Giorno 2: Squilla

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"Maxine svegliati!" Urlò il padre sbattendo i pugni contro la porta.

La rossa spalancò gli occhi.

Subito dopo il padre entrò.

Lanciò a terra dei vestiti: una mutandina rosa, una maglia bianca, un pantalone della tuta.

"Vestiti, ora ti porto la colazione" Ringhiò il padre.

Uscì dalla porta di ferro.

Maxine si vestì.

Un minuto dopo il padre entrò e appoggiò a terra un piatto di plastica avente la colazione al suo interno.

L'uomo robusto rise.

"Ieri i miei amici si sono divertiti, riverranno un altro giorno. Sei d'accordo, giusto?"

La riccia annuì, sull'orlo del pianto.

Il padre sorrise compiaciuto e uscì di nuovo dalla porta di ferro.

La ragazza si trattene dal piangere, non voleva.

Maxine mangiò.

Venne poi distratta da un rumore che proveniva dall'altro lato della stanza.

Una luce si accese nella federa del cuscino.

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