Giorno 29: Veleno

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"Finn." Lo chiamò il padre, dal piano terra.

Dopo poco erano già uno difronte l'altro.

"Mi serve il tuo aiuto."

"Cosa ti serve?"

"Quella ragazza, Nora, come la chiami tu, parla solo con l'infermiera che la assiste e con te. La donna non vuole farlo, quindi l'unico che può sei tu." Disse Eric.

"Fare cosa?"

"Farla parlare. Devi riuscire a farle confessare tutto ciò che è successo in quella casa. E convincerla a testimoniare. Senza la sua testimonianza non abbiamo abbastanza prove per far scontare a quel figlio di puttana la punizione che merita."

Finn sospirò.

"Puoi dirmi quali sono i capi d'accusa?"

"Stupro di primo grado, tortura, incesto. In più ha dei precedenti, spaccio di sostanze stupefacenti, due denunce per aggressione. La pena minima è un ergastolo senza possibilità di ottenere la libertà condizionata, gli accordi che non prevedono questa pena, con tutti questi crimini, non sono nemmeno contemplati. Si va al processo. E penso di riuscire a ottenere anche la pena capitale."

"Se mi assicuri che quel bastardo finirà steso su un lettino con una dose di veleno in corpo farò tutto quello che vuoi."

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