If you stay with me.

Capitolo 36: abbracci

Canzoni per il capitolo:

• Stitches - Shawn Mendes

• Read all about it - Emeli Sandé

La cosa che odio di più in assoluto è il lunedì mattina, una nuova settimana inizia, interrogazioni, compiti, verifiche e lezioni troppo lunghe per i miei gusti.

Come al mio solito indosso le prime cose che mi capitano in mano e vado in bagno a lavarmi.
Le piastrelle del bagno sono veramente ghiacce, tant'è che mi viene la pelle d'oca.

«Ciao mamma!» urlo a mia madre un attimo prima di chiudermi la porta di casa alle spalle e raggiungere l'auto di Cameron già accesa.

«Siamo più pigre del solito stamattina o mi sbaglio?» dice partendo verso l'inferno.
«Non ti sbagli» rispondo appoggiando la testa contro il finestrino e chiudendo lentamente gli occhi.

Anche se vorrei tanto addormentarmi e non andare a scuola devo alzare le mie chiappe da queste sedile e andare verso l'entrata.

Le prime due ore ovvero quelle di letteratura e storia sono passate veloci e adesso sto andando con Taylor nella palestra della scuola.

«Allora si può sapere il nome di questo ragazzo misterioso?» mi chiede maliziosamente la mia amica, dandomi una leggera spinta con la spalla.
«Per adesso non ti posso dire niente.» le dico unendo le labbra in una line sottile.
«Okay, ho capito vuoi fare le misteriosa. Tranquilla riuscirò a scoprire di chi si tratta.» dice infine facendomi l'occhiolino e avviandosi verso gli spogliatoi per cambiarsi.

Beh almeno uno cosa positiva del lunedì è che posso ammirare canottiere bianche ovunque, corpi maschili sudati e Amber rincorrere la palla come se quella da un momento all'altro potesse diventare vera.

«Dallas oggi tocca a te fare il riscaldamento!» urla il professor Reeve.
In risposta il mio fratellastro fa un sorriso che non mi piace per niente e penso proprio che oggi quello stronzetto ci farà sgobbare.

Dopo soli tre giri mi sento le gambe cedere e devo assolutamente fermarmi.

«Siamo un po' fuori forma è Hill?!» mi schernisce passandomi accanto Cameron.
Volto lo sguardo nella sua direzione, che orami è arrivato quasi infondo alla palestra e lo fulmino con lo sguardo.

Quando finalmente decide di farci fermare ci fa mettere in coppia per degli esercizi.

«Non potevi scegliere un'altro compagno?» gli chiedo mentre mi metto a sedere per fare venti addominali, come aveva appena detto.
«Si ma volevo parlarti.»
«Mmh... Non saprei magari la gente potrebbe vederci insieme e pensare cose non vere.» dico prendendolo in giro quando disse più o meno lo stesso a me.
«Non è divertente.» ride appoggiando le mani sulle mie scarpe per non farmele alzare da terra.

«Un esercizio più semplice non lo potevi scegliere eh?» gli dico tra un'addominale e un'altro.
«La prossima volta.» dice facendomi l'occhiolino.
«Smettila di fare il cretino, cosa volevi dirmi?» chiedo arrivata quasi a venti.
«Dove sei stata ieri?»
«Sei serio?» dico bloccandomi praticamente a un centimetro dal suo viso.
«Perché? Che c'è non posso farti una domanda?» dice cambiando tono della voce rendendolo maledettamente sexy.
Inizio a fissarlo proprio come sta facendo lui e in questo momento non me ne importa un fico secco se qualcuno ci sta guardando, perché ho una maledetta voglia di baciarlo e quando si lecca le labbra è la fine.