In meno di dieci minuti siamo già all'entrata della scuola. Prima impressione? Sarà un anno di merda.
La prima cosa che noto è un gruppetto di ragazze penso che abbiano più o meno la mia stessa età. Sembrano le classiche snob o meglio come le chiamo io "le finte barbie".
Attorno a loro ci sono i cosiddetti "fighi" coloro che si farebbero persino uno scaldabagno pur di essere popolari e definiti come i "bad boy". Ovviamente c'è un motivo più che valido per chiamarli in quel modo, sono capaci di farti salire gli ormoni alle stelle con un semplice sguardo.
Ed è proprio quello che sento quando uno di loro incrocia per un momento il mio sguardo.«Sei pronta?» Mi chiede mia madre sorridendomi.
«Credo di si.» Dico voltandomi verso il grande edificio dietro di me.
«Allora andiamo.»
Apre lo sportello della macchina ed esce.
Scommetto che è più emozionata lei di me. Buon per lei.Prima di scendere do un'ultima sguardo al mio aspetto e poi scendo.
È molto imbarazzante passare tra i corridoi con affianco mia madre, soprattutto quando sai che ti stanno fissando. Si sono nuova e allora?
La campanella suona e tutti i presenti si affrettano ad entrare nelle proprie aule. Tutti tranne io che sono costretta ad andare con mia madre dal preside.
Mia madre bussa attendendo una voce che le dia il permesso di entrare.
«Avanti» Qualcuno aldilà della porta risponde.Mia madre mi fa cenno con la mano di entrare per prima.
Alzo gli occhi al cielo e con un sorriso entro.Appena varco la porta un un uomo sulla sessantina seduto dietro ad una scrivania si alza venendo verso di noi.
«Bene arrivate. Tu devi essere Emily Hill giusto? Piacere di conoscerla. Io sono il preside di questa scuola mi chiamo Robbin Smith. È un piacere averla qui nella mia scuola.» Mi dice sorridendomi.
Non sai quanto io! Penso forzando un sorriso.
«Il piacere è tutto nostro.» Dice mia mamma afferrando la mano del preside.
«Bene allora mentre tua madre resta qui a firmare alcuni fogli ti...» Non fa in tempo a finire la frase che qualcuno fa irruzione nella stanza.Mi volto nella direzione della porta per incontrare gli occhi azzurri di un ragazzo.
«Scusi se la disturbo. Ma nella classe 3I manca un professore.» Dice il ragazzo puntando gli occhi sul preside.Devo ammettere che a Miami ci sono dei bei ragazzi. Alto molto alto, occhi più azzurri del mare, capelli castani chiari e un sorriso perfetto.
Si volta ancora una volta verso di me e mi guarda dalla testa ai piedi. Subito sento le mie guance bruciare e intuisco che sono più rossa della cravatta dell'uomo dietro la cattedra.
«Va bene, adesso manderò qualcuno. Grier accompagna questa ragazza nella propria classe.» Istruisce il preside passandogli un foglio.
Lui annuisce e mi fa cenno con la testa di seguirlo.
Saluto mia mamma, e con il cuore a mille seguo il ragazzo.«Ehi, scommetto che sei nuova.» Mi chiede guardandomi.
I suoi occhi incontrano per la seconda volta i miei e sento una strana sensazione.È la prima volta che mi succede di non trovare le parole.
«S...si» rispondo con voce tremante.
«Io sono Nash piacere. E tu sei...?» Continua lui sempre con lo sguardo fisso sui miei occhi.
«I...io sono E...Mily.» Gli rispondo più timida di prima. Cavolo la devo smettere di essere così timida. Ma che mi prende??«Un bel nome per una bella ragazza.» Mi risponde facendomi l'occhiolino.
Non posso fare a meno di ridere per il suo commento.
Svoltiamo l'angolo e mi scontro con qualcuno.
Come ho già detto, sarà un anno di merda.
Mi cadono a terra i libri e se non era per Nash a quest'ora stavo facendo compagnia ai libri sul pavimento.
«Scusami tanto non ti ho vista.» Dice lui prendendomi il libro da terra.
Sto per rispondergli ma qualcuno fa più veloce di me.
«Amore!»Grida una ragazza da lontano.Mora, fisico perfetto, voce di merda e credo proprio carattere di merda, se non mi sbaglio l'ho vista prima all'entrata.
«E che cazzo Cam! Sta più attento!» Gli grida ridendo Nash.
Non ci trovo nulla di divertente.
La ragazza arriva, gli afferra il mento e lo bacia con passione. Ovviamente lui non si tira indietro. Ma dove siamo?! Come se non ci fossero due persone davanti.
«Ehi Nash non mi presenti la tua amichetta vestita come mia nonna?»Dice la mora ridendo.
Abbasso lo sguardo sui miei abiti, non sono tanto male e poi chi si credi di essere questa qua?!
Posso soltanto dire che la mia autostima in questo momento è pari a zero.«Proseguiamo?» Gli chiedo guardandomi le scarpe ovviamente ancora più imbarazzata di prima.
«Certo andiamo. Ci vediamo stasera a casa di Aaron.»Gli dice Nash un attimo prima di proseguire.Quel Cam e la sua ragazza sono proprio due maleducati! Mi meraviglio di come faccia a sopportarlo! Già mi sta antipatico. La cosa positiva è che almeno si è scusato, mi ricorda il mio subconscio.
Nash riprende a leggere il foglio.
«Ok. Hai l'armadietto numero 157c quindi da questa parte.» Mi dice guidandomi.Camminiamo altri 5 minuti fino ad arrivare ad una fila di armadietti.
«Ecco questo dev'essere il tuo.» Dice indicandomi un armadietto rosso fuoco.
«Carino.» Ammetto non sapendo che altro dire.Riprende a leggere.
«Wow non ci credo! Il destino sembra volermi aiutare!» Dice con un sorriso a trentadue denti.
«A quanto pare siamo in classe insieme»Esulta passandosi una mano tra i capelli.
«Andiamo.»Mi dice dandomi il foglio.[corretto]
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If you stay with me.
RomanceEmily Hill la ragazza insicura di se stessa, conoscerà persone che la cambieranno totalmente. La sua vita cambierà subito dopo il trasferimento. Lui è pronto e lei?