uscimmo da my time in fretta.
avevo pensato di scappare, ma mi ero accorto che aveva in mano una pistola.
certo un proiettile non mi avrebbe fermato, però non volevo che uccidesse qualche innocente per puro divertimento.
avevo le mani sporche di sangue, ma mai di sangue innocente e avrei cercato fino alla fine, che fosse così.
lo lasciai trascinarmi alla macchina per un opportunità migliore e partii per casa mia.
non ci volle molto a tornare.
in venti minuti parcheggiai e entrammo.
r-fai strada... avanti...
aprire la porta del mio studio era la cosa più difficile che dovevo fare da anni.
avevo paura di come erano.
infatti non mi piaceva la vista.
come non mi piaceva lo sguardo così terrorizzato e vuoto che i miei fidanzati lanciarono a ravi.
i txt sembravano statue di marmo.
tutto il mio duro lavoro buttato al vento per uno stronzo.
Ero così incazzato.
r-ecco i miei animali domestici...
li persi la capacità di pensiero e vedevo solo rosso come un toro.
caricai ravi e lo presi di sorpresa facendogli cadere l'arma.
sentii degli spari ma non sentii niente.
per una volta mi sentivo Ironman o Hulk.
Hulk uccide...
risi dei miei pensieri e lasciai trasparire il mio sorrisino.
schiantai ravi contro il muro e la forza dell'impatto lo fece svenire.
mi girai e presi la sua pistola e sparai ai suoi uomini che erano nella stanza, ma due ebbero una buona idea: farsi scudo con la mia famiglia per rimanere vivi.
peccato che in questo momento i miei pensieri non erano razionali o coerenti per almeno quello che capivo.
sparai a tutti, incurante, anche se ero abbastanza bravo e con una buona mira.
una volta liberato il mio ufficio dalla feccia mi girai per ravi.
si stava riprendendo dal colpo, mi avvicinai con la pistola mettendoglelo sotto il mento e alzandolo.
ravi rise.
r-sei veramente raro... va bene... penserò alla tua offerta...
Non così in fretta.
-no... no... no... non così in fretta...
finalmente vidi cadere quelli stupido sorriso del cazzo.
-vieni a casa mia e cerchi di fare il capo... sei il capo per il mercato nero, ma a Seul sono io il capo!!!! nessuno e ripeto NESSUNO comanda a casa mia... visto che non hai ancora capito chi io sono... non sono un bambino qualunque adottato... sono Park jimin l'unico vero erede della mafia coreana!!!!
finalmente qualche rotella gli girava ancora.
L'orrore nei suoi occhi mi piaceva molto.
r- è impossibile!!!! sei morto!!!! tutta la famiglia park è morta!!!!
Feci un sorrisetto.
-mi dispiace deluderti... la famiglia park non si estinguerà mai! ora avrai la tua punizione...
lo presi senza tante cerimonie e lo portai nei sotterranei con me.
non guardai nessuno di loro.
aprii una stanza e trovai yoongi hyung legato e torturato su una sedia. stava piangendo quando mi vide.
sapevo che facevo paura.
trascinai ravi che cercava di scappare dimenandosi come un ossesso.
tagliai le corde e liberai hyung e mettendo ravi al suo posto.
yoongi hyung cadde per terra perché non sentiva più le gambe per la posizione in cui era.
Anche se non per troppo tempo.
non me ne preoccupai troppo.
presi la frusta.
era una normale frusta dentellata.
faceva male.
rispetto alle fruste del BDSM questa lasciava ferite e cicatrici al loro passaggio.
non ci pensai molto e iniziai a colpirlo.
non mi preoccupai neanche di dove colpivo.
mi nutrii delle sue urla di dolore.
l'unica cosa di cui ero sicuro è di tenere la frusta lontano dal mio hyung.
ravi urlò e urlò fino a svenire.
Risi come il diavolo che ero.
yoonie era già svenuto dalla paura o dalle ferite, non lo sapevo.
Era meglio così.
lo presi in braccio, chiusi la porta e andai a vedere taemin e Leo.
non li trovai da nessuna parte.
li avevano portati via.
non mi interessava.
non avevano nulla che mi interessava e non potevano rivelare nulla, perché non sapevano nulla me ne ero assicurato.
risalii e andai nella camera di hyung.
dovrei pulirlo?
la mia razionalità stava tornando.
non volevo svegliarlo, così lo appoggiai al letto e presi un panno bagnato, lo spogliai facendo attenzione alle ferite e hai lividi che gli erano stati inflitti.
pulii il sangue secco, misi la crema sui lividi, gli misi un mio super morbido maglione che sapevo lo rassicurava e lo rimboccai nel letto.
lasciai l'aspirina e l'acqua per domani e tornai giù socchiudendo la porta.
nel mio studio non era cambiato molto da quando me ne ero andato.
jin hyung aveva chiamato i miei uomini per ripulire i corpi.
stavano tutti piangendo.
mi appoggiai allo stipite della porta e sentii tornare dolore al fianco.
bene a quanto pare ero tornato.
la rabbia era sparita.
Anche l'adrenalina.
Faceva un male assurdo.
-jin... hyung?
jin hyung si bloccò.
vidi le sue mani tremare alla mia voce.
Sospirai.
-va tutto bene...
h-niente va bene!!!
Sussultai al grido di hoseok hyung.
n-non siamo riusciti a fare niente...
Hyung era sconsolato.
-va tutto bene...
jin prese un oggetto di vetro dalla mia scrivania, lanciandolo contro il muro.
j-NIENTE VA BENE...
mi avvicinai e lui continuò a urlare stupidaggini.
lo abbracciai e lui mi spinse e io mi scontrai contro il muro.
il dolore al fianco si fece sentire e feci una smorfia.
k-sei ferito...
Guardai koo.
-non è niente...
t-fammi vedere...
-ragazzi- e li guardai tutti- sto bene... è solo un graffio...
t-ho detto fammi vedere...
Alzai gli occhi al cielo, ma tirai su la maglia e tutti e cinque videro la ferita da proiettile.
non sentivo la presenza del proiettile segno che mi aveva sfiorato lasciandomi un taglio.
j- dobbiamo pulirlo prima che si infetti...
se era l'unico modo per calmarli li lasciai prendersi cura di me.Angolo autrice
Buon venerdì...
Spero stiate tutti bene...
Film out è bellissimo...
Domenica è Pasqua e per festeggiarla e per festeggiare il nuovo video dei bts ci sarà un altro capitolo....
Commentate e stellinate
Ciao
STAI LEGGENDO
still with you
FanfictionEssere nella mafia non è semplice. Esserlo senza le persone che ami può distruggerti o può renderti forte se riesci a trovare persone di cui ti fidi e creare una famiglia, nell'attesa che le due persone più importanti tornino da te e una volta tra l...