~Capitolo 3~

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Do un'occhiata veloce al foglio che mi ha appena dato, mentre lui apre la porta.

Alzo gli occhi e vedo tanti occhi che mi stanno fissando. Ok. Ok. Mi sento un pochino a disagio. Per fortuna Nash interrompe il silenzio.
"Lei è Emily e sarà nella nostra classe." Dice voltandosi verso di me sorridendomi.

Ricambio il sorriso. "Cos'è questa confusione?! Tutti a sedere!" Grida qualcuno alle nostre spalle.

Mi volto e vedo un uomo più o meno avrà 50 anni con una valigetta in mano, un po' paffuto. Capisco che è il professore.

"Lui è il prof più stronzo della storia." Mi sussurra Nash alle mie spalle.
"Odio perdere tempo! A sedere. Subito!" Dice alzando di più la voce.

Mi guardo in torno e io e come si chiama? Il ragazzo. Me lo sono già scordata! Ah si Nash, siamo gli unici in piedi.

"Tu starai accanto a me." Mi dice prendendo la mia mano e trascinandomi in fondo alla stanza.

"Ah tu devi essere la nuova arrivata." Dice il prof avvicinandosi verso il nostro banco.
Ammetto che in questo momento ho un po' di paura.

"Bene. Vai alla lavagna e presentati. E fa veloce che io odio perdere tempo." Dice appoggiandosi al muro dietro il mio banco.
Oh merda. Non ho mai fatto una cosa del genere è in più mi vergogno tantissimo.

Mi alzo dalla sedia e mi avvicino alla cattedra.
Inizio a balbettare.
"I...io mi c...chiamo E..." Vengo interrotta. Grazie al cielo.
La porta si spalanca e sorridendo entrano la coppie tra di prima. Se non mi sbaglio lui si chiama "Cam" e lei non lo so.

"Avete la giustificazione per il vostro ritardo Ken e Barbie." Dice più serio che mai il prof.
Poi si volta verso di me. "Farai la tua presentazione domani."
Annuisco e ritorno velocemente al mio posto.

"No prof ci scusi ma be..." Dice quel ragazzo toccandosi la testa e facendo una risatina.
Non sa cosa cosa inventarsi è evidente.
"Noi.... Abbiamo perso l'autobus e siamo dovuti venire a piedi." Dice guardando la sua ragazza.

Ma dai nemmeno un bambino di 5 anni ci crederebbe.

"Per questa volta è andata ma la prossima vi sbatto fuori." Dice con aria severa.

"Ehi questo è il mio posto." Mi dice la bionda con le mani incrociate sul petto.
Oh merda. Guardo subito Nash in speranza che dica qualcosa.

"E dai Amb. Mettiti da qualche altra parte." Le dice Nash indicandole il resto della classe.

"No! Questo è sempre stato il mio posto e non me lo faccio rubare da mia nonna." Dice urlando.

Per non creare problemi mi alzo prendo i miei libri e mi dirigo verso il primo banco libero. Accanto a una ragazza castana. Spero solo che non sia una stronza. Perché non so se lo potrò sopportare.

"È occupato questo posto?" Chiedo sorridendo.
"Oh. No no" mi risponde in tono gentile.
Prima impressione: simpatica.

Mi metto a sedere e passiamo il resto delle ore a parlare della nostra vita.

Finalmente suona la campanella, raduno tutte le mie cose e le infilo dentro lo zaino.
"È stato un piacere conoscerti Emily." Mi dice sorridendomi.
"Per me lo stesso Taylor." Gli rispondo contenta.
"Chiamami Tay." Mi dice uscendo dall'aula.
"Va bene." Le dico io ridendo.
"Ci vediamo domani." Continuo io.
"A domani."

Esco e vedo l'auto di mia madre parcheggiata.
Entro in macchina e solo adesso mi ricordo che a casa molto probabilmente troverò nuovi arrivati.
"Tesoro. Com'è andato il primo giorno." Chiede mia madre baciandomi sulla fronte.

Cosa dovrei dirle? Be mamma tutto bene. Ho solo litigato con una stronza e odio già un ragazzo per avermi messa in ridicolo davanti l'intera classe, e per di più ho preso una brontolata perché avevo il telefono acceso. Non potrebbe essere andata meglio.

"Benissimo. Mi sono già fatta nuovi amici. Sono molto simpatici." Le rispondo guardando fuori dal finestrino.

"Ah bene. E io che mi preoccupavo. Sono fiera di te." Mi dice mettendo in moto la macchina.
"Sono già a casa?" Chiedo a mia madre.
"Si, però per il momento suo figlio non c'è." Dice mantenendo lo sguardo sulla strada.
"Ok."

Mia mamma apre il garage e ci entra dentro. Apro lo sportello, mi sistemo i capelli e ci dirigiamo verso l'ingresso.

"Amore siamo tornate!" Urla mia madre.
'Amore'? L'ha chiamato AMORE?! Mia madre non ha mai chiamato amore mio padre. E questa cosa mi da particolarmente fastidio.

"Ciao tesoro." Dice un uomo scendendo le scale e baciandola.
Mike.
"Ehi! Tu devi essere Emily! Tua madre mi ha parlato tanto dite!" Mi dice porgendomi la mano.

Forzo un sorriso. Mia madre mi guarda preoccupata. "Anche mia madre mi ha parlato di te." Gli dico stringendoli la mano.
"Tra poco dovrebbe arrivare mio figlio. Spero tanto che andrete d'accordo." Mi dice.
Be se è simpatico come il padre senz'altro andremo d'accordo.

"Lo spero.Vado a posare lo zaino." ️dico salendo le scale.
Poso lo zaino di fianco al letto e solo adesso noto una valigia per terra. Che significa?

Scendo le scale per andare a chiedere spiegazioni a mia madre. Guardo in salotto ma non c'è nessuno. La porta si spalanca. Mi giro per vedere chi è.
Non ci posso credere. Non ci voglio credere!

Se lui è suo figlio io giuro che mi sparo.
"Tu?" Diciamo in coro.
Sento dei passi e la porta di cucina si apre.
"Cameron!" Dice suo padre. "Questa è Britney che già conosci e sua figlia Emily." Dice indicandomi.
Mi chiedo perché Benjamin non sia sceso.

Non ci credo ancora che questo sia suo figlio! Con tutte le persone che ci sono su questo pianeta perché proprio lui??

If you stay with me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora