ZANNA
Seguii Narcissa giù per le scale fino alla sala da pranzo dove avevo incontrato Voldemort quella mattina.
Quando entrammo nella stanza, mi sentii immediatamente a disagio e desiderai con tutta me stessa di avere con me la mia bacchetta. Tutti gli occhi delle persone sedute al lungo tavolo erano puntati su di me.
«La nostra ospite d'onore» annunciò Voldemort, seduto a capotavola.
La luce del fuoco proveniente dal camino di marmo lo faceva sembrare ancora più spettrale di quanto non fosse già. Si alzò in piedi e indicò il posto alla sua sinistra. «Ti siederai qui, Lydia Potter. Vieni»
Narcissa mi diede un'impercettibile spinta sulla schiena. Incerta sui tacchi che mi aveva fatto indossare, mi avviai verso il posto designato. Voldemort attese che mi fossi seduta prima di accomodarsi di nuovo al suo posto. Poi feci l'errore di alzare lo sguardo.
Severus Piton mi fissava impassibile dall'altra parte del tavolo.
Una sensazione bruciante al centro del petto mi pervase; avrei voluto afferrare il coltello, protendermi verso di lui e ficcarglielo dritto in mezzo alla fronte, ma la fredda voce di Voldemort mi frenò. «Naturalmente conosci già Severus» disse «il nuovo Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts»
«Purtroppo sì» replicai bruscamente, fulminando Piton con gli occhi.
Un tonfo, seguito dal secco rumore delle gambe di una sedia sfregata contro il pavimento, spezzò il silenzio che era calato.
«Sudicia Me-»
La frase non finì. Voldemort aveva alzato la mano. «La nostra giovane ospite ha ancora molto da imparare, in quanto buone maniere» disse «siediti, Bellatrix, e fai silenzio»
Lanciai un'occhiata lungo il tavolo. Bellatrix era seduta accanto alla sorella Narcissa, che come il marito Lucius e tutti gli altri Mangiamorte aveva lo sguardo rivolto verso il basso. Mi fissava con un tale odio negli occhi scuri che inavvertitamente mi spaventò un poco, e nonostante l'ordine diretto di Voldemort non si era ancora seduta. «Ma Padrone!» protestò «Non può rivolgersi a Voi con questo tono!»
«Ho detto: siediti» ripetè lentamente Voldemort.
Non aveva usato un tono minaccioso: gli era bastato abbassare di un semitono la voce, eppure fu come se avesse urlato. Bellatrix si lasciò cadere in tutta fretta sulla sedia e guardò in basso, il labbro inferiore che tremava leggermente, mentre tutti gli altri (compreso Piton) sussultarono appena.
«Hai appetito, Lydia?» chiese Voldemort dopo qualche momento di silenzio tombale.
L'intera situazione mi sembrava assolutamente ridicola. Voldemort che mi chiedeva se avessi fame. E poi cos'altro? Aeroplani che pilotavano i Babbani? Il Terzo Occhio della Cooman che finalmente si faceva vivo? Mucche che mungevano i fattori?
STAI LEGGENDO
[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco Malfoy
Fanfiction➳ Sequel di "With Open Eyes" ➳ Ultimo libro di "The Slytherin Side"! Nonostante tutto ciò che le è accaduto durante il quarto e il quinto anno scolastico, a Lydia sembra di essere riuscita finalmente a trovare il suo posto del mondo: ha dei compagni...