Frustata da quello stupido messaggio mi è passata la voglia di leggere. Butto il libro rumorosamente sopra la scrivania, mentre le mie mani raggiungono i miei capelli stringendoli.
Metto la testa in mezzo alle ginocchia, mentre le lacrime tentano di uscire.
Smettila Emily. Non devi piangere per un coglione.Sto davvero crollando un'altra volta per lui?
Tiro su col naso, prendo coraggio e afferrò il telefono per rispondergli.
A: Justin
Smettila di contattarmi. Non lo capisci che non voglio avere più nulla a che fare con te? Non ricordi quello che mi hai fatto? Per favore stammi alla larga.Incerta se inviarlo o no dopo due minuti premo sul tasto "invia".
Do un'occhiata veloce all'orologio appeso difronte a me. Segna le 23:07, è già così tardi?
Mi alzo e vado in bagno a lavarmi i denti e dare una pettinata ai miei capelli sperando che l'indomani ci fossero meno nodi.Rientro in camera e mi infilo il pigiama prima di mettermi a letto.
*DRINNN*
Perfavore fatela smettere. Mezza assonnata allungo il braccio in direzione della sveglia, dopo averla spenta mi volto dall'altra parte. Forse sono un po' pigra.Bussano alla porta.
«Amore è da mezz'ora che ti aspetto in macchina.» Dice mia madre entrando.
Macchina?? Pensai tra me.
Mi alzo di scatto e solo adesso mi rendo conto di essermi addormentata.
«Emily un'altra volta?» Dice incrociando le braccia al petto mia madre.«Scusami, lo so sono un disastro, dammi due minuti." Dico correndo verso il bagno.
«Fa presto.»Mi urla dalle scale.
Be se pensa che ci impiegherò solo due minuti per vestirmi, preparare lo zaino e truccarmi si sbaglia di grosso.Dopo essermi lavata corro di nuovo in camera per cambiarmi. Afferro la prima cosa che vedo per poi sbrigarmi a spogliarmi.
Alla velocità della luce prendo i libri delle materie che avrei avuto oggi e gli getto veloce nella borsa.
In fine prendo il giacchetto e me lo infilo.
Controllo un'ultima volta di avere il telefono in tasca per poi scendere.«Eccomi.» Dico aprendo lo sportello della macchina.
«Meno male erano solo due minuti.» Puntualizza mia madre facendo un ghigno.
«Scusami.» Mi scuso. «Dove sono i maschi?» Chiedo guardandola.
«Se ne sono andati già da un po'.» Mi risponde tenendo lo sguardo fisso sulla strada.«Stavo pensando... Visto che Cameron ha la patente e una macchina la mattina potreste andare insieme, no? Che ne pensi»
Si è magari più tardi ci vado pure al cinema. Pessima idea.
«Umh.» Questa è l'unica risposta che può avere alla sua domanda.
Accendo il telefono che ancora non avevo avuto il tempo di farlo. Guardo l'ora. Sono le 7:57 cazzo.
«Mamma potresti accellerare un pochino?» Chiedo.
«No.»Dice semplicemente. «La sicurezza prima di tutto.» Continua fermandosi ad un semaforo.Odio lei e le sue fottute regole sulla sicurezza.
«Ma faremo tardi.»
«Anche se facessimo un incidente arriveresti in ritardo. Quindi non ne vale la pena.»Finalmente riparte.
Dopo altri cinque minuti di macchina arriviamo. Se Dio vuole.La saluto velocemente e entro.
«Ehi anche tu in ritardo?» Chiede una voce alle mie spalle.Mi giro all'istante per vedere chi è.
«Nash.»Dico sorridendo.«Si mi sono svegliata tardi. Tu?»
«Idem.» Dice superandomi.
«Muoviti!» Dice facendomi l'occhiolino.Sorrisi aumentando il passo.
Perfetto. La porta è già chiusa.
Nash entra per primo.
«Ma bene. Che abbiamo qui? Grier e Hill. Avete la giustificazione?» Ci chiede il professore scrivendo qualcosa sul registro.
Io e Nash ci scambiamo uno sguardo veloce.
«Ci scusi ma ci è capitato un imprevisto.» Si inventa Nash.Trattengo una risata prima di dirigermi accanto a Taylor.
«Ehi» le sussurro dopo essermi seduta.
«Tutto ok?» Chiede sorridendo.
Annuisco e tiro fuori il mio libro di scienze. Odio questa materia.Che strano non vedo Cameron e l'antipatica della sua ragazza.
«Cerchi qualcuno?» Chiede ancora Tay pizzicandomi la mano.
«È c...cosa?» Dico girandomi verso di lei.
«Stai cercando qualcuno?» Ripete scandendo le parole.
«No no.»Mento.Solo adesso mi accorgo che negli ultimi giorni non ho fatto altro che mentire.
«Ok.» Conclude.
Finalmente arriva l'ora di pranzo. Mi alzo dal banco e insieme a Taylor ci avviamo in mensa.
« A che pensavi in classe? Ti ho visto parecchio distratta.»
«Io? No solo che mi manca la mia vecchia vita. Ma è solo una questione di tempo.» La rassicuro.
«Va bene. Dai andiamo prima che non ci siano più posti.» Dice afferrando il mio polso e trascinandomi dietro di lei.«Mi potrebbe dare anche del ketchup per favore?» Chiedo gentilmente alla signora della mensa.
«Ecco a te.» Dice porgendomi la bustina rossa nel mio vassoio.«Hai fame per caso?» Mi chiede guardando il mio vassoio pieno.
«Si oggi ho particolarmente fame.» Ammetto portando una patatina in bocca.
Mi guardo in torno ed effettivamente c'è parecchia gente e di due posti liberi non ce n'è nemmeno l'ombra.
«Ehi Emily!» Mi chiama qualcuno.
«Ciao.»Dico a Nash e al suo amico che non ho mai visto. Lo guardo dalla testa ai piedi, be direi carino.«Oh che scemo. Lui è Matt un mio caro amico. Matt lei è Emily.» Fa le presentazioni e io e Matt ci stringiamo la mano.
«Tu sei quella nuova giusto?» Interrompe il silenzio Matt.
«Si mi sono trasferita da poco.» Rispondo sorridendo.«Se volte potete venire a mangiare con noi.» Ci invita Nash.
«Per me va bene, tu Tay?» Chiedo guardando nella direzione della mia amica.
Guardo Tay e la vedo sorridere. Lo prenderò come un si.
Seguiamo i ragazzi fino al centro della mensa, mi siedo di fianco a Nash e inizio a consumare il mio pranzo.«Come mai vi siete trasferiti?» Mi chiede Nash.
«Mia madre ha conosciuto un'altro e per motivi anche di lavoro era più comodo trasferirci qui. Non so se lo sai ma i...» Vengo interrotta dallo squillo del mio cellulare.
Mi scuso e rispondo alla chiamata.«Amore scusami ma ho avuto un problema alla macchina e credo proprio di non poterti passare a prendere, scusami.»
«Va bene non preoccuparti andrò a piedi o prenderò l'autobus.» La rassicuro.
«Ok amore buona giornata.» Mi risponde riattaccando.«Problemi?» Chiede Nash finendo il suo panino.
«No. Era mia madre. Volva solo dirmi che dovrò andare a casa da sola perché ha avuto un problema alla macchina.» Lo informo pulendomi la bocca.«Se vuoi io ho la macchina, ti posso accompagnare io.» Propone il ragazzo dagli occhi azzurri.
Ci penso un attimo su.
Che c'è di male se accetto?
E in più non ho voglia di fare il tragitto fino a casa a piedi.
Sorrido ed accetto.
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If you stay with me.
RomanceEmily Hill la ragazza insicura di se stessa, conoscerà persone che la cambieranno totalmente. La sua vita cambierà subito dopo il trasferimento. Lui è pronto e lei?