4.19

2.6K 160 61
                                    


FUGA DRAGONESCA


Il piano era pronto, i preparativi terminati; nella stanza da letto più piccola c'era un lungo, spesso capello nero (preso dal golfino che Hermione indossava a Villa Malfoy) arrotolato in una piccola fiala di vetro appoggiata sul camino

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il piano era pronto, i preparativi terminati; nella stanza da letto più piccola c'era un lungo, spesso capello nero (preso dal golfino che Hermione indossava a Villa Malfoy) arrotolato in una piccola fiala di vetro appoggiata sul camino.

«Oltretutto userai la sua bacchetta» disse Harry, accennando alla bacchetta di noce «quindi sarai piuttosto convincente»

Hermione la raccolse spaventata, come se potesse pungerla o morderla. «La odio» mormorò «la detesto. La sento sbagliata, non va bene per me... è come un pezzo di lei»

«Ti aiuterà a entrare nel personaggio» osservò Ron «pensa a cos'ha fatto quella bacchetta!»

«Appunto!» protestò Hermione «Questa è la bacchetta che ha torturato i genitori di Neville e chissà quanta altra gente!»

«Se preferisci, dopo che abbiamo finito qui possiamo sempre spezzarla» suggerii «mi offro volontaria. Anzi, forse è meglio lasciarlo fare a Neville, a pensarci bene...»

«Questa è un'ottima idea» concordò Ron, annuendo.

«Mi manca la mia bacchetta» sospirò Hermione, depressa «vorrei che il signor Olivander ne avesse fatta una nuova anche a me...»

Olivander aveva mandato una bacchetta nuova a Luna proprio quella mattina, e lei era in giardino a provarla nel sole del tardo pomeriggio. Dean, che aveva perso la sua, sottratta dai Ghermidori, osservava la scena corrucciato.

La porta si aprì ed entrò Unci-Unci. Istintivamente Harry afferrò la spada e la avvicinò a sé, ma fu un errore: il folletto aveva notato il gesto. Cercando di superare il momento d'imbarazzo disse: «Stavamo controllando gli ultimi particolari, Unci-Unci. Abbiamo avvertito Bill e Fleur che ce ne andremo domattina e ci siamo raccomandati che non si alzino per salutarci».

Eravamo stati irremovibili su questo punto, perché Hermione doveva trasformarsi in Bellatrix prima della partenza, e meno Bill e Fleur sapevano o sospettavano del nostro progetto meglio era. Avevamo anche spiegato che non saremmo tornati. Siccome avevamo perso la tenda di Perkins quando eravamo stati catturati dai Ghermidori, Bill ce aveva prestata un'altra. Era piegata dentro la borsetta di perline, che Hermione aveva salvato dai Ghermidori grazie al semplice espediente di infilarla in una calza.

Dormii veramente male, quella notte.

Fu un sollievo quando arrivarono le sei e potemmo prepararci. Hermione prese la pozione, trasformandosi in Bellatrix in pochi secondi; uscire in giardino per incontrare Harry e Ron facendo finta di nulla fu veramente difficile.

L'alba era gelida, ma c'era poco vento, adesso che era maggio. Le stelle ancora brillavano pallide nel cielo scuro; piccoli germogli verdi spuntavano ormai nella terra rossa della tomba di Dobby. Entro un anno il tumulo sarebbe stato coperto di fiori. La pietra bianca col nome dell'elfo era già segnata dalle intemperie.

[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora