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E' UNA CAPRA, IDIOTA!


Non c'era modo di sterzare; il drago era semicieco non vedeva dove stava andando

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Non c'era modo di sterzare; il drago era semicieco non vedeva dove stava andando. Se avesse cambiato bruscamente direzione o se si fosse rigirato a mezz'aria non saremmo riusciti a restare aggrappati al suo vasto dorso.

La brezza fresca era un balsamo sulla mia pelle scottata e coperta di bolle. Le ali del drago percuotevano l'aria come le pale di un mulino a vento, il che non faceva altro che rendere sempre più difficile reggersi.

Dietro me e Harry, Ron imprecava a tutta voce e Hermione singhiozzava. «Che cosa facciamo?» urlai al mio gemello.

«Rimaniamo attaccati!» rispose lui con un grido.

E così facemmo.

L'unica cosa che sembrava interessare al drago era allontanarsi il più possibile dalla prigione sotterranea; Londra ormai neanche si vedeva più.

Come e quando saremmo scesi restava un interrogativo abbastanza spaventoso. Sembrava avido di aria più fresca: continuò a salire finché ci ritrovammo a volare tra batuffoli di gelide nuvole. Ormai tremavo incontrollabilmente, aggrappata alle scaglie metalliche di quel dannatissimo drago come se ne andasse della mia vita -e in effetti, era così.

Avevamo l'Horcrux... ma come avremmo fatto a distruggerlo? Unci-Unci ci aveva fregato la spada con un voltafaccia che di inaspettato, col senno di poi, non aveva nulla; l'unica possibilità di distruggerlo che avevamo era il pugnale che portavo in una delle tasche interne del giacchetto, ma in un qualche modo dubitavo che funzionasse. Avevo ormai la ferma convinzione che Silente me lo avesse lasciato perché ero l'unica per cui non costituiva un problema brandirlo.

Be', valeva la pena tentare comunque.

Volammo ancora, verso nord, sulla campagna divisa in rettangoli verdi e bruni, sopra strade e fiumi che si srotolavano nel paesaggio come nastri opachi e lucidi. «Secondo voi cosa sta cercando?» urlò Ron.

«Non ne ho idea» gridò in risposta Harry.

Il sole scese nel cielo, ormai color indaco; e ancora il drago volava, paesi e città scorrevano sotto di loro e la sua ombra enorme scivolava sulla terra come una grande nuvola scura. «È un'impressione» urlò Ron dopo un lungo silenzio «o ci stiamo abbassando?»

Guardai giù. Monti di un verde intenso e laghi color rame nel tramonto sembravano decisamente più vicini di prima. In effetti, il paesaggio diventava più grande e dettagliato. Il drago stava calando in grandi cerchi a spirale e pareva puntare verso uno dei laghi più piccoli. «Io dico di saltare quando è abbastanza basso!» gridò Harry agli altri «Dritto nell'acqua, prima che si accorga di noi!»

Volevo protestare, lo volevo veramente, ma sapevo che non c'era altra scelta.

«ORA!» ruggì Harry.

[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora