Giorno 29: Redini

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I lividi stavano migliorando.

Le ferite cicatrizzando.

Aveva sempre meno bisogno di tutte quelle macchine ingombranti.

Stava iniziando a scendere dal letto.

Con l'aiuto dell'infermiera, con la quale aveva iniziato a prendere un po' di confidenza, faceva il giro della stanza.

Aveva capito che lei, come Finn, non voleva farle del male.

Si fermava sempre vicino alla finestra.

Osservava attentamente il parcheggio di fronte l'ospedale.

La mattina colmo di macchine.

La sera vuoto.

"Tesoro, stai migliorando." Le disse Rosie Robinson, l'infermiera, mentre Maxine era appoggiata al davanzale della grande finestra.

"Penso che presto sarai dimessa." Continuò

"Di... dimessa? Cosa vuol dire?"

"Significa che uscirai da qui."

"Davvero?" Disse incredula la rossa.

"Si, sono seria. Potrai finalmente essere felice e rifarti una vita tutta tua, dove sceglierai tu cosa fare e dove andare."

"Ci sarà anche Finn?" Domandò.

"Questo non devi chiederlo a me, ma a te stessa. Sei tu la sola padrona della tua vita, non devi più fare e pensare quello che dicono gli altri. Sei tu quella che ha in mano le redini."

Maxine non sapeva cosa fossero le redini, ma non voleva domandarlo.

Aveva deciso di non domandarlo.

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