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UNA REALTA' DIVERSA


«Sta' ferma, maledetta, sta' ferma! DOLOHOV!»

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«Sta' ferma, maledetta, sta' ferma! DOLOHOV!»

Mi divincolai con tutte le forze che avevo, cercando di liberarmi dalla presa che mi stringeva le braccia.

Merda, era un disastro. Mi avevano catturata. Sperai che gli altri fossero al sicuro.

Quasi non mi accorsi dello scricchiolare dei sassi sotto il passo pesante dell'altro mago. «Yaxley, cosa-». Si interruppe bruscamente. «Ma è-»

«Sì, dannazione!» gridò lui.

Si lasciò sfuggire un grugnito quando riuscii a calpestargli un piede. Sfruttando la sua sorpresa e gli abiti che ormai erano diventati decisamente troppo larghi, mi lasciai cadere verso il basso. La giacca si sfilò, rimanendo in mano a Yaxley, e io feci per scappare, ma qualcosa mi colpì all'altezza della tempia con una forza esagerata.

Crollai a terra con un gemito, vedendo doppio per un attimo. Le mani e i gomiti mi bruciavano; la ghiaia doveva averli graffiati. «Stupida ragazzina» ringhiò uno dei due, e improvvisamente mi sentii sollevare per le ascelle e rimettere bruscamente in piedi.

Gli occhiali da sole mi vennero strappati dal viso, e mi ritrovai, stordita, a dover strizzare gli occhi a causa della luce solare. «E' lei!» esultò quello che riuscii a riconoscere come Dolohov «Ottimo lavoro, Yaxley! Il Signore Oscuro ne sarà molto felice!»

«Sì, sì» minimizzò quello «aiutami a portarla dentro. E' piccola e sembra indifesa, ma è sfuggente come un dannato Vermicolo»

«Dov'è la sua- EH NO!». Un poderoso schiaffo mi colpì la guancia destra, facendomi scattare bruscamente la testa verso sinistra. «Ti conviene startene buona, Potter, o ti-»

«Smettila di colpirla, Dolohov!» sibilò Yaxley, afferrandomi per l'altro braccio «Se il Signore Oscuro se ne accorge non voglio neanche immaginare che cosa ci farà. Guarda, le hai fatto sanguinare il labbro!»

«Eh vabbè, pazienza» replicò Dolohov con una scollata di spalle «il Signore Oscuro capirà... d'altronde è evidente che è stata presa contro la sua volontà, no? E dov'è la sua bacchetta?»

«Ce l'ho io» rispose l'altro «credo sia questa qui bianca e grigia. Tieni, prendi l'altra...»

«Perchè ne aveva due?»

«Te lo spiego dopo! Andiamo!»

Venni trascinata in avanti, assalita ancora da un vago senso di stordimento.

Il viottolo era delimitato a sinistra da rovi bassi e selvatici, a destra da un'alta siepe molto curata. Voltammo bruscamente a destra, in un ampio viale; le punte dei miei piedi graffiavano i ciottoli.

[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora