Giorno 25: Cesso

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La stanza in certi versi somigliava a quella della casa in cui fino a poco tempo fa viveva.

Le pareti di cemento graffiate e disegnate c'erano.

Il pavimento freddo c'era.

Al posto della porta di ferro c'erano delle sbarre, ma comunque gli impedivano di uscire.

L'opprimente senso di claustrofobia c'era.

La polvere anche.

In entrambe le stanze mancava l'ossigeno.

Entrambe ti privavano della libertà.

Ed entrambe erano comandate da degli stronzi.

Al Rayes, steso sul pavimento, pensava che c'erano molte similitudini.

Però nella cella il cesso c'era.

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