If you stay with me.

Capitolo 31: usata.

Canzoni per il capitolo:

• Perfect - One Direction

• Hello - Adele

Quando sento la sveglia suonare a malincuore mi alzo, andando dritta sotto il getto della doccia.
Mentre l'acqua calda casca su di me si porta via la stanchezza e i miei pensieri depressi.
Dopo venti minuti buoni mi faccio coraggio e esco lasciando che le piastrelle ghiacce del bagno mi infreddoliscano.

Apro l'armadio e scelgo un paio di jeans e una felpa larga che mi arriva fin sotto il sedere, oggi fa particolarmente freddo e l'inverno è alle porte.
Passo del mascara sulle ciglia e un po' di fard sulle guance.

«Buongiorno» dico a mia madre e mio fratello mentre entro in cucina per fare colazione.
«Buongiorno tesoro, fai colazione?» mi chiede indicando una tazza fumante di latte.

Annuisco e mi siedo afferrando una manciata di cereali nell'attesa che il latte si scaldi.

«Buongiorno.» mentre mi stavo portando la tazza alla bocca la sua voce rimbomba nella stanza e quasi sputo tutto al ricordo di cosa sia successo ieri sera.

Con un sorrisetto furbo si avvicina e mi posa entrambe le mani sulle mie spalle.

«Dormito bene sorellina.» chiede avvicinandosi di più al mio orecchio.
Giuro che non sto capendo più un cazzo, perché si comporta così?

«Bene grazie.» rispondo decidendo di fare l'indifferente.

Le sue morbide labbra mi tormentano per tutto il tempo e rischio diverse volte di far cascare la tazza per terra.

Quando mi sto per alzare per finire di prepararmi una mano, la sua mano mi afferra per il polso facendomi girare.

«Ti accompagno io stamattina, si va via tra cinque minuti, sbrigati.» il suo tono di voce sembra essere serio e mi accorgo che si sta leccando le labbra mentre i suoi occhi cadono sulle mie.

Lo guardo e spero che mia madre e Benjamin non ci stiano guardando perché non so davvero giustificarmi in tal caso.

Lo guardo storto per un'ultima volta e poi mi avvio di sopra a mettermi le scarpe e prendere lo zaino.

«Perché ti comporti così?» gli chiedo una volta dopo che ha messo in moto la macchina.
«Così come?» mi chiede mantenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Davvero non si accorge di come si comporta da stamattina? Sembra che da un momento all'altro voglia sbranarmi.
«Lascia stare...» sono talmente stanca che non ho nemmeno voglia di parlare.

«Tu scendi qui.» dice fermando la macchina.
«Cosa?»
«Non voglio far vedere che ti ho accompagnata io, la gente penserebbe subito male, e ti ricordo che nessuno deve sapere che siamo fratellastri.
Adesso scendi per favore.»
Sento il fumo uscirmi dalle orecchie, ci sono rimasta veramente male, è uno stronzo e basta.

«Stronzo.» dico più incazzata che mai sbattendo il più forte possibile la portiera dell'auto.

Quando arrivo all'ingresso principale vedo un'ondata di ragazze intorno alla macchina di quella che mi sembra di Cameron.

Ora capisco il motivo per cui quello stronzo patentato mi ha fatta scendere prima.
Giuro che lo odio.

«Emily!» mi chiama una voce alle mie spalle proprio mentre sto andando a dirgliene quattro a quello stronzo.

Mi giro con un falso sorriso salutando la mia amica.
«Andiamo in classe?» mi chiede prendendomi a braccetto e trascinandomi dentro.

Il resto della mattina lo passo a escogitare un piano per fargliela pagare, e ho rischiato più volte di prendere una nota perché non ero attenta quando mi chiamavano.