Giorno 46: Realtà

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Erano le 10:35 di una mattina calda di inizio estate.

E Maxine era fuori.

Vide una donna dall'altro lato della strada.

Le apparve, come un'insegna luminosa, una parola davanti gli occhi.

Mamma.

Quella era sua mamma.

Non l'aveva mai vista.

Lo sapeva e basta.

Abbassò la testa.

Vide le sue scarpe bianche.

Non stavano toccando il marciapiede.

E neanche la strada.

Non stavano toccando niente.

Si stava sollevando lentamente da terra.

Maxine stava volando.

Come gli uccellini che sentiva cinguettare.

Si accorse che stava stringendo la mano a qualcuno.

Alzò la testa per vedergli il viso.

Era Finn.

Era accanto a lei.

Si era appena girato.

Stava guardando dietro di lui.

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