Giorno 24: Buco

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Maxine, che era raggomitolata in un angolo della stanza, si alzò e camminò a piedi nudi fino alla parete opposta.

Si abbassò leggermente e mise il volto davanti al buco che perforava la parete.

Allontanò subito il viso piccolo chiudendo gli occhi, per la troppa luce.

Si riavvicinò piano.

Socchiuse gli occhi, aprendoli poco alla volta.

Osservò attentamente tutto quello che riusciva a vedere.

La cosa su cui si concentrò di più fu un bambino che giocava con una palla.

Era felice.

Spostò la testa verso sinistra e osservò il disegno che aveva fatto un po' di tempo fa.

Quell'omino.

Si assomigliavano per certi versi.

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