➳ Primi passi

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Ambientazione: qualche mese dopo la fine della Battaglia di Hogwarts. I Processi ai Mangiamorte stanno per iniziare, e Lys si sta sistemando nella sua casa a Grimmauld Place prima dell'inizio del nuovo anno scolastico.


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Non avevo mai traslocato in vita mia, e non avevo idea di quanto fosse maledettamente stancante.

Certo, avere la magia dalla mia parte era un bel vantaggio... ma dopo sette ore passate a far levitare mobili (di vario peso, forma e grandezza) e suppellettili (di cui dopo un po' iniziai anche a dubitare dell'utilità) non ne potevo veramente più.

Fu con un sospiro stanco che mi lasciai cadere sulla nuova poltrona di raso blu che Daphne mi aveva spinto a comprare, salvo scattare in piedi un momento dopo: avevo appoggiato le chiappe sulla sua borsetta, e qualcosa di appuntito mi aveva punzecchiato la natica destra. «Ma che cazzo ci tieni, qui dentro?» gridai alla mia amica, sollevandola. Pesava una quintalata.

Daphne si affacciò nella stanza, facendo capolino dalla porta che dava sul corridoio. Aveva finalmente deciso di cambiare taglio di capelli: ora le ciocche bionde le solleticavano la base del collo, e le incorniciavano deliziosamente il viso. A guardarla non sembrava che avesse affrontato una guerra in piena regola neanche un mesetto prima... se non fosse stato per la sottile cicatrice che esibiva sotto l'occhio sinistro. «Lo sai che mi piace uscire preparata» mi disse. Entrò nel salotto e posò la bacchetta sulla mensola del camino, appena restaurato. «Mica siamo tutte come te, che basta che ti infili la bacchetta nella tasca dei jeans e sei pronta ad andare...»

«Questo non è vero» obbiettai. Se sapesse quanta roba avevo infilato nella saccoccia speciale che mi aveva regalato Hagrid... «E comunque, che stai facendo in corridoio?»

Daphne si strinse nelle spalle, sedendosi sul divano. Presi posto accanto a lei. «Be', mi hai detto che volevi dipingere le pareti di un colore un po' allegro. Il rosa ha un sacco di sfumature...»

«Ti ho già detto che il rosa non mi convince...»

Mi lanciò un'occhiata, accigliandosi. «Il rosa è un colore molto allegro, e potrebbe dare al corridoio l'aspetto vivace che volevi»

«Oppure potrebbe farmi pensare di essere capitata di nuovo nel buco del culo della rospa» borbottai.

L'espressione di Daphne cambiò repentinamente. «Merlino, hai ragione, non ci avevo pensato» ammise. Un brivido le scosse la schiena. «Meglio l'azzurro, allora. Comunque, a proposito della Umbridge... tuo fratello ti ha detto qualcosa?»

Sospirai. Il processo ai Mangiamorte era iniziato da una settimana circa, e Harry lo stava seguendo con particolare attenzione. Non che non lo stessi seguendo anche io... ma avevo un motivo tutto diverso: Draco e Theo.

Theo si era svegliato qualche settimana prima, al San Mungo. Il Ministro Shacklebolt l'aveva interrogato brevemente per cercare di capire da che Maledizione fosse stato colpito, ma lui aveva detto di non saperlo. Noialtri, però, che lo conoscevamo da una vita, avevamo capito subito che stava mentendo. Lo sapeva benissimo, solo che non voleva dirlo. Daphne sosteneva che fosse perché l'incantesimo era stato inventato proprio da Nott Senior, e Theo voleva limitarne fortemente la diffusione perché molto pericoloso. Se così fosse stato, non potevo che dargli ragione.

[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora