Giorno 37: Scartato

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Più di quattro ore.

Erano in quella sala da quattro ore.

Maxine si disperava mentre raccontava la sua intera vita a Finn.

E all'animo tenero del ragazzo con piacevano le lacrime.

Si sentì in dovere di coccolarla.

O almeno di consolarla.

Le disse di venirsi a sedere sulle sue gambe

La ragazza lo fece senza protestare.

Appoggiò la testa sulla spalla sinistra del corvino.

Vicino al suo collo.

Il ragazzo sentiva il suo fiato caldo sulla pelle.

Finn le cinse la vita con un braccio.

Per sostenerla.

Un leggero brivido percorse il punto in cui Finn l'aveva toccata.

Il corvino pensò che non fosse solo di paura.

Era sicuro che quel gesto non le aveva ravvivato solo brutti ricordi.

Subito dopo la ragazza si rilassò.

Con l'altra mano iniziò ad accarezzarla.

Sul braccio.

Tocchi leggeri sulle mani.

Flebili carezze sulla coscia.

La cullava dolcemente muovendo il suo corpo lentamente sulla sedia di metallo.

Mentre Maxine continuava a raccontare le atrocità subite.

Mentre continuava a piangere.

La maglietta bianca di Finn si bagnò presto.

Ma a Finn non importava.

Adesso avrebbe voluto essere nel suo letto.

Ad ascoltare musica.

O a scrollare Instagram.

In quel momento avrebbe tanto voluto tornare a casa.

Ma doveva resistere ancora per un altro po'.

Solo un pochino.

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