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HARRY NON DEVE DIRE BUGIE


Kreacher non tornò quella mattina, e nemmeno nel pomeriggio

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Kreacher non tornò quella mattina, e nemmeno nel pomeriggio.

L'umore, in generale, era piuttosto basso. E una zuppa fatta di pane muffito sul quale io e Hermione avevamo tentato invano una serie di Trasfigurazioni non migliorò la situazione.

Kreacher non tornò il giorno dopo né quello dopo ancora. In compenso due uomini col mantello erano comparsi nella piazza, di fronte al numero dodici, e vi rimasero fino a notte, gli occhi fissi in direzione della casa che non potevano vedere. «Sono di sicuro dei Mangiamorte» commentò Ron affacciato alla finestra del salotto con me, Harry e Hermione «secondo voi lo sanno che siamo qui dentro?»

«Io non penso» rispose Hermione, che però pareva spaventata «altrimenti avrebbero mandato Piton a cercarci, no?»

«Credi che sia stato qui e la maledizione di Malocchio gli abbia legato la lingua?» chiese Ron.

«Sì, perché se no avrebbe detto a tutti gli altri come fare a entrare. Ma probabilmente sono di guardia nel caso che passiamo di qui. Sanno che la casa è di Lys, dopotutto»

«Come fanno...?» cominciai.

«I testamenti dei maghi vengono esaminati dal Ministero, ricordi? Avranno saputo che Sirius ti ha lasciato la casa»

La presenza dei Mangiamorte là fuori accrebbe sensibilmente il malumore all'interno del numero dodici.

Non avevamo più avuto notizie di nessuno dopo l'apparizione del Patronus del signor Weasley e la tensione cominciava a essere palpabile. Inquieto e irascibile, Ron aveva preso la seccante abitudine di giocherellare col Deluminatore che teneva in tasca, mandando su tutte le furie Hermione, che ingannava l'attesa di Kreacher studiando Le Fiabe di Beda il Bardo, e me, che stavo cercando di perfezionare la pozione per annullare l'Incantesimo di Adesione Permanente -motivo per cui passavo sempre più tempo nel laboratorio di pozioni.

Stavo giusto uscendo sul pianerottolo per provare una nuova versione della pozione, quando sentii qualcuno alla porta. Misi via lo spruzzino, tirai fuori la bacchetta e scesi più in fretta possibile giusto in tempo per vedere la sagoma di polvere comparire e Harry appostato vicino alle scale.

«Non sono stato io a ucciderti, Albus» disse una voce tranquilla. La fattura s'infranse: la sagoma polverosa esplose di nuovo, rendendo impossibile riconoscere il nuovo arrivato nella fitta nube grigia.

«Altolà!» strillò stupidamente Harry.

La madre di Sirius iniziò di nuovo a strillare. «LURIDI SANGUEMARCIO, FECCIA CHE DISONORA LA MIA CASA...»

Ron e Hermione comparvero sul pianerottolo, le bacchette sfoderate, contro lo sconosciuto che aveva alzato le mani. «Fermi, sono io, Remus!»

«Oh, grazie al cielo» mormorò Hermione, puntando invece la bacchetta contro la signora Black; le tende si richiusero con un botto e cadde il silenzio.

[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora