Giorno 24: Impaziente

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Ore 15:23

Bussò alla porta.

Finn bussò alla porta della camera d'ospedale di Nora.

Il cuore gli batteva forte.

Gli martellava la gabbia toracica.

Sentiva quasi le ossa rompersi.

Abbassò la maniglia metallica e fredda della porta.

E la aprì.

Impaziente di vedere i suoi occhi.

Desideroso di sapere il colore dei suoi capelli.

Ansioso si toccarla, abbracciarla.

Bramoso di sentire il suo profumo.

La sua mente correva.

Correva alla ricerca di capire quale fosse il suo nome.

Anche se Nora gli piaceva.

Non era male come nome, in effetti.

La sua mente correva.

Aveva raggiunto una parte oscura della sua ragione.

Buia.

Che pensava a sé.

Irrazionale.

Pensò che forse, in futuro, avrebbe potuto chiamare qualcun altro Nora.

Magari una piccola creatura che gironzola per tutta casa.

Che ti stringe il dito ogni volta che lo metti vicino alla sua paffuta mano.

Che sorride ogni volta che le fai una faccia buffa.

E tu ridi con lei.

Con tenerezza.

Amore.

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