiede lei,girandosi. Forse non mi ero accorto che la stavo fissando da tanto. Sposto lo sguardo da un'altra parte,e mi gratto la nuca con la mano libera.

<<o-oh niente.>>

Provo a formulare una frase,ma è davvero complicato quando si è sotto pressione. Lei alza le spallucce,e ricominciamo a camminare.

MORGAN POV'S

In dieci minuti arriviamo al Colosseo,e ci dirigiamo all'entrata dove ci sta il resto della classe.

<<eccovi,ragazzi. Pensavo vi fosse successo qualcosa! Non potevo perdere un altro alunno. Non di nuovo.>>

Dice il professor Harrington,e io lo guardo confusa. Credo lui sia il professore più strano che io abbia mai avuto in vita mia.

Stiamo per entrare nel monumento, quando le urla delle persone dietro di noi attirano l'attenzione di tutti. C'e chi corre a destra,e chi a sinistra. Chi prende un taxi o una bici. Lascio la mano di Peter,e vado verso le urla.

<<no,Morgan! Vieni qui!>>

Sento dire dal ragazzo,ma non lo sento. Ho una sensazione,ed è anche brutta.
Mi guardo attorno,ma non vedo niente. Sento un gran dolore alla schiena,e cado per terra. Con i gomiti cerco di rialzarmi,ma qualcosa me lo impedisce.

<<da quanto tempo,ragazzina.>>

Quella voce la riconoscerei tra mille. È Beck. Come diavolo ha fatto? Non riesco a togliermi la collana di mio padre,quindi non ho neanche i poteri.

<<Beck. Come hai fatto a scappare?>>

Chiedo io,col fiato corto. Giro leggermente la testa,e il suo piede è sulla mia schiena. Mi libero dalla sua presa,scivolando a destra e alzandomi. Ci stanno troppe persone,non posso permettere che qualcuno sappia dei miei poteri.

Come faccio? Presa dal panico,vedo un albero e corro verso esso per ripararmi. Degli spari mi seguono,ma nessuno mi prende. Mi nascondo,e tocco il mio auricolare che mi aveva dato papà.

<<ragazzi? Qualcuno mi riceve?>>

Chiedo col fiatone,mentre sento gli spari avvicinarsi sempre di più.

<<Morgan,sono Cap. Qualcosa non va?>>

Risponde,appunto, Steve. L'albero su cui ero nascosta, e appena caduto e io sono scoperta. Vedo una roccia,così mi ci fiondo dietro.

<<Beck è libero.>>

Dico io,velocemente. Sento altri spari,che frantumano piano piano la roccia.

<<stai scherzando?>>

Questa volta la voce è di mio padre,ed. è preoccupata.

<<ti sembra che io stia scherzando? Beck è fottutamente libero e mi ha raggiunta a Roma.>>

Dico io. Di roccia è rimasto ben poco,così trovo un'altro nascondiglio tra delle colonne romane che stavano lì accanto.

<<usa i tuoi poteri,l'altra volta lo hai battuto.>>

Suggerisce Thor,inutilmente.

<<ci sta troppa gente,non posso rischiare. Mi dispiace, ragazzi.>>

Dico io,con la convinzione che io oggi abbandoni questa vita.

<<ragazzina,ora avrò la mia riv->>

Prima che potesse finire la frase,un filo lo trascina in aria e lo fa volare per metri di distanza. Ma quello non è un filo,è una ragnatela. Sporgo la testa,ma non vedo più nessuno.

Il Colosseo è tutto vuoto,e non c'è traccia ne di Beck ne di Peter. Perché sì, so che è stato lui a salvarmi.

PETER POV'S

Beck?! Di nuovo no,dai. Morgan non mi ascolta,e se ne va.

<<ragazzi rimanete qui dentro,andrò io a prenderla.>>

Dice il professore,mentre si allontana. Non ho ne il costume da Spiderman,né quello nuovo di Tony. MJ è molto preoccupata, quindi Ned la abbraccia. Il mio amico,mi fa un cenno con la testa e io mi allontano piano piano dagli altri.

Salgo quelle scalinate dall'interno del monumento,per poi arrivare in cima. Fortunatamente,porto sempre con me i miei spara ragnatele.

Morgan cerca di nascondersi da Beck,lui le sta puntando una pistola contro,così tiro una ragnatela all'arma, per poi sparare un'altra su di lui e farlo volare per diversi metri. Sul mio campo visivo non c'è più,quindi vado nella direzione di dove è caduto ma non c'è più. Mi guardo attorno,ma è sparito.

Cazzo,questa non ci voleva.

ANOTHER TIME//PETER PARKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora