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Giorno 46: Schifo

All'entrata del giudice e della giuria tutti i presenti nell'aula si alzarono.

Anche se Maxine lo fece non gli occhi chiusi.

Eric rimase in piedi, così come Debbie Rich e Al Rayes.

"Può iniziare a esporre le indagini." Disse il giudice.

"Le indagini sono iniziate circa ventitré giorni fa, quando mio figlio mi ha fatto leggere delle chat svolte su Instagram con quella che poi si è rivelata Maxine Rayes, la figlia dell'imputato. Ecco la prima prova, posso avvicinarmi?"

"Certo." Disse Olivia Brown prima che il procuratore distrettuale le passasse una cartellina gialla contenente tutte le chat stampate.

"In seguito io e i detective Ralph Anderson e Betsy Riggins abbiamo chiesto alla vittima di spiegarci l'indirizzo della casa dove viveva e grazie ad un'intuizione siamo riusciti a trovare l'abitazione. Dentro l'edificio abbiamo sorpreso l'imputato colpire ripetutamente lo stomaco e il petto della vittima con una mazza da baseball. Nel referto medico, rilasciato dall'ospedale che ha visitato la vittima, Liam Williams dichiara che la ragazza era stata non solo vittima di violenze fisiche inaudite, ma anche violenze sessuali che vanno avanti da tempo. Abbiamo anche dei campioni di DNA, ricavati dal kit stupro che lo stesso Dottor Williams ha fatto, che combaciano perfettamente con il DNA dell'imputato." Eric finì il riassunto delle indagini.

Con un peso nello stomaco.

Lo decifrava come disgusto.

Schifo.