alla fine ci addormentammo tutti e tre abbracciati a me.
naturalmente dopo cena erano scivolati di nuovo nel subspazio.
non sapevo se questa cosa di entrare e uscirne a loro piacimento era pericoloso,ma per ora lasciai stare.
domani avrei fatto tante tante domande e avrei preteso delle risposte.
così scivolai nel mondo dei sogni.
alla mattina mi svegliai con koo e taetae nascosti nel mio collo.
taetae mi stava segnando come un cane col profumo, mentre koo stava succhiando la mia pelle, non tanto per lasciare un succhiotto, ma per sentire la mia presenza.
giocai con entrambi i loro capelli arrotolandone a volte le ciocche sul dito.
quando li vidi staccarsi e guardarmi, il mio cuore si sciolse, erano così belli e innocenti, il loro sorriso unico rivolto a me e quella luce negli occhi che spesso avevano prima di partire ma che da quando erano arrivati avevo visto solo ieri sera.
avevo paura che fossero ancora nel subspazio, ma quando a turno mi baciarono divorandomi le labbra, denti e lingua capii che erano nella loro età.
quando si staccarono li baciai ancora qualche volta, per riprendere fiato e poi, dopo esserci vestiti, scendemmo per la colazione.
a tavola c'erano sobin e i suoi ragazzi.
quando ci avvicinammo loro smisero di mangiare e si inchinarono.
-buongiorno ragazzi... spero che la colazione vi piaccia.-fecero un cenno di assenso - continuate a mangiare...
lentamente e senza mai alzare lo sguardo ricominciarono a mangiare.
feci un cenno a kook e tae di mettersi di fronte a loro, ma su entrambi i miei lati e anche loro due fecero colazione.
presi il mio caffè e guardai i nuovi meglio. erano ancora in pigiama, ma proboscide, ora era tra le braccia di un altro ragazzo, yeonjun se i nomi che mi ha dato nam, prima di andare a Busan, erano giusti e di solito si.
erano ancora nel poco spazio forse non tutti loro, ma dovevamo parlare.
-appena avete finito andate sul divano, io vi seguo...
in meno di cinque minuti erano tutti seduti per terra davanti al divano.
scossi la testa sconsolato, per quanto il loro addestramento era stato efficace.
speravo essere arrivato in tempo per cambiare le loro vite.
mi alzai dalla tavola e koo e tae mi guardarono con ancora metà piatto pieno.
-finite poi raggiungetemi...
t-ma...-alzai la mano interrompendolo.
-finite di mangiare poi dobbiamo parlare di ieri sera.
li vidi irrigidirsi.-non è niente di male prometto, ma ho bisogno di risposte e di confini con tutti voi...
ancora poco convinti, li vidi ritornare alla colazione e io andai a sedermi sulla poltrona.
-avevo detto sul divano non davanti, né perterra....
si guardarono l'un l'altro agitati.
s-non siamo permessi sui mobili padrone....
bene sobin allora era fuori dal poco spazio e da come lo guardavano gli altri era lui il capo tra loro cinque.
-lo siete in questa casa... e niente padrone con me, sono hyung o papà per ora....
notai i sussulti alla parola papà, ma si stiparono velocemente tutti e cinque sul divano.
sospirai sconfitto.
-vorrei delle risposte... Ma prima presentatevi?
s-io sono sobin... loro sono yeonjun, huening Kai, taehyun e lui tra le tue braccia è beomgyu...
-grazie mille... ora la parte difficile.
nessuno di loro mi guardò.
notai beomgyu guardare la zampa del peluche e le mie gambe.
-beomgyu vuoi venire sulle mie gambe?
letteralmente corse tra le mie braccia e lo abbracciai.
sentii due sguardi di fuoco sulla mia schiena ma li ignorai.
notai anche che gli altri quattro mi stavano osservando e capii che stavano controllando se il piccolo sarebbe stato in pericolo o meno con me.
allungai una mano e con un po' di esitazione taehyun lo prese.
alla fine tutti e cinque erano intorno a me sentendo la mia presenza.
iniziai a coccolarli.
-sobin puoi raccontarmi come siete finiti nel traffico umano??
Ci fu un attimo di silenzio.
Poi parlò.
s-abbiamo più o meno tutti la stessa storia... uno di famiglia ci ha portato da qualcun altro, che lavorava per ravi... ci hanno addestrato per soddisfare ogni richiesta del padrone... A quanto pare, noi siamo troppo rotti per i piani alti e ci hanno venduto a Satana come pagamento per droga? armi? non lo so... so che il nostro addestramento si è interrotto quando ci hanno scoperto nel subspazio...
-che vi facevano allora?
hk- ci scopavano a turno o ci facevano pulire e ci frustravano sempre...
b-papa...era oooooribile...-il piccolo tra le mie braccia piangeva-papà ci riporterà di nuovo dagli uomini cattivi?
s-beomgyu...
Lo bloccai.
-no piccolino, papà non vi riporterà da nessuna parte vicino a loro... forse vicino a Satana... ma non per darvi a loro, mai a loro, ma perché lavoriamo insieme...
hk-ma chi sei?
-giusto non mi sono mai presentato... sono Park jimin...
t-spero di cambiare presto il tuo cognome ufficialmente in jeon jimin e nostro marito...
Alzai gli occhi al cielo.
-quando mi farete la proposta?
k-noi? perché non tu?
-voi ve ne siete andati...
guardai nello specchio che li rifletteva e li vidi guardarsi dubbiosi...
t-se sapevamo come sarebbe stato lasciarti non saremmo mai andati...
-naaaa penso che da un certo punto di vista, era giusto essere solo, così ho dovuto conoscermi, sapere chi fossi.
s-sei il capo...
-già...
yj-pensavo fossi il suo braccio destro?
Misi il broncio.
-è perché sono basso??
t,k-puffo puffo... puffo bluuuuuuuuuuuu...
beomgyu rise alle buffonate dei due al tavolo e io sorrisi.
anche gli altri sorrisero.
Scossi la testa.
-va bene... prossima domanda confini... cosa siete a vostro agio che io faccia con voi...
s-in Little space?
-entrambi...
si guardavano tra loro.
comunicando come fanno i gemelli.
Anche io voglio comunicare con gli occhi.
s-puoi fare quello che vuoi, hyung...
Scossi la testa.
-voglio una reale risposta, non una risposta inculcata...
bm-baci baci...
Sorrisi
-dove? piccolino?
mise il suo dito sulle labbra.
guardai allo specchio e notai i gemelli guardare male tutti loro.
mi sporsi e gli beccai le labbra, la guancia per poi soffiarci sopra facendolo scoppiare a ridere.
-ok... baci in Little space e in grande spazio?
hk-va bene a tutti... anche in grande spazio..
yj-ma non oltre... non riusciamo...
si formarono le lacrime agli occhi.
sobin sospirò per dover subentrare.
s-non riusciamo a toccarci...
hk- ci amiamo...
yj-tutti e cinque stiamo insieme...
notai taehyun che giocava con proboscide e una mia mano, sorrisi della sua adorabilità e gli scompigliai i capelli.
notai anche il loro sguardo alle nostre interazioni.
erano felici.
-coccole?
taehyun mi guardò facendo di si con la testa.
yj-si alle coccole...
s-e se ti diciamo quando non ci va bene andare oltre?
hk- parola sicura con il semaforo?
-preferirei che il rosso sia una parola diversa... sai siete nella mafia ora e vedrete tanto sangue... da piccoli potreste dire rosso per il sangue e non sarebbe sicuro...
s-vedremo del sangue?
Mi morsi il labbro.
-per ora no... ma può capitare... e per ora voglio che vi ambientate, poi dovrete scegliere cosa volete fare...
s-vuoi dire se lavorare per te?
-si se lavorare per me, nella mafia o qui a casa... o come guardie... Qualsiasi cosa...
hk- abbiamo tempo?
-penso che un paio di mesi per ambientarvi possano bastare poi vediamo...
s-grazie...
ty-coccole coccole... Ora coccoleeeeeeee...
-ok.. ultima domanda e poi possiamo giocare...-li guardai tutti e cinque.-noto che anche voi come per i miei gemelli entrate e uscite dal subspazio a piacimento... vi fa bene? perché lo fate? Non vi sentite sicuri?
si guardarono l'un l'altro e poi li vidi guardare tae e kook, come per cercare un consenso, ciò che fecero.
s-all'inizio non era facile, perché era il nostro modo di scappare dalla realtà... ma poi con le conseguenze peggiori che abbiamo subito...
-conseguenze peggiori???
ty-ci violentavano a turno....
Ucciderli sarebbe stato troppo semplice.
-ciao... sei tornato grande ma potevi stare piccolo, come beomgyu...
ty-no, va bene e poi beom si è addormentato...
infatti guardandolo era tra le mie braccia con le manine che tenevano la mia camicia, la testa nascosta nel mio collo e stava dormendo pacificamente.
-sono contento che sia a suo agio da dormire... con me, siete abbastanza al sicuro...
s-lo sappiamo ora...
-è potete stare piccolo o grande tutto il tempo che volete... ma voglio che almeno che una volta a settimana voi mi parliate, di quello che è successo, cosa vi hanno fatto e soprattutto cercheremo di aiutarvi nel tocco...
ty-perche?
Ero confuso.
Perché cosa.
-mmmm???
hk- perché vuoi aiutarci? siamo degli schiavi... non abbiamo più una voce...
-siete sempre stati umani con una vostra volontà... anche se hanno cercato di portarvi via la vostra voce, ora c'è la riavete e voglio che la utilizziate non solo per dire le vostre opinioni, ma anche per curare il vostro cuore e anima ferite...
s-perche lo fai?
Alzai le spalle.
-perche no?
yj-perche non ne ricavi nulla...
-ricavo cinque persone leali...
s-potremmo tradirti...
-non lo farete...
ty-cosa te lo fa pensare?
-vi ho salvato da altre torture... vi sto aiutando a rimettervi in sesto e vi offro un lavoro... sapete che se mi tradirete non avrete una seconda possibilità... Probabilmente morirete...
s-ci ucciderai?
-naaaa diventerete la cena dei senzatetto... vero koo?
k-si Minnie...
lo guardai con la coda dell'occhio e vidi che gli prudevano le mani.
sapevo che era giunto il momento per far giocare i ragazzi e di parlare con i miei gemelli.
li guardai e erano tutti sconvolti da come sarebbero morti se mai mi tradissero.
-bene... per ora vediamo come va... da oggi sarete i txt... e venite con me...
ci alzammo dal divano e li portai davanti ad una stanza.
la aprii ed era una stanza con ogni gioco possibile di tutte l'età, dai peluche, hai pastelli e colori, alla play hai giochi da tavolo.
misi in un letto beomgyu che avevo tra le braccia, gli diedi un bacio sulla fronte e li lasciai a famigliarizzare con la stanza.
-se succede qualcosa o avete fame la porta rimarrà aperta... divertitevi...
li lasciai e ritornai al divano.
mi sedetti sospirando.
-ora tocca a voi due... venite qui e parlate...
koo e tae si sedettero per terra di fronte a me.
ci prendemmo tutti per mano per rassicurazione.
t-quando siamo atterrati negli Stati Uniti siamo stati presi direttamente da ravi... pensavamo di aiutarlo col traffico di umani, non avremmo mai pensato che saremmo stati messi con gli altri schiavi...
-voi sapevate chi è ravi?
k-si... papà jeon ha qualche concubina con cui si diverte quando mamma non può...
t-anche mamma in realtà ha qualche schiavo...
-perche?
k-non lo so??
koo continuava a giocare con le mani.
sembrava nervoso o con un prurito sotto la pelle che non capivo.
-vuoi essere piccolo?
k-non per questa storia...
-ma...
Volevo protestare.
k-ti prego...
sospirai sconfitto.
-va bene, ma vieni qui o ti farai male alle mani.
così lo presi in braccio.
si fece piccolo piccolo su di me.
mi faceva male vederlo così fragile.
-vai avanti...
t-all'inizio non era male, sembrava di essere una domestica... lava, pulisci, cucina... poi un giorno non sapevamo che un ospite era allergico all'aglio e lo abbiamo messo nel cibo...
alla fine della serata siamo stati puniti...
k-siamo stati frustrati fino a quando non abbiamo perso i sensi.
t-da li... bè le cose peggiorano... abusi personali si scambiavano a quelli fisici...
k-una notte legarono tae mentre dormivamo e io fui rinchiuso in una gabbia... è stato... orribile...
t-ti risparmio i dettagli... ma è stata la prima volta che il sesso è diventato qualcosa di brutto per entrambi...
k-lo hanno stuprato davanti a me... ho cercato di liberarmi... di aprire la gabbia, ma non ho potuto fare niente e mi sono sentito così inutile in quel momento...
t-alla fine quando lo liberarono e io tremando, lo presi tra le mie braccia scoprii che era diventato piccolo...
k-fu la prima volta...
t-diversamente dai txt, ci siamo rifiutati di farci vedere nel nostro momento così vulnerabile... era solo nostro...
k-abbiamo imparato a entrare e uscire da questo spazio di testa per utilità...
t-non è il massimo, ma ci siamo resi conto che, anche pochi minuti, ci aiutavano ad andare avanti e ad accettare be...
k-ci stupravano quasi tutti i giorni...
t-a volte mentre ci picchiavano...
-per quanto tempo?
t-siamo rimasti in quel posto per sei mesi? Più o meno, poi siamo scappati...
k-già... ho sempre pensato che ci abbiamo lasciato scappare perché ci avevano distrutto a sufficienza...
Era orribile.
-poi...? dove siete andati?
t-siamo arrivati nel quartiere italiano e un signore anziano ci ha dato ospitalità... alla fine lo aiutavamo a spacciare...
k-da li siamo cresciuti e ci hanno addestrato al combattimento...
t-prima corpo a corpo, poi più cose facevamo più imparavamo altre forme di combattimento...
k-pistole... coltelli...
t-tortura...
k-potevemo scoprire informazioni perché avevamo imparato a essere invisibili...
t-siamo diventati i migliori cecchini quando dovevamo far sparire persone...
k-capimmo che i nostri sei mesi con ravi ci aveva migliorato...
t-avrei evitato lo stupro...
k-non lo dimenticherò mai... L'orrore, l'impotenza...
t-ci sono voluti mesi prima di poter ritornare a essere fisici tra noi... Abbracci, coccole, era tutto difficile... Non potevamo neanche tenerci per mano senza finire nel panico...
k-non ci fidavamo più neanche di noi stessi...
t-i temporali ci terrorizzano ancora perché è stato l'ultimo giorno...
k-l'ultimo giorno con ravi...
t-è stato anche il giorno che scappammo...
k-e uccidemmo qualcuno...
-perche?
t-ravi ci aveva dato a un signore orribile per soddisfare le sue fantasie...
k-ci ha appeso alla croce di Sant'Andrea...
t-si è divertito con koo e poi voleva sangue con me, a iniziato a graffiarmi e voleva soffocarmi...
Rabbrividì.
k-non mangiavamo un vero pasto da mesi, tranne gli avanzi che rimanevano sul piatto quando pulivamo... ma eravamo stufi...
t-allora, mentre mi torturava e violentava, kook continuava a scalciare fino a che non è riuscito a liberarsi e be lo ha ucciso...
mi ha liberato e...
k-lo abbiamo fatto a pezzi....
t-prima di scappare abbiamo messo un cuore sul letto come un trofeo...
k-alla fine avremo il suo cuore...
stavo piangendo.
era orribile.
avevano passato veramente delle cose orribili.
anche loro stavano piangendo.
li tirai a me.
mi asciugai le mie lacrime e poi le loro baciandoli teneramente.
-i vostri confini?
t-con te non ci sono, ma stiamo bene ad avere una parola sicura nel caso qualcosa ci innesci o viceversa...
k-gia... ora sai molto su questi tre anni ma vogliamo sapere anche di te...
-stasera... o domani... Non ora...
per ora abbiamo molto da affrontare...
vi amo e voglio che voi possiate essere voi stessi, sempre, grandi o piccoli e vorrei che smetteste di entrare e uscire da Little space... se ci entrate dovrete restarci per un paio d'ore...
mi abbracciarono più forte.
-grazie per la vostra fiducia, non vi deluderò e nessuno vi toccherà più... non se voi non vogliate.
rimanemmo a coccolarci sul divano.
a digerire il loro racconto e loro ad affrontare il loro passato che avevano riaperto per me.
Per farmi capire un po' di più il loro cambiamento.Angolo autrice
Nuovo capitolo.
Da questa settimana inizierò a postare un capitolo ogni venerdì.
Spero vi piaccia.
Scusate gli errori.
Buon venerdì....
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still with you
FanfictionEssere nella mafia non è semplice. Esserlo senza le persone che ami può distruggerti o può renderti forte se riesci a trovare persone di cui ti fidi e creare una famiglia, nell'attesa che le due persone più importanti tornino da te e una volta tra l...