Edward Cullen

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Oggi è il mio primo giorno alla Madison High School dopo decenni, non è cambito quasi nulla dall'ultima volta che ero qui, certo apparte gli studenti e i professori. Quanti ricordi, qui avevo conosciuto i Cullen, chissà se sono tornati anche loro. Ora ho lezione di biologia, non mi piaceva particolarmente, ma sapevo tutto quello che c'era da sapere, entro in aula e li vedo Edward, era bello come sempre, d'altronde siamo immutabili per il fatto che siamo vampiri. Ci guardiamo per un attimo, ma poi rivolge lo sguardo a una ragazza vicino a lui, ci rimango un po'male, ma faccio finta di niente. Ho appena finito la lezione di biologia, e ora ho spagnolo, mi siedo vicino a Emmet, <<oh mio dio, T/n da quanto che non ti vedevo, sei bellissim* come sempre>> mi disse sorridendomi. Grazie, ma non farmi troppi complimenti, che sennò Rosalie si ingelosisce.  <<Non ci ucciderà, le stavi simpatica, piacevi a tutti, saranno felici di rivederti, perché non vieni a casa nostra dopo la scuola?>> mi chiese con la faccia di uno che non accatta un no come risposta. Già ho visto quanto era felice Edward nel rivedermi, ma si vengo comunque a casa vostra. <<Sono cambiate tante cose dall'ultima volta, adesso lui si è fidanzato con una ragazza umana.>> disse per poi darmi una pacca di conforto sulla spalla. Sono finite tutte le lezioni, dissi a Emmet che li seguivo con la moto, e lui disse di stare attenta a stargli dietro, perché loro guidavano molto veloce. Siamo arrivati a casa Cullen, era propio come me la ricordavo, grande e spaziosa, e c'era ancora il pianoforte con il quale Edward suonava mi ricordo che mi insegnava pure, ma ero negat*, quindi lui si limitava a chiedermi le canzoni che preferivo. Ci mettiamo a parlare del più e del meno, quando a un certo punto arriva Edward, mi stavo per alzare per andare ad abbracciarlo, ma lui scosse la testa, e dietro c'era lei. <<Piacere, io sono Bella Swan.>> mi disse porgendomi la mano. Le porsi la mano e mi presentai anche io,<<dai ti faccio fare un giro della casa>> disse a Bella prendendola per un braccio. Salgono su, stavano iniziando a ballare e quella canzone era quella che lui mi dedicò al piano quando stavamo insieme, e nel frattempo lei gli aveva chiesto chi ero, lui gli rispose che non doveva preoccuparsi, che non ero nessun*, solo un* vecchi*amic* di Rosalie. Dopo quelle parole, me ne andai, quelle parole erano state un duro colpo per me, come ha potuto rinnegare me, noi, ciò che eravamo. <<Lascialo stare, e sono un deficente, pensa che lei neanche mi piace.>> mi disse abbracciandomi cercando di consolarmi. Non posso, non ci riesco, io dopo di lui non ho avuto più nessuno, nessuno riusciva a prendere il suo posto, e messuno mi amava come lui, ma vedo che lui non si è fatto problemi a fidanzarsi con un'altra. Ormai si era fatta sera, vado nel bosco a cacciare, perchéanche io come i Cullen non mi cibo di umani, ma di animali. A un certo punto sento che c'era qualcuno, era lui, allora mi decisi di parlargli. Ciao, da quanto, e ora dimmi perché mi eviti e perché fai così lo stronzo, gli dissi. <<Te ne eri andat*, non sapevo neanche se tornavi o se i Volturi ti avevano uccis*. E poi adesso ho un'altra, e tu pretendi che io la lascio così, come se nulla fosse.>>  mi disse con voce arrabbiata. No io non ho preteso questo, io pretendevo che almeno mi salutassi, di certo non mi aspettavo di essere un peso. Ma se vuoi io me ne vado, basta che me lo dici, alla scuola dico che mia nonna sta male e che io e mia madre dobbiamo ritornare in Italia, e sparisco. <<Perfetto, allora puoi andare.>>  lo guardai incredul*, non ci credevo che me lo avesse detto. Ok gli dissi, ma sappi che io ti aspettero anche per l'eternità se  fosse necessario. Lo guardai, forse per l'ultima volta, e me ne andai, sperando che mi richiami, ma ormai c,era un'altra, e io dovevo farmene una ragione.

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