Ore 15:40
Mentre un'infermiera entrava nella stanza d'ospedale di Nora per annunciare la fine dell'ora delle visite, Ralph Anderson e William Samuels stavano interrogando l'uomo che avevano arrestato.
"Qual è il tuo nome?" Chiese il detective.
Ralph gli puntò gli occhi azzurri sul volto, iniettandogli disgusto e rabbia.
"Al Rayes." La sua voce rimbombò robusta in tutta la sala interrogatori.
"Perché sono qui? Non ho fatto nulla di male." Continuò, sfregandosi le mani e sporcandosele con l'inchiostro per le impronte digitali rimasto sulle dita.
"Quella povera ragazzina in casa con te non la pensava allo stesso modo. Ha confessato tutto, prima che morisse." Samuels lo guardò confuso. Anderson fece finta di niente. "In più abbiamo la cartella clinica che ci ha fornito l'ospedale. Sai, c'è scritto che ha diversi traumi cutanei, ecchimosi in tutto il corpo, ferite vaginali e chi ne ha più ne metta. Abbiamo anche il tuo sperma. Abbiamo tutte le prove. Ti incrimineremo di certo. Ti conviene confessare, saresti solo condannato per un ergastolo senza possibilità di ottenere la libertà condizionata in un carcere di massima sicurezza. Oppure puoi rischiare la pena di morte per omicidio di primo grado, stupro e tortura in un tribunale. A te la scelta."
"Io non ho nessuna colpa. Quella stronza bastarda meritava di morire. E non credete che io non conosca i miei diritti. La conversazione è finita qui, voglio un avvocato."
I due pubblici ufficiali sospirarono, si alzarono dalla sedia sulla quale si erano accomodati e uscirono dalla stanza adibita agli interrogatori, dirigendosi alle loro scrivanie per telefonare al primo avvocato d'ufficio libero.
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Mystery / ThrillerUn telefono caduto a terra. Un ragazzo che inviò un messaggio per sbaglio. Un procuratore distrettuale che alla fine cedette al figlio. Basterà a salvare una vita? capitoli corti シ {f.w.}